Una bella sede e docenti giovani

Ad un mese dall’inizio delle lezioni, gli studenti di Economia sembrano essersi ambientati perfettamente tra le aule della sede di via Acton. A loro agio tra lezioni, biblioteca, bar e punto ristoro, parlano di un esordio universitario realizzato senza traumi, attraverso il filtro dei precorsi e, in alcuni casi, degli incontri di orientamento seguiti durante gli ultimi anni di scuola superiore. Hanno già perfino i loro docenti preferiti. E sanno esprimere un giudizio complessivo sull’ateneo senza titubare. Le neomatricole di Economia promuovono la Parthenope a pieni voti, almeno per adesso. 
Levatacce 
per seguire
le lezioni alle 8
Anna Ferrara, 18 anni, diplomata alla ragioneria, vive a Casoria e tutte le mattine si alza alle cinque e mezza per arrivare puntuale alle lezioni del Corso di Economia e commercio, che iniziano alle otto. Ecco, se proprio dovesse trovare un neo, direbbe che le lezioni potrebbero anche iniziare una mezz’ora più tardi: “alla Federico II cominciano tutti alle otto e trenta, cosa si perde per una mezz’ora? Le lezioni potrebbero terminare alle quattordici e trenta invece che alle quattordici”. Per il resto, Anna non ha grosse lamentele da fare (tranne che sui panini del bar, ma de gustibus non est disputandum, si sa). “L’organizzazione è buona, e si è seguiti ottimamente. Il professore che finora mi è piaciuto di più è Federico Alvino, che insegna Economia aziendale. Le sue spiegazioni sono belle e molto esaurienti. Con lui non mi annoio mai”. Su Matematica, insegnamento tradizionalmente ritenuto un po’ ostico, non ha nulla da segnalare. “La prof.ssa La Perla è molto in gamba, anche se a volte quando spiega mette un po’ il turbo”. E niente da dire sulle strutture: “mi trovo bene, non c’è nessun problema. L’ateneo ha soddisfatto le mie aspettative”. Il suo collega Francesco Di Capua, 19 anni, di Somma Vesuviana, diplomato Itis, è d’accordo sull’idea di posticipare un po’ l’inizio delle lezioni, ed è altrettanto d’accordo sul positivo giudizio in merito all’organizzazione dell’ateneo e della didattica. “Mi ha molto colpito il fatto che i docenti sono giovani. Secondo me i giovani hanno un approccio migliore con gli studenti, ne è esempio il prof. Alvino, che è il mio preferito. Invece mi ha fatto un’impressione negativa il prof. De Angelis, di Matematica. Utilizza un linguaggio troppo complesso, difficile soprattutto per chi come me proviene da istituti in cui si studia una matematica per lo più applicativa”. 
Piace Aziendale, 
un po’ meno 
Privato
Teresa Vasaturo, 18 anni, di Afragola, diplomata al liceo scientifico, ha scelto la Parthenope non solo perché è più facile da raggiungere, come hanno riferito anche Anna e Francesco, ma anche perché indirizzata da un’amica già iscritta che si è trovata bene. Il suo Corso di Laurea è Amministrazione e controllo, le cui specificità l’hanno molto interessata. Naturalmente, per ora segue i corsi del primo blocco: Matematica, Economia aziendale e Diritto privato. “Mi trovo molto bene – dice- L’unico corso un po’ più noioso è quello di Privato, tenuto dal prof. Nappi, mi sembra troppo lento. Il più bello è Economia aziendale del prof. Alvino. Le strutture sono buone e l’ambiente è sereno. Non c’è una mensa, ma al ristorante convenzionato si mangia benissimo”. Giovanna Furioso, 19 anni, matricola del corso di Economia e commercio, originaria di Torre del Greco, è tra coloro che hanno preferito la Parthenope per motivi logistici. Ormai l’idea di andare a studiare le materie economiche alla Federico II, presso una sede lontana come quella di Monte Sant’Angelo, sembra essere sempre meno attraente. “Non sono mancati gli amici e a volte anche i professori di scuola sostenitori della superiorità della Federico II, ma io non mi sono lasciata influenzare. Francamente, mi interessava prima di tutto un’università non troppo lontana. La Facoltà doveva essere ovviamente Economia, anche perché sono diplomata in ragioneria”. Eppure, c’è chi, pur laureato in Economia alla Federico II, suggerisce di iscriversi alla Parthenope. Come la sorella di Antonio Capuozzo, afragolese di soli 17 anni. “Mia sorella è laureata in Economia aziendale alla Federico II – racconta Antonio- ed è stata lei a riferirmi che lì i professori non sempre ti seguono bene. Mi ha anche dato indicazioni sul Corso che più mi sarebbe servito per raggiungere il mio obbiettivo di diventare un business man, e cioè Amministrazione e controllo. Qui mi trovo bene, non ho problemi. L’organizzazione è buona e l’ambiente è molto accogliente. Ho seguito i precorsi e superato i relativi esami, li ho trovati efficaci”. 
I precorsi?
Efficaci
Anche Arnaldo Somma, napoletano di Santa Chiara, diplomato al liceo scientifico presso il Convitto Vittorio Emanuele, 19 anni, ha tratto giovamento dai precorsi. “Sono un’ottima introduzione ai corsi”, afferma. Della Parthenope l’ha colpito le grandi dimensioni della sede: “non c’ero mai stato prima di venire a iscrivermi, credevo che fosse più piccola. E mi ha impressionato la sua bellezza”. Alessandro Russo, compagno di scuola di Arnaldo, ha scelto la Parthenope assieme a lui, ma ha preferito il Corso in Amministrazione e controllo. “Non ho niente di cui lamentarmi, almeno per adesso – dice- Comunque lo studio è un fatto individuale, se si ha buona volontà si riesce ovunque. Mi pare comunque che qui si sia ben seguiti, i professori che ho incontrato finora si sono dimostrati disponibili e bravi a spiegare”. Noemi Sbranna, diciottenne di Scafati, proveniente da un liceo scentifico, è anche lei matricola di Amministrazione e controllo. Esce un po’ prima dall’aula dove si sta svolgendo la lezione di Diritto privato, perché “è troppo noiosa”, e ci parla dei motivi che l’hanno portata a iscriversi alla Parthenope. “Ci ero stata con la scuola per degli incontri di orientamento e mi è piaciuta subito perché è un’università raccolta, non enorme e dispersiva. Ha un ambiente simile a quello scolastico e non mi ha fatto sentire molto il trauma del passaggio. Inoltre non avevo alcuna intenzione di allontanarmi fino a Monte Sant’Angelo”. Ma al fattore logistico e strutturale si accompagna una questione di contenuti: “il programma di Amministrazione e controllo mi ha interessato appena l’ho letto, poi frequentando le lezioni ho scoperto che mi piacciono anche materie che non conoscevo affatto, come Economia aziendale”. Pasquale Bencivenga, diciottenne proveniente da Aversa, non ha esitato invece ad immatricolarsi presso un ateneo tanto lontano da casa perché “in molti mi avevano detto che è il migliore”. E’ riuscito a verificare la bontà del consiglio durante questo primo mese di lezioni del corso in Economia e commercio? “Sono soddisfatto. I professori sono bravi e l’ambiente è tranquillo. Per ora sono contento”. Dello stesso avviso l’amico Riccardo Colonna, 19 anni, iscritto a Amministrazione e controllo. “L’unico corso che non trovo abbastanza incisivo è quello di Diritto privato del prof. Nappi, ma per il resto sono soddisfatto. La sede è molto bella, l’ho girata un po’ in questo periodo e mi è piaciuta”. Casualmente interviene Federica Mastrullo, 20 anni, iscritta al secondo anno del Corso di Laurea in Logistica e trasporti. Lei, originaria di Casalvelino Scalo in provincia di Salerno e con un fratello maggiore già laureato in Economia alla Federico II, ha scelto la Parthenope perché era l’unica università a offrire un corso incentrato sull’economia dei trasporti, la sua passione. Interviene per dire che le impressioni positive delle neomatricole non sono semplicemente il frutto dell’entusiasmo iniziale. “Sono contentissima della scelta, ho sostenuto quasi tutti gli esami del primo anno e se potessi tornare indietro ripeterei tutto senza cambiare una virgola”. Girandosi verso il Maschio Angioino prima e verso le navi nel porto, aggiunge: “e poi in una sede così basta guardarsi intorno per stare bene”. 
Sara Pepe
- Advertisement -




Articoli Correlati