Lancio del ‘tocco’ per più di 200 studenti, tra applausi scroscianti e lacrime di gioia. Si è concluso così il primo ‘Pergamena Day’ made in L’Orientale che ha avuto luogo nei giorni 20, 21, 22 settembre presso la Basilica di San Giovanni Maggiore Pignatelli. A due mesi di distanza dalla discussione dell’elaborato, coloro che hanno conseguito il titolo di studio Triennale negli appelli dell’11 e del 21 luglio scorso hanno potuto finalmente festeggiare la laurea con amici e parenti stringendo a sé la tanto ambita pergamena. “In stile americano”, è stata descritta dai partecipanti la cerimonia celebrativa che ha segnato per molti la fine di un percorso. “Ma anche l’inizio di una nuova fase per tutti, al bivio tra la prosecuzione degli studi o il primo approccio al mondo del lavoro”, afferma Tommaso, neolaureato in Lingue e Culture Comparate. “È stata una giornata ricca di emozioni, insostituibile. Il pregio più grande è averla condivisa con i miei compagni di corso, sentire i cuori di tutti battere all’unisono, stavolta per un evento speciale”. Se infatti la discussione della tesi a tu per tu con i docenti tra quattro mura aveva inizialmente deluso le aspettative di qualcuno, la festa dei laureati mette d’accordo tutti. “Eravamo già a luglio dottori a tutti gli effetti”, commenta Raffaella Capasso, laurea in Lingue, Letterature e Culture dell’Europa e delle Americhe. “Anche se la pergamena è solo un simbolo che certifica l’immensa volontà, passione e impegno profuso in questi ultimi tre anni, ci era mancato un po’ il gusto della proclamazione, l’abbraccio con i propri cari… tutto ciò che rende la seduta di laurea un rituale indimenticabile”. Molto apprezzate da tutti i patecipanti, dunque, le modalità entro cui si è svolta la cerimonia collettiva. “Dopo averne passate tante all’Università – bocciature, fraintendimenti, brutte sorprese – è stato meraviglioso essere insigniti di un titolo nello stesso momento. Sono finalmente una dottoressa e non ci credo ancora!”. Sono queste le parole dette sull’istante dalla veterana Anna Farello, ex fuori corso. Intanto, al Pergamena Day non pochi sono gli ‘imbucati’, cioè gli studenti prossimi alla prova finale venuti a curiosare per non trovarsi impreparati. “Hanno organizzato una cerimonia bellissima, a tratti solenne, praticamente L’Orientale come non l’abbiamo mai vista: organizzata al top!”, l’impressione catturata dall’esterno di Emma Soria, laureanda in Mediazione Linguistica e Culturale. Per gli studenti già in preda all’ansia, tre dei loro colleghi sopra intervistati si sono offerti perciò di raccontare i vari step in programma. Ecco tutto ciò che c’è da sapere: – Come funziona all’ingresso? “Dopo la registrazione (in cui bisogna esibire un valido documento di riconoscimento), i laureati vengono fatti accomodare su alcune poltrone assegnate. In seguito, entrano familiari e amici. Dopo di loro, tre professori in toga”. – Come procedono i docenti? “A turno chiamano i laureati: un professore consegna la pergamena, uno il Diploma Supplement in lingua italiana e in lingua inglese, e un altro il tocco. Dopodiché si scatta la foto con loro”. – Il voto di laurea è proclamato pubblicamente? “No, non ne è stata fatta menzione. Solo se uno studente riporta la votazione massima, viene annunciato dottore con lode”. – Cosa accade una volta consegnato tutto? “La passerella: i laureati sfilano in coppia lungo la navata con una musica in sottofondo, l’Inno alla gioia di Beethoven. Alla fine si fa un’ultima foto di gruppo tutti insieme”. – Quanto dura? “Circa un’ora e mezza, considerando per ogni sessione un minimo di 40 studenti”. – Partecipare è obbligatorio? “No, si può in ogni caso andare a ritirare la pergamena in segreteria”. Infine, brindisi beneaugurali, confetti rossi e selfie-ricordo hanno incorniciato un’importante giornata. Irrompe spontaneo all’unanimità un consiglio rivolto ai futuri laureati: “Non perdetevela assolutamente!”.
Sabrina Sabatinor