Una festa per il pensionamento della signora Enza Guarino

“Alla fine di gennaio è andata in pensione (come si diceva una volta) la signora Enza Guarino, volto storico del personale in servizio presso il Dipartimento del Mondo Classico e del Mediterraneo Antico dell’Orientale. 
Di solito per simili eventi si scrive un moscone di occasione. Non è questo il caso. La signora Guarino ha saputo farsi voler bene da studenti, colleghi, docenti, passanti. Vecchia guardia. Nel mare quotidiano di posta in entrata e in uscita, cassettiere bloccate, zaini in eccedenza, studentesse disperate, statini dispersi, cartelle impazzite, professori nervosi, dottoresse cigliose, dottorandi esauriti, assegnisti precari, colleghi in difficoltà, bibliotecarie oberate, amministrative assillate, la signora Guarino ha controllato e smistato, regolato e dosato, litigato e accontentato, consegnato e ritirato, inviato e preparato, consolato e talvolta pianto. Si potrebbe continuare per molto: ci si accorgerebbe che i termini sono tutti riferibili alla dimensione propria dell’umano, di quanto sta al di sopra dell’occasionale, del fugace, del passeggero. 
Alla festa di saluto molta gioia e parecchie lacrime. Foto e abbracci. Amici e colleghi di ogni Dipartimento, giovanissimi e non. Qualcuno si era messo elegante, e bene è stato: così si fa. Tra i tantissimi (impossibile farne un elenco), si sono trattenuti fino all’ultimo anche l’emozionato figlio Vincenzo, le fatine che hanno preparato la festa, amici e colleghi di ogni epoca e provenienza e Ida Baldassarre, gloria immortale da cui non mancano mai lezioni di stile. Un momento di compattamento emotivo intorno a una persona che va via dopo tanti anni si trasforma nel contatto, per tutti e per ciascuno, con la propria identità, il senso di appartenenza a questo vecchio Ateneo. Mica male, signora Guarino! Un bel regalo a tutti noi. Grazie”.
Alberto Manco 
(Università L’Orientale 
Dipartimento del Mondo Classico e del Mediterraneo Antico) 
- Advertisement -




Articoli Correlati