Una piccola comunità internazionale nella residenza universitaria

Una piccola comunità internazionale nel dedalo dei vicoli dei Quartieri Spagnoli.  E’ quella dello studentato del Suor Orsola Benincasa, a pochi passi dal Corso Vittorio Emanuele, in via Paradiso ai Sette Dolori, che ha aperto i battenti da poco più di tre anni. Offre circa 50 posti letto in un ex convento, ristrutturato con tre milioni e mezzo di euro, metà su fondi della Regione Campania, metà su fondi dell’Ateneo. La residenza si sviluppa su vari livelli: seminterrato, dove gli studenti utilizzano la lavanderia a gettoni; piano terra (ingresso, reception, amministrazione, sala lettura e wireless internet); primo, secondo, terzo e quarto piano, dove sono le camere doppie  con servizi privati, arredi di base e riscaldamento autonomo.
Attualmente sono occupati circa trenta posti letto. Almeno un terzo di essi sono stati affidati a studentesse e studenti i quali stanno trascorrendo al Suor Orsola alcuni mesi, per lo più nell’ambito del progetto Erasmus.
E’ il caso, per esempio, di Emmanouil Chairetis e di Mehmet. Il primo cretese, il secondo turco – Izmir la sua città di provenienza – hanno avuto l’opportunità di una stanza allo studentato. “Mi trovo bene – racconta Emmanouil, che ha 27 anni e trascorrerà sei mesi a Napoli – perché la struttura è molto bella. In Grecia non ce ne sono di simili. Generalmente sono tutte piuttosto vecchie. Qui, invece, stanze comode, ambienti puliti e moderni. Per mangiare vado a mensa. La mattina utilizzo i fornelletti elettrici per preparare la colazione”. Chairetis ha stretto amicizia con Mehmet, che ha 25 anni ed è arrivato a Napoli per studiare circa tre settimane fa. “Resterò qui 4 mesi”, riferisce il ragazzo di Izmir. “Allo studentato sto bene: si fa amicizia, si incontrano persone che provengono da varie parti, si discute. Di Napoli, invece, mi ha colpito l’estrema sporcizia. Ne avevo sentito parlare quando ero al mio paese, lo sto verificando personalmente”. 
Manuel Milano frequenta il Corso di Laurea in Restauro. Si è trasferito a Napoli da Piedimonte Matese, per seguire l’università. “Questo è il secondo anno che vivo allo studentato”, riferisce Manuel. “Pago 120 euro al mese per una doppia. I colleghi che hanno scelto la singola, invece, sborsano 180 euro ogni trenta giorni. Molto meglio di quando stavo in un appartamento privato, due anni fa. Eravamo in sei in una casa fatiscente e già allora mi chiedevano 180 euro per la doppia. In più, avevo le bollette da pagare”. Racconta la sua esperienza: “davvero bella. L’aspetto più interessante qui dentro è che ho conosciuto ragazze e ragazzi di tanti paesi. Con una collega turca è nata anche una bella relazione, poi lei è partita”. Aggiunge: “sto imparando l’inglese nel modo migliore, più naturale. Senza corsi, lezioni noiose, docenti. Qui sono costretto a utilizzare l’inglese per parlare con molti colleghi e noto che ogni mese pratico meglio la lingua”.
Fabrizio Geremicca
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