Aule strapiene per sovraffollamento di matricole. Una fiumana di studenti si riversa dentro e fuori l’Università, chi esce in anticipo da un corso perché è già in ritardo per il successivo, chi cerca invano un posto a sedere, chi vaga disperso tra i piani senza riuscire a orientarsi, chi alla prima lezione di Cinese opta per il cambio lingua. Insomma, i corsi sono ufficialmente iniziati e questo è il panorama che di anno in anno si ripresenta nelle prime settimane di ottobre girovagando per le sedi de L’Orientale. Anno nuovo, vecchia storia: “Aule piccole e sovraffollate, dove quasi la maggioranza è costretta a restare in piedi o seguire sul pavimento”, racconta avvilita Mariangela Perrella, neo immatricolata a Mediazione Linguistica e Culturale. Per entrambe le lingue da lei scelte, Inglese e Francese, “la situazione è tragica”. Malgrado la divisione in più gruppi, “ho seguito finora lezioni sull’uscio, e sono tra le più fortunate! C’è chi pur arrivando mezz’ora prima dell’inizio attende in fila fuori, nei corridoi o sulle scale”. Parlare di un aumento di immatricolazioni, però, è un’osservazione che lascia il tempo che trova, considerando che ci si può iscrivere fino al 31 ottobre (e anche oltre con termine ultimo fissato al 29 dicembre, previo pagamento di una mora) e che “molto spesso ciò accade solo nelle prime due settimane di corsi”, rassicura Cristiana Melillo, iscritta al terzo anno. Perché solo per 15 giorni? “Non di certo perché tutti rinunciano”. In verità, “serve il giusto tempo per capire quali corsi è necessario frequentare e di quali si può fare a meno”. In genere, convinzione errata di una matricola è quella di “dover seguire tutto”. Niente affatto. Anche perché problematica di lunga data e consueta dell’Ateneo è la sovrapposizione simultanea tra più corsi. “Se Linguistica Italiana, ad esempio, è fattibile anche da autodidatta e si accavalla con Lingua Svedese I, chiaramente quest’ultima avrà la priorità”. Per fortuna, con i lettorati non sussistono troppi problemi. “Avevo la lezione di Spagnolo coincidente con il lettore di Cinese, allora ho chiesto al docente madrelingua di poter seguire quello assegnato a un’altra fascia di cognomi”, dice Giusy Cropano. In alternativa, “si può fare cambio con chi riscontra la stessa difficoltà in un altro gruppo, avvisando preventivamente i lettori: almeno così ci organizziamo a Tedesco”, fa presente Federica Auletta, primo anno fuori corso. Tuttavia, a regnare sovrano in ogni edificio è lo spaesamento unanimemente condiviso. “È insostenibile svegliarsi all’alba per prendere mezzi che ci consentano di arrivare all’Università alle 8.30 e non trovare un posto in un’aula dove non è possibile neanche muoversi agevolmente”, riprende Giusy. Né stare accalcati l’uno sull’altro pur di essere presente alle lezioni dà i suoi frutti. “Le parole del professore ci arrivano per sentito dire, come nel gioco del telefono. Almeno questo si vede ad Arabo. La lavagna è coperta dalla visione di almeno 300 teste in un’aula che ha circa 70 posti, mentre i microfoni… non sempre funzionano”, la testimonianza di Nura, origini tunisine. Criticità legate a spazi inadeguati e poco capienti che destano molta preoccupazione ai nuovi arrivati e invitano a riflettere per bene sulla scelta universitaria.
Compilazione
piani carriera
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Dal 20 ottobre è possibile modificare o aggiornare il proprio piano di studi, ossia l’elenco di tutte le attività formative e gli insegnamenti per i quali si deve superare i relativi esami ai fini della laurea. Avete scelto, non so, Turco e Giapponese ma una parte di voi è convinta di aver azzardato troppo? Non sottovalutate i primi campanelli d’allarme. Siete ancora in tempo per ragionare attentamente e frequentare qualche lezione prima di rendersi conto se vale la pena spostarsi su altre aree. Infatti, fino alla fine di dicembre, gli studenti potranno, accedendo on-line alla propria pagina personale, selezionare e confermare le due lingue di studio definitive. Anche se non sempre tutto può filar liscio con un click. “Dipende dalla lingua. Se uno vuol sostituire il Francese col Romeno, per esempio, può farlo se entrambe si studiano nel Corso di Laurea al quale ci si è iscritti”, spiega Francesco Petrucci, laureando in Lingue, Letterature e Culture dell’Europa e delle Americhe. Che prosegue: “Lo so per esperienza personale. Volevo lasciare Arabo per Spagnolo, ma purtroppo a Mediazione non è consentito l’accoppiamento Inglese-Spagnolo”. Per questo, “ho dovuto necessariamente optare per il passaggio di Corso, ma ho recuperato in fretta”. Non poche le perplessità che accomunano anche studenti più in là negli anni. Alcuni in fila al Polo Didattico, che per faccende legate a piani di studi riceverà nei prossimi mesi al piano terra di Palazzo del Mediterraneo anziché all’ottavo, si chiedono: “Modificando un esame adesso, posso sostenerlo già a novembre?”. Un’eccezione garantita ai soli fuori corso. “Se adesso ci si iscrive al quarto anno, non c’è bisogno di maturare la frequenza”. Nel caso, però, in cui ci si voglia laureare prima della prossima sessione estiva, “effettuare cambiamenti ora non conviene, perché la laurea potrebbe slittare a luglio, soprattutto se si tratta di esami a scelta che non fanno media”, il consiglio di Emanuela Albanese, tirocinante.
Sabrina Sabatino
Sabrina Sabatino