Valutazione e internazionalizzazione a Ingegneria Meccanica per l’Energia e l’Ambiente

Ha una lunga esperienza nel controllo della qualità della didattica – “prima come responsabile del Gruppo di Autovalutazione che portò il Corso di Ingegneria Meccanica ad avere un accreditamento dalla Fondazione Crui, poi come responsabile del Gruppo di Riesame e quindi come Presidente della Commissione paritetica del Dipartimento” – così, afferma il prof. Nicola Bianco, docente di Fisica Tecnica Industriale, “quando il prof. Adolfo Senatore ha deciso di lasciare il coordinamento, è emersa tra i colleghi la mia candidatura”. Il neo Coordinatore
del Corso di Studi Magistrale in Ingegneria Meccanica per l’Energia e l’Ambiente (Dipartimento di Ingegneria Industriale) racconta: “con i colleghi della Commissione di Coordinamento didattico ci siamo posti come primo passo quello di partire dalla giornata ‘Scambio DI Idee’, in cui ci siamo confrontati con i portatori di interesse per capire cosa pensano le aziende e i centri ricerca dei nostri laureati, sia per le assunzioni che per i tirocini. La risposta è stata positiva ma sicuramente quello che è emerso, e su cui stiamo cercando di lavorare sia come Corso di Laurea sia come gruppo di Coordinatori di cui io sono il referente, è la necessità di fornire maggiori competenze
trasversali, cioè abilità di comunicazione, problem solving, lavoro di gruppo. Quello su cui ci stiamo impegnando è quindi l’attivazione, per il prossimo anno accademico, di una serie di seminari dedicati a questi temi, tenuti da personale esterno delle aziende e che vadano a completare la formazione dei nostri laureati Magistrali”. Ci si prepara anche alla visita dell’Anvur (Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca) del prossimo autunno: “verranno valutati anche una serie di Corsi di Studi, ma non si conoscono quelli che saranno sorteggiati. Noi stiamo continuando, come abbiamo sempre fatto, a lavorare nel solco di una tradizione che è sempre stata di forte attenzione per il controllo della qualità del Corso”. In questo quadro, uno sguardo attento va anche all’internazionalizzazione: “Uno dei nostri punti di forza sono le collaborazioni internazionali, ma vogliamo incrementare ancora di più questa voce. Molti nostri laureandi svolgono attività di tirocinio presso università e centri di ricerca all’estero. Io ritengo questa un’ottima esperienza, che va incoraggiata. Al ritorno, i ragazzi sono cresciuti non solo dal punto di vista professionale, scientifico e culturale, ma anche dal punto di vista umano. Entrano in contatto con realtà dove incontrano punti di vista e modi di lavorare diversi. Questo per loro è un grande arricchimento e fonte di nuove opportunità. Proprio pochi giorni fa ho avuto notizia di un ragazzo che dopo un tirocinio alla Connecticut University, con cui abbiamo un accordo di scambio, andrà a lavorare a Londra alla Amazon. È nostro obiettivo, quindi, aumentare il numero di scambi per tesi e tirocini”.
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