Ripartirà lunedì 12 marzo il corso di Fondamenti di Storia del diritto europeo tenuto dal prof. Elio Dovere, docente di Istituzioni e Storia del diritto romano al Dipartimento di Giurisprudenza. “È un corso monografico e alquanto difficile – spiega il docente – Il libro di riferimento è complicato e, pur mettendo i saldi (esame da 10 crediti a cui dovrebbero corrispondere circa 500 pagine) con le mie 150 pagine, so che il percorso è tortuoso”. Al V anno non potrebbe essere altrimenti: “Preferisco muovermi in questo modo, alla fine degli studi i ragazzi dovrebbero solo ragionare facendo l’esegesi dei testi. Mi aspetto studenti maturi che non imparino a memoria ma che mi dimostrino a lezione e durante l’esame di saper mettere in atto un pensiero ragionato”. La disciplina è divisa in due parti, una storica e l’altra di stampo internazionalistico con il prof. Dario Luongo. “Io mi occupo dei fondamenti, e quindi tutta la parte storica e forse più ‘pesante’. Il prof. Luongo, invece, si sofferma sulla parte europea, quella più moderna. Credo molto in questa materia. È, secondo me, l’ultima occasione che gli studenti hanno per fare ragionamenti su testi giuridici monografici, casi complicati ma molto interessanti”. Le lezioni sono seguite assiduamente: “Di solito ottengo un buon successo e la frequenza è alta. Al V anno i ragazzi preferiscono di solito seguire di meno e studiare a casa, in vista di esami più corposi. Però alle mie lezioni arrivano tutti, sarà perché sono divertente o, scherzi a parte, è un corso condiviso e quindi interessante. Non è facile incontrare l’aspetto romano ed europeo nella stessa lezione”.
Il corso avrà termine nell’ultima settimana del mese di aprile e si concluderà con una escursione didattica: “Ogni anno porto i miei ragazzi alla scoperta di alcune zone di Napoli. Siamo stati alle Catacombe di San Gennaro e a quelle di San Gaudioso, esperienze che stesso i partecipanti definiscono molto belle”. Dopo la visita c’è anche l’aspetto ludico. Ci si riunisce al tavolo di una pizzeria: “È un’importante occasione di incontro, al di fuori del contesto universitario. Quando ero alla Federico II, visti i numeri, non c’era mai questa possibilità. Alla Parthenope ho invece la fortuna di conoscere tutti i miei studenti, instauro con loro un bel rapporto concreto”. La meta dell’escursione di fine aprile non è ancora stata decisa: “Non so quanti studenti troverò in aula, in base al numero mi regolerò sul tipo di esperienza da farsi. È la classe che poi ti ispira l’uscita e quindi anche io attendo l’ispirazione”.
Il corso avrà termine nell’ultima settimana del mese di aprile e si concluderà con una escursione didattica: “Ogni anno porto i miei ragazzi alla scoperta di alcune zone di Napoli. Siamo stati alle Catacombe di San Gennaro e a quelle di San Gaudioso, esperienze che stesso i partecipanti definiscono molto belle”. Dopo la visita c’è anche l’aspetto ludico. Ci si riunisce al tavolo di una pizzeria: “È un’importante occasione di incontro, al di fuori del contesto universitario. Quando ero alla Federico II, visti i numeri, non c’era mai questa possibilità. Alla Parthenope ho invece la fortuna di conoscere tutti i miei studenti, instauro con loro un bel rapporto concreto”. La meta dell’escursione di fine aprile non è ancora stata decisa: “Non so quanti studenti troverò in aula, in base al numero mi regolerò sul tipo di esperienza da farsi. È la classe che poi ti ispira l’uscita e quindi anche io attendo l’ispirazione”.