La Facoltà di Agraria della Federico II ha una lunga tradizione e si trova in uno dei luoghi più belli della regione: la Reggia Borbonica di Portici. Gli iscritti non sono molti ed è quindi possibile garantire una formazione di alto profilo. “La nostra è una formazione molto articolata, fuori dagli schemi classici. Chi frequenta le lezioni è ben seguito” dice il Preside Alessandro Santini. Tutti gli anni, alle matricole viene dedicata una giornata di accoglienza per familiarizzare con la struttura e ricevere informazioni sulle attività della facoltà. Tra le iniziative in ingresso che Agraria organizzerà ci saranno anche quest’anno precorsi per le materie di base (matematica, chimica e fisica) e corsi di recupero che si svolgono in parte attraverso la rete. “I corsi di recupero in rete sono iniziati un po’ lentamente ma poi hanno preso piede. Circa un 25% degli studenti ne ha usufruito” sottolinea il Preside. I precorsi inizieranno intorno alla metà di settembre, i corsi curricolari il 3 ottobre.
L’offerta didattica. I corsi di laurea triennali tradizionali sono cinque, tutti a libero accesso: Produzioni Vegetali, Scienze e Tecnologie Agrarie, Scienze Forestali e Ambientali, Tecnologie Alimentari, Tecnologie delle Produzioni Animali in collaborazione con la facoltà di Veterinaria. A settembre partirà il primo anno del nuovo Corso di Laurea triennale in Viticoltura ed Enologia attivato in collaborazione con la Provincia di Avellino. Il Corso si svolgerà presso l’Istituto Tecnico Agrario di Avellino, in attesa che siano completati i lavori di ristrutturazione della sede storica della Scuola Enologica della città. Sarà a numero chiuso. I posti disponibili saranno in tutto 40, 5 dei quali destinati a studenti extracomunitari. “La scelta del numero chiuso è stata dettata dalle potenziali capacità di assorbimento del mercato del lavoro viti-enologico, già pieno di professionisti” sostiene il prof. Giampiero Scaglione, docente di Viticoltura. Il Corso di Laurea è rivolto a chi vuole fare il tecnico viti-enologo e avrà, quindi, un’impostazione estremamente tecnica e professionalizzante. Complessivamente, ben 20 crediti saranno dedicati a materie di tipo viticolo. Un quarto di queste attività sarà di tipo pratico. Il percorso formativo prevede visite presso realtà viticole locali, ampio spazio è dato allo studio dei vigneti tipici italiani e stranieri che sono alla base della produzione enologica. “L’Italia ricopre da sola il 18% della produzione vinicola mondiale. Una realtà che impone un tipo di preparazione fortemente specialistica e selettiva” conclude il prof. Scaglione.
Il piano di studi prevede, inoltre, una solida formazione tecnico-scientifica in tutte le discipline di base: matematica, fisica, chimica, logica, biologia. “Il nostro obiettivo è quello di diventare il Corso di riferimento, a livello italiano, europeo e perché no, anche mondiale. Ci stiamo già attivando per far venire ad insegnare grossi nomi della viticoltura e dell’enologia” dice il prof. Luigi Frusciante, Presidente del neonato Corso di Laurea. Il tecnico viticoltore, sarà in grado di seguire l’intero ciclo dell’uva attraverso le sue tre tappe fondamentali che sono la coltivazione, la trasformazione e la commercializzazione. “Le aziende della Campania che operano in questo settore, sono in continua evoluzione, ma noi pensiamo di formare enologi di livello mondiale. È nostra ambizione riuscire ad attirare in futuro studenti dalla Toscana, dal Piemonte, dal Veneto, le regioni più importanti in Italia da questo punto di vista”, sottolinea il docente. Le iscrizioni per sostenere la prova di ammissione si apriranno intorno alla metà di luglio e si chiuderanno il 26 agosto. Il test si svolgerà venerdì 8 settembre alle 9 del mattino ad Avellino. La sede verrà scelta in base al numero dei partecipanti e sarà resa nota alla fine di agosto. Per ulteriori informazioni ci si può rivolgere alla segreteria studenti di Portici o consultare il sito www.agraria.unina.it. Le domande del test verteranno su argomenti generali di chimica, fisica, matematica, enologia. Sono già disponibili in rete, (all’indirizzo www.agraria.unina.it/ didattica/lauree/viticol) le 3.675 domande tra le quali verranno selezionate quelle da sottoporre agli studenti.
A rimarcare ulteriormente la grande rilevanza che le materie viti-enologiche hanno, anche gli studenti di Scienze e Tecnologie Agrarie, Tecnologie Alimentari e Produzioni Vegetali, potranno inserire, nel loro piano di studi delle materie di questo settore per un totale di 8 crediti. “Ci terrei a ringraziare in modo particolare la Provincia di Avellino che investe dei soldi in questa iniziativa e il rettore, che si è impegnato al nostro fianco per realizzare questo Corso di Laurea” conclude il prof. Frusciante.
Simona Pasquale
L’offerta didattica. I corsi di laurea triennali tradizionali sono cinque, tutti a libero accesso: Produzioni Vegetali, Scienze e Tecnologie Agrarie, Scienze Forestali e Ambientali, Tecnologie Alimentari, Tecnologie delle Produzioni Animali in collaborazione con la facoltà di Veterinaria. A settembre partirà il primo anno del nuovo Corso di Laurea triennale in Viticoltura ed Enologia attivato in collaborazione con la Provincia di Avellino. Il Corso si svolgerà presso l’Istituto Tecnico Agrario di Avellino, in attesa che siano completati i lavori di ristrutturazione della sede storica della Scuola Enologica della città. Sarà a numero chiuso. I posti disponibili saranno in tutto 40, 5 dei quali destinati a studenti extracomunitari. “La scelta del numero chiuso è stata dettata dalle potenziali capacità di assorbimento del mercato del lavoro viti-enologico, già pieno di professionisti” sostiene il prof. Giampiero Scaglione, docente di Viticoltura. Il Corso di Laurea è rivolto a chi vuole fare il tecnico viti-enologo e avrà, quindi, un’impostazione estremamente tecnica e professionalizzante. Complessivamente, ben 20 crediti saranno dedicati a materie di tipo viticolo. Un quarto di queste attività sarà di tipo pratico. Il percorso formativo prevede visite presso realtà viticole locali, ampio spazio è dato allo studio dei vigneti tipici italiani e stranieri che sono alla base della produzione enologica. “L’Italia ricopre da sola il 18% della produzione vinicola mondiale. Una realtà che impone un tipo di preparazione fortemente specialistica e selettiva” conclude il prof. Scaglione.
Il piano di studi prevede, inoltre, una solida formazione tecnico-scientifica in tutte le discipline di base: matematica, fisica, chimica, logica, biologia. “Il nostro obiettivo è quello di diventare il Corso di riferimento, a livello italiano, europeo e perché no, anche mondiale. Ci stiamo già attivando per far venire ad insegnare grossi nomi della viticoltura e dell’enologia” dice il prof. Luigi Frusciante, Presidente del neonato Corso di Laurea. Il tecnico viticoltore, sarà in grado di seguire l’intero ciclo dell’uva attraverso le sue tre tappe fondamentali che sono la coltivazione, la trasformazione e la commercializzazione. “Le aziende della Campania che operano in questo settore, sono in continua evoluzione, ma noi pensiamo di formare enologi di livello mondiale. È nostra ambizione riuscire ad attirare in futuro studenti dalla Toscana, dal Piemonte, dal Veneto, le regioni più importanti in Italia da questo punto di vista”, sottolinea il docente. Le iscrizioni per sostenere la prova di ammissione si apriranno intorno alla metà di luglio e si chiuderanno il 26 agosto. Il test si svolgerà venerdì 8 settembre alle 9 del mattino ad Avellino. La sede verrà scelta in base al numero dei partecipanti e sarà resa nota alla fine di agosto. Per ulteriori informazioni ci si può rivolgere alla segreteria studenti di Portici o consultare il sito www.agraria.unina.it. Le domande del test verteranno su argomenti generali di chimica, fisica, matematica, enologia. Sono già disponibili in rete, (all’indirizzo www.agraria.unina.it/ didattica/lauree/viticol) le 3.675 domande tra le quali verranno selezionate quelle da sottoporre agli studenti.
A rimarcare ulteriormente la grande rilevanza che le materie viti-enologiche hanno, anche gli studenti di Scienze e Tecnologie Agrarie, Tecnologie Alimentari e Produzioni Vegetali, potranno inserire, nel loro piano di studi delle materie di questo settore per un totale di 8 crediti. “Ci terrei a ringraziare in modo particolare la Provincia di Avellino che investe dei soldi in questa iniziativa e il rettore, che si è impegnato al nostro fianco per realizzare questo Corso di Laurea” conclude il prof. Frusciante.
Simona Pasquale