Volley amatoriale per “chi mette lo studio al primo posto”

La pace dei sensi, in un gruppo affiatatissimo, per continuare a vivere la propria passione senza mettere a rischio quel primo posto assegnato allo studio. Sabrina De Lella, un passato nel settore agonistico che l’ha portata a disputare campionati di serie D, è uno dei volti storici del gruppo amatoriale della pallavolo universitaria cusina. 21 anni, al terzo di Biotecnologie per la salute, Sabrina è di casa a via Campegna: “da universitaria sono lì da tre anni, ma ci sono cresciuta, il CUS mi ha formata pallavolisticamente”. Cosa significa vivere lo sport amatoriale? “Poter conciliare lo studio a un impegno non troppo gravoso (due gli allenamenti settimanali). Significa non rinunciare a ciò che piace, condividendolo con un gruppo misto, di giocatrici con esperienze diverse, e allenandosi in maniera costruttiva”. Gli allenamenti: “ci dedichiamo prima alla tecnica, poi alla fine c’è la partita, sicuramente il momento che piace di più a tutte noi. Permette di mettere in pratica quello che si è imparato”. Con loro anche due ragazze della squadra di serie C: “tenendo conto del nostro livello, gestiscono l’allenamento cercando di trasferirci nuovi stimoli. Per me l’importante è che non sia un impegno troppo gravoso. Lo consiglio a chi come me mette lo studio al primo posto. La pallavolo unisce molto le persone, andando oltre il campo. Sono innamorata del mio gruppo. A volte penso all’agonismo con un po’ di nostalgia, ma non farei a cambio”. Sulla nuova gestione tecnica di Simonte: “si vede che tiene molto al suo ruolo. Ascolta sempre le nostre richieste”.
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