Zampella presidente del parlamentino di Facoltà

Alessandro Zampella è stato eletto a metà marzo presidente del Consiglio degli Studenti della Facoltà di Lettere. 24 anni, iscritto al primo anno della Laurea Specialistica in Storia, Zampella affronta per la prima volta un incarico come consigliere in questa legislatura, grazie alla sua elezione con la lista L’Urlo di Lettere (Confederazione-Udu). Nominate anche le Commissioni Didattica e Spazi e Strutture, grazie alle quali i rappresentanti si muoveranno in collaborazione su quelle esigenze che sono più urgenti per gli studenti. “Stiamo iniziando a lavorare sulla necessità di trovare nuovi spazi che possano essere adibiti ad aule studio o ritrovo studenti – spiega Saverio Capasso di Lettere Unita – Attualmente abbiamo a disposizione la zona delle ‘catacombe’, ma, come si può intuire dal nome, non è un luogo molto ospitale: è buia e non c’è molta pulizia. Inoltre, ci risulta che parte di questa zona di Porta di Massa non sia di proprietà della Facoltà. Dobbiamo approfondire la questione”. “Il nostro obiettivo è portare via i ragazzi dalle catacombe per dare loro un luogo per studiare più salubre, come i locali al terzo piano della ex biblioteca”, aggiunge Davide Crispino, altro rappresentante. Ma non sarà facile, perché la situazione è molto ingarbugliata e i lavori di adeguamento stentano a partire, come racconta ancora Capasso: “Gli spazi dell’ex biblioteca, lasciati vuoti e abbandonati, sono attualmente occupati dai ragazzi del Collettivo. Il nostro lavoro sarà quello di mediare tra questi e il Preside, spingendo affinché i locali vengano messi a disposizione dell’intera comunità studentesca”.
La Commissione Didattica si attiverà, invece, per l’introduzione di due date d’esami aggiuntive, come chiedono sempre più studenti del nuovissimo ordinamento. “Anche se il numero di esami è stato ridotto, i ragazzi iscritti con l’ultimo ordinamento lamentano di non riuscire, comunque, a sostenere tutti gli esami con gli attuali appelli – declina così il problema Crispino – Ci sono esami da 12 crediti, come ad esempio quelli di Storia, per preparare i quali si impiega il doppio del tempo che occorreva prima perché sono stati semplicemente accorpati i moduli. Non si riesce a dare più di un esame al mese, quindi c’è bisogno di una finestra più ampia che comprenda anche aprile e novembre”. “La situazione è aggravata – aggiunge Marco Tullio, rappresentante da Scienze del Servizio Sociale – dal fatto che gli appelli si sovrappongono nello stesso giorno, per cui lo studente è costretto a sceglierne uno solo tra quelli in programma”. E dalla sede del Corso di Laurea di via Don Bosco ci si lamenta anche delle cattive condizioni della struttura: “Abbiamo spazi ristretti e aule non sempre pulite e con arredi fatiscenti. L’edificio che ci ospita è dei Salesiani e, quindi, la Facoltà non può intervenire, però come rappresentante tengo a segnalare, comunque, i nostri disagi e il fatto che la struttura avrebbe bisogno di una bella ristrutturazione”. Nonostante tutto, la maggior parte degli studenti non agogna nessun trasferimento, come rivela lo stesso Tullio: “non vogliamo spostarci, per molti ragazzi questo significherebbe problemi con i trasporti, senza contare che in centro probabilmente finiremmo per avere ancora meno spazio a disposizione. Il solo vantaggio sarebbe quello di trovarci maggiormente immersi nella vita della Facoltà. Molti credono che non ne valga la pena”.
Nella seconda metà di aprile sono in programma le prossime riunioni delle Commissioni. Capasso promette: “vogliamo lavorare seriamente e cambiare rotta rispetto agli anni passati. Attraverso una presenza costante, vorremmo finalmente diventare un punto di riferimento”.
Valentina Orellana
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