Al Career Day in cerca di tirocini e opportunità lavorative

Al Career Day in cerca di tirocini e opportunità lavorative

Stage professionalizzanti, posizioni entry level, una validazione delle skills in curriculum o semplicemente un confronto per mappare le opportunità più consone al percorso di studi. Tante le esigenze, che avanzano prepotenti con l’avvicinarsi della laurea, e riconducibili ad un’ineluttabile necessità – trovare il proprio posto nel mondo del lavoro – a fare da trait d’union tra i laureati e laureandi Triennali e Magistrali al Career Day della Scuola Politecnica e delle Scienze di Base. L’edizione 2023 della kermesse, tra presentazioni aziendali e colloqui one to one, si è svolta il 5 aprile nel complesso universitario di Monte Sant’Angelo. La parola agli studenti che vi hanno preso parte.

“Mi piacerebbe lavorare in un’azienda farmaceutica come Dompé o Janssen di Johnson & Johnson e occuparmi di ricerca e sviluppo oppure di modellazione di strumentazioni medico-farmaceutiche. Già nella tesi, infatti, ho sviluppato un modello di catetere per la misurazione della pressione arteriosa in pazienti critici”, racconta Emilia Cioffi, laureata Triennale in Ingegneria Biomedica, ora studentessa Magistrale in Industrial Bioengineering. Per quanto permeabili, “le farmaceutiche hanno un processo di selezione abbastanza rigido per cui bisogna aderire a requisiti specifici che io non so ancora se soddisfo pienamente e infatti sto riflettendo sulla possibilità di cercare un tirocinio, in modo da poter anche finire gli studi”. Dalla sua parte, “una buona conoscenza dell’inglese, per esperienze di studio e lavoro all’estero, e la disponibilità a viaggiare. Sono determinata: ho scelto il ramo biomedico per poter dare un contributo al miglioramento delle diagnosi e delle terapie per i pazienti”.

Un ampliamento degli orizzonti è ciò che serve a Ciro Di Dato, laureato in Fisica, ora iscritto a Bologna: “Sto studiando Fisica del Sistema Terra, con un focus specifico sui problemi e sulla valutazione dei rischi di natura ambientale”. Un fisico, dice, “può contribuire in molti modi, ad esempio ricercando e sviluppando modelli ecosostenibili da impiegare ad ampio spettro. In ogni caso è solo un’idea. Non sono ancora pronto per pensare al lavoro”.

Alstom, MBDA, Theoresi, MegaRide. Maria Diletta Pavone, laureanda Magistrale in Ingegneria Elettronica, ha le idee ben chiare: “Mi interessano parecchie aziende. Durante gli studi mi sono appassionata allo sviluppo di sistemi digitali elettronici e il mondo degli embedded software è veramente ampio”. Specifica di non essere interessata ad un tirocinio, “ma ad una posizione lavorativa vera e propria pur non avendo esperienze professionali pregresse. Però sono una persona metodica, che impara in fretta, non commetto gli stessi errori due volte e sto preparando l’esame per l’IELTS di inglese B2. Sono fiduciosa”.

Un po’ più titubanti, invece, le parole di Giuseppe Pagliato, laureato in Chimica Industriale: “Mi piacerebbe lavorare in una grande realtà come Stellantis, Alstom o Hitachi ma, avendo dato un’occhiata alle posizioni aperte sulle loro piattaforme, mi sembra cerchino soprattutto ingegneri”. Una ricerca più approfondita lo ha avvicinato ad imprese “come Termoplast, che si occupa di imballaggi e materie plastiche”. Il suo punto di forza:Una preparazione trasversale sulla sostenibilità in ambito industriale”.

Ilario Iuliano, laureato Magistrale in Ingegneria dei Materiali, vorrebbe “lavorare in un’azienda, all’interno di un team multidisciplinare, per mettere in pratica tutto quanto ho imparato grazie al Corso”. Focalizzato sull’industria di processo e sulla produzione di beni di consumo, “in questi mesi di scoperta delle offerte di lavoro sto cercando di non precludermi alcuna opportunità, estendendo la ricerca al comparto farmaceutico e dell’energia. Ho già sostenuto qualche colloquio tramite LinkedIn e sono in attesa di risposte. Se poi non dovessi risultare in linea, allora proverò a buttarmi sull’attività di laboratorio, lato analisi e testing”. Un ingegnere dei materiali, comunque, “dovrebbe poter cadere sempre in piedi. Tutte le aziende lavorano con i materiali o i packaging”. Ai colloqui sta facendo leva “sulla tesi incentrata sulla caratterizzazione meccanica di materiali compositi portata a termine durante l’Erasmus in Belgio”.

Non avendo le idee chiare, ma mancando ancora un anno alla conclusione del percorso Magistrale, Giuseppe Cacciuottolo e i suoi colleghi, aspiranti matematici, si stanno lasciando condurre dalla corrente. Durante il Career Day, infatti, “ci siamo fermati allo stand di Ikea. Sembra lontana dal nostro campo d’azione, ma ci avevano sempre colpito le pubblicità in televisione e così ci siamo almeno presentati. La recruiter si è mostrata disponibile, ci ha chiesto quali competenze possediamo, aiutandoci a capire come poterle ottimizzare visto che, naturalmente, anche loro hanno bisogno di figure competenti nell’analisi dei dati. Tutto sommato siamo soddisfatti”.

La ricerca del lavoro non ha ancora dato i suoi frutti per Francesca Marotta, studentessa Magistrale al secondo anno di Ingegneria Gestionale. La sua riflessione: “Per i vari profili a cui ho dato un’occhiata era richiesta un’esperienza pregressa che noi non abbiamo. Il gap tra università e mercato del lavoro è ancora un po’ troppo forte. Al Corso seguiamo dei seminari specifici, siamo stati in visita al centro di distribuzione di Amazon a Roma, ma ad oggi, a quattro esami dalla laurea, non sono ancora riuscita a fare chiarezza sugli sbocchi occupazionali e sugli effettivi ruoli che si nascondono dietro le denominazioni delle offerte di lavoro”.

Massimo Esposito, laureando Magistrale in Scienze Chimiche, sta vagliando più strade, tra le quali “anche un Dottorato industriale in collaborazione con un’azienda”.
Il Career Day ha dato la possibilità ai tantissimi laureandi e laureati di sostenere colloqui individuali con manager e recruiter nella seconda metà della giornata.

Carmela Pirozzi, laureata in Design per l’Ambiente Costruito, ne ha approfittato: “Ho avuto un confronto con la fondatrice di Madea, attiva nell’arredamento da ufficio. Si è trattato di un incontro conoscitivo molto informale. Al momento, però, difficilmente potrei essere selezionata perché non ho esperienza nel rilievo”. Il prossimo colloquio: “Con Ikea, in cui potrei rientrare grazie al mio percorso di studi”. Mariavittoria Brandi, laureata Magistrale in Biologia, punta a Socotec, che si occupa di monitoraggio ambientale: “Ho portato il cv allo stand e ora sono in attesa del colloquio. So che hanno una posizione aperta per tecnico di laboratorio. Mi sono laureata a novembre e da allora invio curricula tra Napoli e Milano. Purtroppo non sto ricevendo feedback. Per la maggior parte delle posizioni è richiesta un’esperienza pregressa e i miei 14 mesi di tirocinio evidentemente non bastano. È decisamente soddisfatto, invece, Domenico Mennillo, di Ingegneria Informatica: “Sto cercando un tirocinio e ho ricevuto buoni feedback sia da Accenture che da altri nomi. A me serve per ottenere crediti formativi, ma sono anche un primo step per l’inserimento in organico. Due piccioni con una fava”.
Carol Simeoli

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