Al Dieti “chi vuole proiettarsi nel mondo del futuro”

“Il nostro Dipartimento è rivolto alla modernità. Affrontiamo tutte tematiche di strettissima attualità che plasmano il mondo moderno, come i big data, la cybersecurity, la robotica. Penso anche alla bioingegneria, alla mobilità elettrica o alle tecnologie quantistiche e le nanotecnologie che sono sempre più importanti per lo sviluppo – sostiene il prof. Fabio Villone, Direttore del Dipartimento di Ingegneria Elettrica e delle Tecnologie dell’Informazione (DIETI) – Chi vuole proiettarsi nel mondo del futuro fa una buona scelta a studiare presso di noi”. Sette i Corsi di Laurea Triennale: Ingegneria dell’Automazione, Ingegneria Informatica, Ingegneria Biomedica, Ingegneria Elettronica, Ingegneria delle Telecomunicazioni, Ingegneria Elettrica, Informatica, più la laurea professionalizzante in Meccatronica, e otto Magistrali, di cui sette in continuità con le Triennali e l’ultima in Data Science.
Tutte partono dallo sviluppo di competenze e conoscenze nelle materie di base: Matematica, Fisica e Informatica “che la scuola superiore già fornisce e noi completiamo; a seguire le materie di base dell’Ingegneria come Teoria dei Sistemi e dei Circuiti per poi approdare alle materie specialistiche”.
Il percorso dei primi due anni, infatti, si sovrappone quasi del tutto nelle varie Triennali, così che “gli studenti possano cominciare ad assorbire conoscenze delle varie materie e poi decidere come specializzarsi. Hanno sempre l’opportunità di cambiare facilmente il proprio percorso”, conclude. Una particolare attenzione da sempre al Dieti per “i nostri studenti. Sin da prima dell’iscrizione svolgiamo orientamento in ingresso per mostrare loro cosa li aspetta, li seguiamo durante il percorso in itinere e li accompagniamo nel mondo del lavoro con tante iniziative di job placement e orientamento in uscita”. Aggiunge: “Collaboriamo con molte aziende, e sono molto orgoglioso di un dato: il Comitato di Indirizzo, composto da 30 aziende di caratura internazionale, ci conferma che i laureati DIETI sono i migliori in assoluto”.
Le prospettive di impiego sono più che rosee: “Entro gli 1-3 anni tutti i laureati trovano impiego e in termini di salario sono tra i meglio remunerati. Quotidianamente riceviamo richieste di aziende delle figure che noi formiamo e non sappiamo come fronteggiarle, perché non abbiamo abbastanza laureati, soprattutto per Ingegneria Elettrica”.
Uno dei pochi in Italia a essere riconosciuto Dipartimento di Eccellenza per il secondo quinquennio di fila: “Testimonia che forniamo una formazione di avanguardia – spiega – Si può pensare che il riconoscimento riguardi la ricerca e abbia poco a che fare con la didattica ma non è così, perché ricerca e didattica sono inscindibili soprattutto per materie proiettate verso l’innovazione continua come le nostre”. Gli studenti potranno essere certi di frequentare laboratori di eccellenza, seguiti da docenti “che sono luminari della materia, in un Dipartimento sul fronte dell’innovazione e che garantisce insegnamenti e corsi di livello internazionale”.
Le attività non si esauriscono con le lezioni tradizionali, si organizzano iniziative che permettono agli studenti di sviluppare le soft skills, li stimolano su tematiche innovative e valorizzano il loro talento”. Un esempio: la seconda edizione della borsa di studio Amazon è andata ad una studentessa di Ingegneria Informatica meritevole che l’accompagnerà fino alla laurea. Ancora, un Premio di Federmeccanica (Federazione Sindacale dell’Industria Metalmeccanica Italiana) per l’anno 2024/25 finanzierà la migliore laureata in Meccatronica (il bando si aprirà quest’estate, a settembre avverrà la selezione e la premiazione durante l’Assemblea Nazionale di Federmeccanica che si terrà a Napoli).
Tra le collaborazioni internazionali quella con la Cina nel cui ambito si terrà, dal 14 al 26 luglio, la sesta edizione della Summer School, organizzata in collaborazione con l’Università di Bergamo (progetto CI-LAM, China-Italy Joint Laboratory on Advanced Manufacturing). Quest’anno il DIETI, con le proprie risorse, ha premiato 10 studenti meritevoli con l’esperienza di una settimana in Cina a Bejing presso il Dipartimento di Ingegneria Elettrica della Tsinghua University.
Una rassicurazione dal prof. Villone e un consiglio: “Le Triennali del DIETI non sono più difficili di altre di Ingegneria: richiedono impegno, voglia di studiare e di mettersi in gioco. Se si riesce a essere costanti nello studio, la soddisfazione è assicurata”.

I corsi di Laurea
“Semplificare il percorso agli studenti” è l’obiettivo di Ingegneria Informatica e del suo Coordinatore, il prof. Domenico Cotroneo. “Abbiamo un gruppo di accoglienza su Teams per intercettare gli studenti del primo anno che si trovano a passare dal mondo ovattato delle superiori a quello universitario – racconta – Ma i ragazzi non devono spaventarsi, perché sono seguiti e accompagnati da docenti e tutor, c’è qualcuno per loro, devono essere tenaci e pazienti, ma ce la si fa”.
Sempre in quest’ottica il Corso di Laurea ha lavorato per ridurre l’indice del tempo di laurea che è passato da 3,8 a 2,7 anni, nella media nazionale. La Triennale è in testa per numero di immatricolati – 650 per il 2023/2024 –, perde però il 20-30% di iscritti alla Magistrale: per rimediare, nell’anno accademico 2024/2025 amplierà l’offerta formativa attivando un percorso curricolare di Robotica intelligente, che si occuperà dell’applicazione della IA alla robotica e si concretizzerà il nuovo modello, erogato dall’anno scorso, del secondo anno che prevede una grandissima libertà nella scelta degli esami.
Non si punta solo sulla didattica per attirare gli studenti, ma su attività formative extra come il Laboratorio di Misure, che mira a fornire la capacità di progettare e sviluppare sistemi di misura basati su architetture hardware low-cost a microcontrollore, e le esperienze con Academy e mondo industriale. Ingegneria Informatica è un biglietto aperto per il futuro: il 98% dei laureati, infatti, trova lavoro entro una settimana dalla laurea in tutti i campi della società.

“Non c’è niente che non sia elettronico ormai – afferma il prof. Santolo Daliento, Coordinatore del Corso di Laurea in Ingegneria Elettronicae in questo momento si laurea un decimo degli ingegneri che servono”. Già solo sul territorio napoletano sono moltissime le multinazionali che proprio a Elettronica si rivolgono, come Hitachi, Leonard e Micron. Proprio quest’ultima è una delle aziende che organizza in collaborazione con l’Ateneo Summer School frequentate da “centinaia di studenti tra agosto e settembre, durante la pausa didattica”, spiega il prof. Daliento. “È un’occasione imperdibile per entrare già nel mondo delle aziende e verificare come ci si trova; spesso nascono occasioni per continuare con tirocini o tesi”.

Aggiornamento per Informatica: a partire dall’anno accademico 2024/2025 il percorso formativo introduce nuovi insegnamenti “che riflettono lo scenario presente e futuro dell’Informatica – afferma il prof. Sergio Di Martino, Coordinatore del Corso – per mantenere inalterato il successo del percorso di studi – un tasso di occupazione dei laureati del 100% entro pochi mesi dalla laurea e stipendi di ingresso molto gratificanti –, nel contesto estremamente dinamico e in forte espansione proprio della disciplina”. Al fine di assicurare “l’acquisizione delle conoscenze e competenze necessarie alla progettazione e sviluppo di soluzioni informatiche all’avanguardia”, al primo anno saranno introdotti i corsi di Programmazione orientata agli oggetti e di Basi di Dati, mentre alcuni insegnamenti fondazionali di ambito matematico/fisico si svolgeranno al secondo anno “in un percorso di apprendimento progressivo e integrato”, spiega il prof. Di Martino.
Al terzo, l’esame di Tecnologie Web, che si focalizzerà “sulla progettazione e sviluppo di soluzioni web moderne e sicure, in linea con la forte domanda di competenze nel settore”, diventa obbligatorio. Ulteriore novità l’introduzione di un insegnamento obbligatorio dedicato all’Intelligenza Artificiale, “che mira a fornire agli studenti le conoscenze teoriche e pratiche di base per sviluppare soluzioni basate sull’IA”.

Una disciplina orizzontale” Ingegneria dell’Automazione per il suo Coordinatore, il prof. Gianmaria De Tommasi. “Mentre gli ingegneri di altri ambiti si specializzano verticalmente, un ingegnere automatico deve conoscere di tutto un po’ – informatica, telecomunicazioni, elettronica – per sviluppare sistemi di controllo automatico. La preparazione è molto ampia, perché copre discipline come meccanica e macchine elettriche”. I numeri di iscritti della Triennale, al netto di un aumento di quelli delle Magistrali, si sono ridotti ma per il 2025/2026 si prospettano novità per risolvere il problema. Il Corso diventerà, già per i primi tre anni, ‘Ingegneria dell’Automazione e Robotica’. Per la Magistrale sono confermati nel laboratorio didattico di Via Claudio i gettonatissimi corsi di Control lab, del prof. Raffaele Iervolino, e Robotics lab, del prof. Mario Selvaggio, e il nuovo corso del prof. Dino Manfredi “Distributed Algorithms and Cyber-Physical Systems Design”.

Varie le azioni di Ingegneria Biomedica nel 2024/2025 per potenziare l’offerta formativa: una riorganizzazione di alcuni insegnamenti poiché “c’erano solo due corsi del settore specifico disciplinare, entrambi al terzo anno, in vista della biforcazione dell’ultimo anno, la scelta tra Informazione e Industriale, spiega il prof. Francesco Amato, Coordinatore del Corso. Adesso già al secondo anno ci sarà ‘Bioingegneria dei sistemi fisiologici’, articolato in ‘Principi di bioingegneria elettronica’ e ‘Principi di bioingegneria industriale’. Nella stessa ottica ci sarà un nuovo percorso curriculare, ‘Bioingegneria e Tecnologie Biomediche’, che presenta un maggior numero di crediti formativi di biomedica, in modo da “ampliare le conoscenze e competenze di base per preparare a tutti i percorsi della Magistrale”.
Biomedica riesce a evitare la “fuga dei cervelli”: dopo la Triennale il 99% degli studenti prosegue con la Magistrale. “Un dato molto positivo, che indica che i ragazzi percepiscono il valore della realtà della Federico II”. Ma il tasso di abbandono al primo anno, come in tutto il Dipartimento, è ancora molto forte per lo scoglio dei primi esami e del cambiamento del metodo di studio. Il prof. Amato, però, rassicura gli studenti: “Affianchiamo sempre i nostri studenti, con tutorato e mentorship, e superato il primo anno è tutto in discesa. Notiamo un forte cambiamento alla Magistrale dove più della metà dei laureati escono con 110 o 110 e lode. Bisogna stringere i denti e non farsi deprimere da risultati negativi, con impegno e dedizione si può fare e poi la laurea è spendibile sul mercato”.
Le prospettive lavorative, infatti, sono ottime perché Biomedica è una “Triennale multidisciplinare per sua natura, con esami di elettronica, automatica, informatica, ma anche fisiologia e biologia, tutti gli ingredienti fondamentali per una figura molto flessibile e con competenze in vari ambiti”. Anche alla Magistrale, accanto ai 4 classici percorsi, si prevede l’istituzione di ‘Ingegneria delle neuroscienze’, che affronta “temi di ricerca all’avanguardia e di grande interesse e che mancano nelle offerte didattiche di altri Atenei”. In programma anche una riorganizzazione degli insegnamenti, “perché i vari semestri siano più bilanciati” e l’ampliamento della rosa di esami a scelta dello studente.

Secondo il Coordinatore, prof. Antonio Iodice, è un ottimo momento per Ingegneria delle Telecomunicazioni grazie alla “combinazione di due motivi: la forte richiesta sul mercato del lavoro perché si stanno dispiegando le reti 5G e la penuria di ingegneri del ramo in tutta Italia”. Aggiunge: “tutti i nostri studenti al momento della discussione della tesi o già lavorano o hanno già un contratto in tasca”. Relativamente al piano di studio si è cercato di evitare che un insegnamento sia propedeutico per un insegnamento del semestre immediatamente successivo “così da rendere più libero il sostenimento degli esami per gli studenti”. Forte la sinergia tra il Corso e la 5G Academy, “dove i laureandi possono svolgere attività di tirocinio. La Federico II con Nokia e TIM ha l’obiettivo di formare nuove figure professionali nell’ambito della digital transformation’.

“Una disciplina che consente di lavorare per offrire ai propri fratelli e figli un mondo migliore, che utilizza le risorse ambientali non con un atteggiamento predatorio ma di salvaguardia e tutela dell’ambiente: è Ingegneria Elettrica nelle parole del prof. Santolo Meo, Coordinatore del Corso. All’insegna dell’ecologia e della protezione dell’ambiente, infatti, i due curricula in cui è organizzato il Corso: ‘Energie Rinnovabili e Reti Intelligenti’ e ‘Mobilità sostenibile di tipo elettrico’, collegati agli argomenti quanto mai attuali della transizione ecologica e della sostenibilità.
Elettrica è l’unico Corso di Laurea a raccogliere tutti gli studenti in un solo canale, a Fuorigrotta e a San Giovanni, e “per chi vuole fare squadra è fantastico avere l’opportunità di lavorare insieme fin dal primo giorno”, spiega il prof. Meo. Altra peculiarità: un corso di potenziamento per le future matricole dal 26 agosto al 10 settembre, durante il quale i futuri studenti “rivedranno i concetti che si danno per scontati quando cominciano i corsi e se hanno deficienze in fisica o matematica potranno appianarle”. Per chi vuole mettere fin da subito “le mani in pasta”, sin dal primo semestre del primo anno si seguiranno corsi di laboratorio e sempre al primo c’è la possibilità di frequentare gratuitamente un corso con madrelingua inglese.
Tra le attività extradidattiche previste per il 2024/2025 cinque seminari tecnici svolti dai dirigenti dell’ENEL che illustreranno agli studenti le conoscenze e competenze richieste dall’azienda. Novità anche per la Magistrale, dal 2024/2025 ben 48 dei 120 crediti saranno a scelta. Con i 12 della tesi, gli studenti così potranno seguire gli insegnamenti che trovano più interessanti per tutto il secondo anno.

Meccatronica, laurea professionalizzante (50 posti disponibili, ammissione con il Tolc), sperimenterà per la prima volta dal 2024/2025 la formula dei tirocini formativi pratico-valutativi, 1200 ore in azienda, in collaborazione con l’Albo dei periti industriali Laureati. “Finalmente cominciamo. Stiamo raccogliendo sempre nuove adesioni sul territorio per allargare lo spettro delle aziende con cui ci interfacciamo. Le aziende aderiscono volentieri e abbiamo riscontrato un feedback positivo per quanto riguarda la formazione dei nostri laureati, che si inseriscono in modo veloce ed efficace nell’ambiente”, racconta il prof. Pierluigi Guerriero, Coordinatore del Corso che rappresenta una scelta ideale per chi immagina “di lavorare già a 21-22 anni e rinuncerebbe all’Università se dovesse fare una quinquennale o una 3 più 2”. In attesa anche dei nuovi spazi per i laboratori – che “già dal primo anno garantiscono che alla teoria si affianchi l’esercitazione che chiarisce e supporta l’apprendimento” – “non abbiamo praticamente abbandoni”.

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Guida Universitaria – Pagina 10-11-13

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