Si chiama Boeing Open Day l’incontro, promosso da Ateneapoli e dalla società leader dell’aerospazio, che si terrà il prossimo 9 maggio presso la Scuola Politecnica e delle Scienze di Base della Federico II. Un’intera giornata in cui quest’azienda quasi centenaria (spegnerà le cento candeline il 6 luglio) si racconterà e incontrerà i giovani laureati dell’Ateneo campano. “Ho pensato di mettere in contatto la domanda con l’offerta”, sintetizza l’ing. Rosario Esposito, responsabile della gestione dei fornitori di Boeing Commercial Airplanes per l’Italia. “Il nostro programma 787 è in crescita: siamo partiti con poche unità al mese nel 2008 ed oggi produciamo 12 velivoli al mese, che per un aereo a doppio corridoio sono numeri estremamente importanti. Nel 2018 prevediamo un incremento, con un aumento del 40%. Pertanto, è estremamente importante che la domanda venga supportata da un’offerta adeguata”. Così, quindi, l’ingegnere spiega le motivazioni alla base di questo appuntamento. E non è di certo un caso che ad ospitare l’evento sia la Federico II: “È l’Università in cui ho studiato. Ho avuto la fortuna di girare il mondo per lavoro e assicuro che gli ingegneri federiciani non sono secondi a nessuno”. Ed è dunque a loro che punta l’azienda. Dopo una prima parte dell’incontro dedicata agli interventi dei rappresentanti delle istituzioni universitarie e delle principali realtà del territorio che collaborano con Boeing, nel pomeriggio si passerà ai colloqui conoscitivi con i brillanti laureati e laureandi. Ma cosa cerca Boeing? “Oltre alle competenze tecniche consolidate, sono indispensabili la passione, il coraggio di prendere decisioni e l’umiltà di riconoscere i propri limiti per migliorarli”, dice Esposito. Sono queste, del resto, le carte vincenti che gli hanno permesso di farsi strada. “Nel mio cammino un ruolo importante l’ha rivestito il canottaggio, che ha dato tanto al mio percorso professionale, predisponendomi al lavoro di squadra”. La laurea l’ha conseguita nel 1995, tanti i ricordi degli anni di studio. “Ricordo in particolare le lunghe giornate passate sui libri. Utilizzavo molto le strutture universitarie, cominciavo la mattina con i corsi e nel pomeriggio mi intrattenevo nelle aule per studiare e confrontarmi con i miei colleghi. Anche in quel caso prevaleva…
Articolo pubblicato sul nuovo numero di Ateneapoli in edicola (n. 6/2016)
o in versione digitale all'indirizzo: https://www.ateneapoli.it/archivio-giornale/ateneapoli
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