Bosone di Higgs: un premio per il video divulgativo di Carla, studentessa alla Triennale in Fisica

“Il fisico è il detective dell’Universo. Cerca di spiegare quello che accade intorno a sé come gli antichi filosofi. I quali, non a caso, cercavano gli elementi costitutivi dell’Universo. Poi sono arrivati Galileo ed il metodo scientifico ed è iniziata un’altra storia. L’obiettivo, però, è rimasto quello di entrare a fondo nelle cose, di capire”. Carla Pisani Massamormile, napoletana, 23 anni, iscritta al Corso di Laurea Triennale in Fisica della Federico II, sintetizza con queste parole il significato ed il senso della sua scelta di impegnarsi in un percorso certamente non facile. Una strada che le ha regalato un paio di mesi fa una soddisfazione forse inaspettata: si è classificata al primo posto nel concorso nazionale per studenti Triennale in Fisica proposto dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) e dagli esperimenti ATLAS e CMS del CERN in occasione del decennale della scoperta del Bosone di Higgs. Si trattava di girare tre minuti di video divulgativo che trattasse della scoperta del Bosone e dell’importanza della collaborazione internazionale. È stata premiata in occasione di ICHEP 2022 (International Conference in High Energy Physics) a Bologna, evento al quale ha partecipato come ospite dell’INFN. Racconta: “Da quando ero bambina mi interesso di Fisica ed il merito credo sia anche di mio padre, un geologo che a sua volta si è sempre appassionato alla scienza in generale. In giardino nella casa al mare mi spiegava i pianeti e la teoria della relatività con parole semplici e chiare, adatte ad un bambino”. Prosegue: “Lì è nata la mia curiosità. In terza media, poi, ho avuto l’opportunità di partecipare con la scuola ad un viaggio al Cern di Ginevra. Vidi l’acceleratore, decisi di intraprendere una carriera scientifica. Mi sono iscritta al liceo scientifico e poi a Fisica”.

L’incontro con alcune rockstar della Fisica

La partecipazione al concorso è nata dalla curiosità: “Ho avuto notizia della competizione tramite i canali universitari. Ho deciso di presentare la domanda anche sulla scorta di quella mia vecchia esperienza in visita al Cern. In fondo è anche grazie a quella gita nei laboratori dove fu scoperto il Bosone di Higgs che oggi sono una studentessa in Fisica della Federico II. Il primo passo è stato di documentarmi, capire, studiare bene per avere una idea chiara del Bosone e dell’importanza della scoperta di questa particella che fu effettuata a Ginevra. Tra l’altro, da una grande squadra di scienziati provenienti da vari Paesi. Una internazionale della Fisica che si unì e mise in comune esperienze, progetti, speranze per raggiungere un risultato. Un bell’esempio di cooperazione scientifica”. Poi “ho iniziato a riflettere sul modo più efficace di raccontare l’importanza di quella scoperta attraverso un breve filmato. Insomma, su come dare corpo a quello che richiedeva il bando. Poiché spesso nella vita ci accorgiamo di quanto conti una cosa solo quando la perdiamo, ho immaginato di cancellare il Bosone con una supergomma. D’incanto tutto sparisce. È lo spunto perché entri in campo un’altra persona, che poi sono sempre io, ma con abiti e foggia differente, la quale con parole il più possibile semplici racconta quanto sia fondamentale il Bosone. L’idea è diventata una mini storia, che ho girato con l’aiuto del mio fidanzato a maggio in un solo giorno, perché eravamo entrambi sotto esame e non potevamo distrarci troppo a lungo dai libri. Per montare il video ho utilizzato uno di quei programmi che si scaricano agevolmente on-line. Alla fine ha funzionato ed ho ricevuto a giugno la mail con la quale mi hanno informato che la mia storia filmata si era aggiudicata il primo premio”. Il quale – come si diceva – è stato la partecipazione straordinaria ad un congresso Ichep, “un appuntamento periodico che ogni due anni si svolge in una città diversa. L’edizione 2022 è toccata a Bologna. Sono stata lì a luglio per due giorni ed è stata una esperienza molto bella sia per gli argomenti trattati durante il congresso sia perché ho avuto modo incontrare alcune rockstar – per così dire – della Fisica. Fabiola Gianotti, per esempio, la presidente del Cern, e Guido Tonelli, anch’egli tra i protagonisti della scoperta del Bosone di Higgs. Due scienziati italiani di primissimo livello, due straordinarie personalità della ricerca”. La vittoria nel concorso è diventato carburante potentissimo per le passioni di Carla: “Se oggi mi si chiede quale è il mio sogno, come vorrei che fosse il mio futuro, rispondo che vorrei lavorare nella ricerca nell’ambito della Fisica delle particelle o dell’Astrofisica. Mi vedo in un laboratorio a raccogliere ed analizzare dati ed a scoprire cose nuove. Mi piacerebbe anche insegnare all’Università. Sono naturalmente sogni, per ora. C’è da portare avanti la Laurea Triennale – sono in leggero fuoricorso – e poi proseguire con la laurea di secondo livello”. Fisica, sottolinea Carla, è un percorso impegnativo: “molti abbandonano al primo o al secondo anno ed è un peccato. Se devo dare qualche consiglio a chi si iscriverà, dico che bisogna mantenere sempre la passione. All’inizio ci sono tante cose complicate ed i professori si aspettano molto, ma la passione aiuta a superare i momenti di difficoltà. I capitomboli e le battute di arresto possono capitare, ne so qualcosa, ma non devono scoraggiare chi è fermamente convinto che quella sia la sua strada. Ci si rialza e si va avanti”.

Fabrizio Geremicca

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