“Chi studia ed è motivato arriva bene in fondo e poi non si pente della sua scelta”

“Chi studia ed è motivato arriva bene in fondo e poi non si pente della sua scelta”

Un Corso di Laurea Triennale in Matematica e due Magistrali: uno in Matematica e l’altro in Ingegneria Matematica. Tutti ad accesso libero. Sede a Monte Sant’Angelo, dove c’è anche il Laboratorio Didattico di Calcolo numerico e scientifico e quello di Ricerca su Machine learning (un metodo di analisi dei dati) e data science. È la carta d’identità del Dipartimento di Matematica, che è intitolato a Renato Caccioppoli. Molti ne hanno conosciuto la figura umana attraverso il film ‘Morte di un matematico napoletano’, che uscì nelle sale cinematografiche nel 1992, riscosse successo tra il pubblico e fu girato da Mario Martone. Caccioppoli fu uno dei protagonisti della Scuola napoletana di Matematica. Ne fecero parte, solo per citare altri esempi, anche Guido Stampacchia e Federico Cafiero.

Tali precedenti illustri, la fama di disciplina tutt’altro che semplice e forse anche quella certa aura di stranezza che, nell’opinione comune, caratterizza chi dedichi la sua vita a calcoli, formule, equazioni ed affini potrebbero rappresentare motivi di dissuasione dall’immatricolarsi a Matematica anche per chi, a scuola, ama questa disciplina o comunque riesce a studiarla con profitto. Sarebbe però un errore lasciarsi scoraggiare, secondo quel che dice la prof.ssa Cristina Trombetti, Direttore del Dipartimento. “Ci si augura – dice – che gli studenti restino fedeli alla propria vocazione, e se essa è la Matematica la coltivino nel nostro Dipartimento”. Si rivolge ai possibili immatricolati: “Non spaventatevi. Matematica può sembrare una scelta coraggiosa, ma bisogna che perseveriate di fronte alle difficoltà iniziali che potreste incontrare e che non vi avviliate. Chi studia ed è motivato arriva bene in fondo e poi non si pente della sua scelta”.

Ogni anno si immatricolano a Matematica tra i 160 ed i 180 studenti. Tra docenti e ricercatori si raggiunge quota 110 circa. “Queste cifre – sottolinea la prof.ssa Trombetti – ben raccontano una delle caratteristiche che contraddistinguono i nostri Corsi di Laurea. Il rapporto numerico tra studenti e personale docente è molto favorevole. Qui da noi non ci si troverà mai sperduti in un’aula con centinaia e centinaia di persone ed un solo professore. Si è ben seguiti. Questo è un aspetto particolarmente importante all’inizio del percorso universitario, quando inevitabilmente si possono manifestare le difficoltà connaturate al fatto che si è lasciato un tipo di studio, quello della scuola, e ci si deve approcciare con una modalità diversa”. Sarà forse anche in ragione della proporzione tra studenti e docenti che a Matematica il tasso di abbandono è piuttosto basso. In linea di massima, chi intraprende il percorso universitario poi lo porta a termine. “Giocano in realtà – riflette la prof.ssa Trombetti – pure altri due fattori. Chi sceglie di iscriversi a Matematica non lo fa a caso o perché ha le idee confuse. Svolgiamo inoltre già nelle scuole e con interventi dei nostri docenti una intensa attività di orientamento. Prosegue in ateneo per chi ancora non si è immatricolato e vuol saperne di più e va avanti con gli immatricolati, ai quali offriamo attività didattiche integrative in aula che possono rappresentare un aiuto importante nell’affrontare le materie. Quelle del primo anno in particolare”.

Se chi si iscrive non molla, chi centra la Laurea Triennale, in linea di massima, non si ferma. La quasi totalità dei laureati di primo livello in Matematica, infatti, prosegue con la Magistrale: “Moltissimi decidono di iscriversi ad una delle nostre due Magistrali. Altri optano per percorsi diversi, per esempio si immatricolano alla Magistrale in Statistica”. Nel post-laurea “l’insegnamento è uno sbocco importante ma non è l’unico. I nostri laureati trovano lavoro anche nelle aziende, nelle banche e nelle assicurazioni. C’è poi chi si cimenta con la carriera universitaria ed in questi casi il primo passo è quello del dottorato”.

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