Corona d’alloro per i primi 23 laureati in Hospitality Management 

Amanti dei viaggi. Poliglotti e desiderosi di interagire con culture diverse, anche lontane. Cultori del dettaglio e del lavoro di gruppo. Aspirazioni ambiziose, da una rapida collocazione nel mondo del lavoro all’approfondimento della formazione universitaria. Hanno tanto in comune i primi 23 laureati in Hospitality Management – studenti e studentesse che hanno concluso il percorso tra luglio e ottobre – e hanno indossato la corona d’alloro tutti insieme nella cerimonia tenutasi lo scorso 25 ottobre nell’aula Ciliberto di Monte Sant’Angelo. Hospitality Management è nato esattamente tre anni fa, inquadrato nel Dipartimento di Economia, Management, Istituzioni, DEMI. “Per tutti noi è stato il primo capitolo di una straordinaria avventura nel mondo dell’ospitalità e del turismo, in pieno fermento e ricco di opportunità”, dichiara Marianna Esposito, una delle laureate. La sua valigia è già pronta. “A breve – racconta – partirò per l’America. Per i prossimi tre mesi lavorerò nella ristorazione, alla Locanda Amalfi, un locale appartenente ad una catena diffusa prevalentemente in California, i cui proprietari si sono trasferiti negli Stati Uniti proprio da Napoli. Poi a gennaio rientrerò in Italia per frequentare il Master in Hospitality and Destination Management, di nuovo alla Federico II”. Ha le idee chiare. “Voglio continuare questo filone di studi. Quando è nato, Hospitality Management sembrava costruito espressamente per me che, infatti, arrivavo da un istituto turistico. Ne ho amato la didattica rovesciata, i laboratori tenuti da esperti esterni e, soprattutto, la possibilità di effettuare lo stage in realtà prestigiose e internazionali, per me Barcellona, nel settore guest relation management”. La sua prospettiva di carriera:Diventare General Manager o CEO di una catena alberghiera. Naturalmente so che dovrò procedere a step. Ho sviluppato la mia indipendenza, un’autonomia linguistica e delle buone capacità relazionali. Sento di essere sulla strada giusta”. Miriam Romano ha scelto di continuare a studiare e si è iscritta alla Magistrale in Innovation and International Management, ancora al DEMI: Al termine del mio stage a Barcellona avevo ricevuto una proposta di assunzione che, però, ho declinato preferendo continuare a studiare perché ho notato che il titolo Magistrale viene tenuto maggiormente in conto. Non è detto, comunque, che non tenterò di studiare e lavorare contemporaneamente, appena avrò raggiunto un equilibrio”. La scelta di Hospitality Management: “Per il suo piano di studi fondato su esami progettuali di gruppo. Le capacità di lavorare in team e di portare a termine più incarichi sono richiestissime nel mondo del lavoro. Altrettanto importante è la pratica della lingua inglese ed io, infatti, prima di iscrivermi ad Hospitality Management, avevo studiato per dieci anni in una scuola americana qui in Italia”. Giorgia D’Esposito, laureata con il massimo dei voti, ha sfruttato la pausa estiva per lavorare:  Ho ricoperto il ruolo di hostess a bordo di imbarcazioni private, a Capri, occupandomi dei turisti con il compito di accoglierli e supportarli durante il viaggio. È stata un’esperienza densa, e faticosa, ma entusiasmante perché le imbarcazioni si muovevano tra le isole, la Costiera Amalfitana e altre splendide mete”. Anche Giorgia è in partenza per l’America: “Tramite un’agenzia ho trovato un lavoro, non molto corrispondente alla mia formazione professionale, ma questo viaggio l’ho desiderato. Resterò in America per un anno e poi tornerò in Italia dove proverò ad entrare nel settore dell’hotellerie o delle pubbliche relazioni”. Si definisce una turista esigente Maria Cristina De Rosa che, infatti, tra le esperienze più significative dell’ultimo triennio colloca “lo stage al San Pietro di Positano, un cinque stelle di lusso, in cui mi sono occupata prevalentemente di front office. Al di là del ruolo, in questo ambiente bisogna essere sempre pronti a cogliere ed esaudire le necessità del cliente, anche quelle più inusuali. A me, ad esempio, è capitato di dover procurare dei costumi da bagno per un ospite che non ne aveva in valigia”. Allo stage ha fatto seguito un’altra esperienza professionale e, ora, l’iscrizione al Corso Magistrale in Economia Aziendale, percorso in Tourism Management: “Mi piace il contatto con le persone, ma ho anche una buona propensione per l’economia. La tesi, infatti, l’ho incentrata sul revenue management e la massimizzazione del profitto. Grazie alla Magistrale spero di arricchire il mio curriculum per poi poter ricoprire un ruolo manageriale”.

Tanti sogni nel cassetto e progetti sul lungo periodo che per la prof.ssa Valentina Della Corte, Coordinatrice del Corso, “rappresentano una scommessa vinta. Hospitality Management è nato nel 2019 e chiude il primo ciclo con profonda soddisfazione. Continua innovazione e attenzione alle nuove dinamiche del settore – sostenibilità, esperienzialità e trasformazione digitale – hanno guidato il percorso, in uno schema di costante collaborazione con istituzioni e mondo delle imprese”. Successo attestato anche dai numeri: “Nei tre anni sono triplicate le domande di studenti stranieri. Le valutazioni del CdS nei diversi insegnamenti sono molto alte. Tutti i laureati hanno ricevuto proposte di assunzione; il 50% ha svolto o è in procinto di iniziare esperienze di lavoro in ambiti quali amministrazione e finanza, guest relation management, food&beverage management”.

Carol Simeoli

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