Dalle fattorie didattiche alle aziende: i luoghi di lavoro dei laureati che si occupano del benessere degli animali

Gestione degli Animali e delle Produzioni è il Corso di Laurea Triennale (ad accesso libero) per chi si vede al lavoro in un allevamento zootecnico o in altri contesti – dalle fattorie didattiche ai centri di pet therapy, dagli stabulari ai canili fino alle cliniche veterinarie – nei quali servano competenze relative all’alimentazione, all’igiene, alla gestione e alle modalità di trattamento indispensabili a garantire agli animali condizioni adeguate di benessere. Non veterinari, dunque, perché i laureati Triennali e quelli Magistrali non hanno le competenze per diagnosticare patologie, per praticare cure, per svolgere interventi chirurgici (prerogative che competono in forma esclusiva ai medici veterinari) ma professionisti che talvolta si trovano anche a lavorare al fianco degli stessi veterinari, sia pure con compiti diversi.
Possono essere allevatori, titolari di aziende zootecniche, consulenti esterni. A seconda degli obiettivi e delle preferenze, gli studenti scelgono, dopo un percorso iniziale comune, tra due strade: un percorso si chiama ‘Gestione della Filiera Produttiva’ ed è particolarmente adatto a chi voglia spendere la laurea in ambito zootecnico; l’altro, ‘Gestione degli Animali’, è calibrato per chi preferirebbe lavorare nelle cliniche veterinarie, nelle fattorie didattiche e negli altri contesti ai quali prima si faceva riferimento. “In media – ricorda la prof.ssa Serena Calabrò, Coordinatrice del Corso di Laurea – abbiamo circa 130 immatricolati all’anno”.
Dopo il conseguimento del titolo Triennale, molti proseguono con una delle due Magistrali attivate dal Dipartimento: “Scienze e Tecnologie delle Produzioni Animali oppure Precision Livestock Farming, in inglese ed orientata alla conoscenza dei processi e delle tecniche di allevamento ad alta innovazione tecnologica. L’uno e l’altro offrono approfondimenti significativi sulla gestione degli animali da allevamento e degli animali in generale. Aggiungo che in genere chi si ferma alla Triennale poi trova comunque occupazione e magari decide in un secondo momento di riprendere gli studi con la Magistrale”.
Pulizia, accudimento, gestione e nutrizione degli animali sono dunque i settori dove i laureati possono mettere a frutto le proprie competenze. Quelle relative all’Anatomia, alla Fisiologia, all’Etologia e quelle legate alla conduzione economica degli allevamenti. “Un aspetto sul quale tengo molto ad insistere con i nuovi arrivati – sottolinea la docente – è quello della frequenza ai corsi, alle esercitazioni e alle visite nelle aziende zootecniche che sono organizzate nell’ambito del percorso. Noto che c’è un divario davvero notevole nei risultati universitari di chi è assiduo a lezione e di chi si vede poco o per nulla. Se ci si iscrive, si fa un investimento di tempo della propria vita ed è fondamentale che non lo si sprechi. La laurea vale non per il pezzo di carta, ma per le reali competenze e capacità che ad essa corrispondono”.
Anche nel prossimo anno accademico, anticipa la prof.ssa Calabrò, “organizzeremo incontri tra gli studenti e i laureati i quali racconteranno quali professioni svolgono, cosa fanno e come si sono orientati nella ricerca dell’occupazione dopo avere ottenuto la Laurea Triennale o Magistrale”. Le lezioni del primo anno sono semestrali e si svolgono al Cestev in via De Amicis, in prossimità del Policlinico della Federico II.
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Guida Universitaria – Pagina 70

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