Elezioni studenti alla Federico II, vince Confederazione

Come da pronostico, alla Federico II Confederazione degli Studenti ha vinto le elezioni del 14 e 15 maggio. Questa la posta in palio, in termini di seggi: 2 in Consiglio di Amministrazione; 5 in Senato Accademico di cui 1 rispettivamente per Area Medica, Politecnica e delle Scienze di Base, delle Tecnologie per la Vita e 2 per l’Area Umanistica; 38 in Consiglio degli Studenti di cui 5, 13, 4, 16 rispettivamente per le Aree Medica, Politecnica e delle Scienze di Base, delle Tecnologie per la Vita e Umanistica. La tornata ha coinvolto anche i Consigli di Dipartimento e delle quattro Scuole di Medicina e Chirurgia, Politecnica e delle Scienze di Base, Scienze Umane e Sociali, Agraria e Medicina Veterinaria. Quanto ai dati, il condizionale è d’obbligo in attesa del completamento dello spoglio dei voti e di eventuali schede contestate e riconteggi.

Stando a quanto filtra, i due seggi del Consiglio di Amministrazione dovrebbero andare ai confederati Giuseppe Marzucco e Michela Oliviero – l’altra forza in campo era l’Udu. In Senato Accademico, 4 seggi se li sarebbe aggiudicati ancora Confederazione, e gli eletti sarebbero Rosa Caldarola, Valerio Carlo Esposito, Chiara Mirante, Giuseppe Manfellotto; mentre il quinto, nell’Area Umanistica, dovrebbe andare a Paolo Barbera dell’Udu – l’associazione si confermerebbe così per il quarto mandato consecutivo. Il Consiglio degli Studenti presenterebbe la situazione seguente: 30 seggi ai confederati; 7 all’Unione (uno in più rispetto alla tornata precedente) e 1 a Link, entrambi in area umanistica.

Che si conferma unico terreno di scontro anche a livello di Scuole – a Scienze umane e sociali, dove i seggi disponibili sono 6, sembra si vada verso un pareggio tra Confederazione e Udu – e Dipartimenti. E infatti è pareggio a Scienze Politiche ancora tra confederati e quelli dell’Unione, che si dividono 7 seggi a testa, ma con i primi a guadagnare anche il seggio dei dottorandi. A Giurisprudenza, Confederazione dovrebbe attestarsi sui 16 o 17 seggi, mentre Udu, tramite SG, sui 6 o 7. A Studi Umanistici vittoria dell’Unione con 25 seggi su 33, con i restanti 8 per Link.

Più equilibrio a Scienze sociali: 5 seggi a Udu e 4 a Link. Al netto di qualche situazione marginale, il quadro generale dovrebbe essere questo. Di conseguenza le varie forze che si sono contrapposte possono trarre i primi bilanci della tornata. Il primo è Giuseppe Marzucco, che fa il punto sulla più che certa vittoria di Confederazione. “Ho detto in fase di campagna elettorale che l’obiettivo era migliorare, e ci siamo riusciti”.

La prima soddisfazione è per la crescita dell’affluenza: “credo che, rispetto a due anni fa, il dato aggregato vedrà una variazione del 2%, non è tantissimo, ma ho visto passi avanti nei Dipartimenti più piccoli. In particolare, sulla Politecnica: passiamo dai 4300 votanti di due anni fa ai quasi 5000 del 14 e 15 maggio”. Sulle preferenze ottenute dice: “c’è crescita sull’area medica, nelle aree Umanistica e Politecnica siamo costanti, con un piccolo aumento in Scienze”.

Sugli obiettivi di mandato: “negli ultimi due anni da Presidente del Consiglio degli Studenti la cosa che mi sono sentito dire più spesso è stata ‘bellissima idea, ma non ci sono i soldi’. Bene, ora andiamo a vedere dove sono quei soldi. In CdA proverò a capire come sbloccare le iniziative stoppate o azzoppate per mancanza di fondi”. Si parla principalmente di aule studio aperte fino alle 22.00 e un prolungamento generale dell’apertura delle biblioteche, che in alcuni Dipartimenti sono fondamentali perché rappresentano uno spazio studio.

Altra parola d’ordine: continuità. “Con interventi fatti in questi anni – tassazione, supporto a studenti lavoratori, spazi, distributori di acqua potabile – abbiamo avviato un processo che dobbiamo portare avanti. Ma con coraggio. Mai adagiarsi sul si è sempre fatto così”. Paolo Barbera, senatore per Udu, si dice soddisfatto: “Sono state elezioni molto positive, ovunque ci siamo candidati sono cresciuti i voti ottenuti: a Scienze Politiche siamo passati da circa 600 a circa 800 preferenze, a Studi Umanistici da 750 a più di 1000 e, tramite SG, siamo entrati anche a Giurisprudenza. Unica nota negativa è che, come sempre, si sono create file lunghissime ai seggi. Pur avendo segnalato la cosa non è stato risolto granché”. Gli obiettivi dell’organizzazione: “dal punto di vista delle proposte, sicuramente tramite Senato e Consiglio degli Studenti puntiamo forte sull’innalzamento del limite della no tax area per renderla più accessibile.

E poi, istituire nella Federico II un centro antiviolenza come già in altre università italiane, per tutelare tutte le componenti. Infine, dare maggiore luce al Polo universitario penitenziario”. Chiude Maria Teresa Trinchese, quasi sicuramente eletta in Consiglio degli Studenti per Link che, come detto, conquista 1 seggio nell’organo consultivo. “Sono stati due anni complessi – spiega la studentessa – ma ci siamo mantenuti stabili in termini numerici. Crediamo ci sia un’ottima base da cui ripartire per rappresentare un’alternativa negli organi dove siamo riusciti ad arrivare.

L’obiettivo resta quello di portare diverse istanze in modo del tutto indipendente, anche solo con un seggio. La nostra vittoria è riuscire a coniugare il lavoro politico e territoriale con quello negli organi collegiali, cosa che nessun’altra organizzazione studentesca fa”.
Claudio Tranchino
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Ateneapoli – n. 10 – 2025 – Pagina 4

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