Elia Sartori e Mattea Stein, giovani ricercatori, raccontano…

Una comunità di ricerca ricca e vivace e nuovi stimoli. Hanno trovato uno spazio consono alle loro competenze e ai loro desiderata, tra DISES e CSEF, i dottori di ricerca arrivati a Napoli grazie al Job Market. Tra loro, ci sono i dott.ri Elia Sartori e Mattea Stein.
La dott.ssa Mattea Stein, campo di ricerca Economia dello Sviluppo, è originaria della Germania e, dopo la Laurea Triennale nel suo paese, ha viaggiato molto. Prima Oxford, poi un’esperienza di ricerca alla Banca Mondiale di Washington, poi il dottorato a Parigi. “Ero già stata in Italia perché avevo cominciato un Corso Triennale in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali, ma non l’avevo concluso”. A Napoli è arrivata nel 2018: “Ho conosciuto varie città, ognuna con la sua essenza. Napoli ha un’anima particolare, molto forte. Vivo in centro, mi piace molto, e sono ancora qui nonostante le chiusure così come sono rimasta anche a marzo e aprile”. Muoversi, conoscere tante realtà diverse, “è stato interessante oltre che importante per la mia formazione. Ho sempre scelto, in base ai miei interessi, la realtà che mi sembrava più giusta per me. Conoscere e comprendere culture e società diverse è un arricchimento”. Durante gli studi triennali, ad esempio, “ho trascorso un anno in un’università africana, una realtà altra rispetto all’Occidente. Ma guardare le cose da una prospettiva diversa insegna a risolvere diverse tipologie di problemi”. Al DISES la dott.ssa Stein ha un insegnamento di Economia dello Sviluppo sulla Magistrale in Economics and Finance: “Sono sulla Laurea Magistrale in inglese, avrei ancora un po’ di difficoltà con un insegnamento tutto in italiano. I ragazzi a cui insegno sono giovani, bravissimi e molto motivati. La mia lezione è strutturata per un terzo in cui parlo io e per il resto parlano i ragazzi. Lavorano su articoli di ricerca, discutono e si confrontano tra loro e con me. Ho notato che apprezzano questa modalità”. La dottoressa si è bene adattata anche alla comunità scientifica in cui si è inserita: “Il Dipartimento forse è un po’ più piccolo rispetto a quelli che ho conosciuto all’estero, ma proprio per questo dà un senso di familiarità. Qui ci conosciamo tutti, prima dei seminari che si tenevano in Dipartimento, prima delle chiusure naturalmente, si mangiava tutti insieme”. Senior Professors e ricercatori, “ci sedevamo insieme e questo è un aspetto molto inclusivo”. Il dott. Elia Sartori è trentino, ha studiato alla Bocconi di Milano e poi si è spostato a Princeton per il suo Dottorato. “Quella di Milano è stata una scelta classica, c’era un corso in inglese e io non avevo ancora le idee chiare su cosa volessi fare. Lì è nata anche la mia passione per la ricerca”. Il suo campo di studi è l’Economia Teorica: “Al Job Market mi sono candidato per l’ambito accademico, che era il settore che mi interessava. Ho inviato domande in varie sedi europee, ma desideravo rientrare in Italia”. Punto di forza di Napoli, il dott. Sartori è formalmente al CSEF, “è il forte gruppo di ricerca con cui mi sono trovato ad interagire”. Al momento, però, è a Rovereto: “Sono rimasto a Napoli fino ad ottobre, la città è bella e mi piace molto. Ero stato qui anche in altre occasioni. Purtroppo la pandemia ha cambiato molto la situazione”. Sulla differenza tra i sistemi universitari vissuti: “Milano l’ho guardata da studente. Qui a Napoli ora, oltre che occuparmi di ricerca, insegno, ma sul dottorato. Forse la differenza principale con le università americane sta nella disponibilità economica che hanno e quindi ad alcune facilities che garantiscono, pensiamo ad esempio ai campus”. Qui, “da ricercatori abbiamo tutto quello che ci serve. Il Dipartimento è molto aperto all’influsso di energie giovani, che abbiano confidenza con i più attuali temi della ricerca”.
 
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