Festival del Management, terza edizione a Napoli

Il profondo blu, tanto del cielo stellato che dei mari, declinato in oltre 40 panel e dibattiti organizzati in cui sono stati coinvolti docenti di management, economisti, scienziati, ricercatori, giornalisti, imprenditori, esponenti politici e della società civile.

E poi contest per studenti universitari arrivati da tutta Italia. Gli ingredienti del Festival del Management che l’8 e 9 maggio ha dato vita alla sua terza edizione a Napoli (le prime due si sono tenute a Milano), nell’anno in cui la città è stata designata Capitale della Cultura di Impresa da Confindustria – “un riconoscimento importante, che abbatte tanti stereotipi”, ha detto il prof. Roberto Vona, docente di Economia e gestione delle imprese al Dipartimento di Economia, Management, Istituzioni (Demi), ideatore e Delegato per il Coordinamento del Festival per Sima, Società Italiana di Management, che si è occupata dell’organizzazione assieme alla Federico II. Il tema scelto è stato proprio il Deep Blue, con un particolare focus sulle interconnessioni tra il Blue profondo dello Spazio e degli Oceani.

“Il Festival è un’iniziativa senza scopo di lucro, aperta, e di divulgazione del management, un sapere pratico che può tornare molto utile anche nella gestione del bene collettivo. In questa occasione noi accademici abbiamo ceduto il microfono a imprese, istituzioni, diventando dei facilitatori nella creazione di connessioni e nuovi rapporti di collaborazione”, ha detto il docente ad Ateneapoli, ribadendo che “la propensione ad esplorare, innovare, riorganizzare, rigenerare, sviluppare il capitale umano, sfidare l’ignoto con coraggio, determinazione e sapienza, sono l’essenza pura del management”.

Sul tema ha detto: “Se nelle altre due edizioni ci siamo occupati di contrasto alle mafie nell’economia, tema del qual mi occupo da dieci anni, e Intelligenza Artificiale, anche stavolta abbiamo provato a fare perno su un orizzonte che potesse essere di interesse generale. Con Space e Blue economy non si parla solo di business, infatti, ma di risvolti istituzionali e geopolitici importanti – come nel caso della gestione dei satelliti, che ha un impatto potentissimo dal punto di vista politico, strategico, economico.

Proprio per questo abbiamo provato a mettere in connessione i due domini – appunto Oceani e Spazio – che sono tutt’altro che scollegati: l’innovazione tecnologica li avvicina e li fa lavorare insieme”. Proprio di questo si è parlato, per esempio, nell’incontro di apertura nell’Aula Carlo Ciliberto a Monte Sant’Angelo (uno dei luoghi che hanno ospitato dibattiti e panel) intitolato “Il Blue dello sviluppo – le dinamiche geopolitiche internazionali. Opportunità e minacce nei cieli e nei mari e la promozione delle esportazioni italiane nel mondo”, coordinato dal prof. Vona. Oltre alle tematiche dello spazio e del mare, il Festival ha dato ampio spazio anche alla salute, alla filiera alimentare, al commercio, all’innovazione, all’intelligenza artificiale, al turismo.
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Ateneapoli – n. 8 – 2025 – Pagina 17

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