All’interno di una strategia didattica e scientifica di medio termine, volta ad ampliare le competenze dell’intero Dipartimento, è nato un ciclo di seminari dedicato alla Geografia del mare. Lo scopo: offrire agli studenti una dimensione di “ricerca-azione, cioè di come l’attività scientifica possa avere impatti positivi sulla società e capire quanti interventi si possano fare con la mobilitazione di cittadini informati”.
Lo ha detto la prof.ssa Maria Paradiso (Lingue e Archeologia), mente dell’iniziativa assieme alle colleghe Stefania Palmentieri (Lettere) e Clara Di Fazio (Storia). Poi ha aggiunto: “è uno spazio rivolto anche a ricercatori geografi, urbanisti”. Grazie alle tre docenti di Geografia, un network di studenti iscritti a diversi Corsi di Laurea sta prendendo forma interagendo con gli ospiti di turno. Il ciclo, iniziato lo scorso 12 aprile, sta avendo luogo al Cinema Astra e si protrarrà fino al 31 maggio, per un totale di dieci incontri di due ore ciascuno.
Tantissime le autorità del settore coinvolte: spedizionieri, armatori, esperti del mondo scientifico, ammiragli. Con questi ultimi, sarà quasi inevitabile toccare il tema delle migrazioni di massa: “Certamente è un fenomeno che confluisce negli aspetti generali di tutela e soluzione dei conflitti”. Ad ogni modo, “la maggior parte degli interlocutori sono esperti di livello nazionale. Avremo con noi dirigenti dei servizi studi di organizzazioni private e pubbliche, imprenditori impegnati nel settore del mare. Un altro dei nostri è obiettivi infatti è quello di mettere in contatto gli studenti con queste realtà”.
La struttura degli incontri “è collegiale”: “noi tre docenti introduciamo gli ospiti, moderiamo, poniamo domande e coinvolgiamo gli studenti lasciando mezz’ora per ogni appuntamento alle loro domande”. Quanto ai contenuti, “li abbiamo suddivisi in sottotemi. Trattiamo dello shipping, cioè della gestione delle rotte; della competizione tra Stati per la logistica e le attività portuali; della gestione portuale e delle attività del settore marino nel rapporto tra porto e terra”.
Questo perché, come raccontato da Paradiso in un’intervista dello scorso anno rilasciata ad Ateneapoli in merito al suo insegnamento, “la geopolitica del mare tratta quest’ultimo come spazio significativo sulla terra e lo concettualizza come frontiera geopolitica e geografica. Collegata a questa idea del mare è la competizione crescente tra forze di potere. Con questa disciplina cerchiamo di capire con realismo ciò che accade per mettere in guardia dallo sfruttamento, dalla povertà e da politiche non sostenibili”.
I relatori
Gli ospiti dei prossimi incontri. Umberto Masucci, Presidente The International Propeller Clubs, avrà il compito di tematizzare, il 2 maggio, la “Strategicità nel settore marittimo-portuale ed impatto economico sulle regioni italiane”. Il 3 maggio, toccherà poi a Fabio Caffio, Ammiraglio della Marina Militare Italiana, Presidente emerito della Fondazione Marittima Michelagnoli Onlus, esperto di Diritto internazionale del mare, spiegare i “Confini marittimi ed evoluzione degli accordi internazionali”.
Ancora un Ammiraglio, Pietro Giuseppe Vella, Direttore marittimo della Campania e Capitaneria di Porto di Napoli, a via Marina 33 il 4 maggio, su “Tutela ambientale e aree marine protette”. Si torna all’Astra il 17 maggio con Gianni Andrea De Domenico, Presidente Rimorchiatori Napoletani SRL, su “Il rimorchiatore – una nave per servizi speciali alle navi (e non solo)”. Gianpaolo Polichetti, Vicepresidente della commissione porti e infrastrutture di Confitarma su “I costi portuali e le autostrade del mare” il 23 maggio. “Fabbisogni professionali, nuove competenze e opportunità lavorative per l’Economia del Mare” sarà invece il tema del 24 maggio, trattato da Fabrizio Monticelli, CEO ForMare polo nazionale per lo shipping.
Ultimi due incontri il 30 e il 31 maggio: Giuseppe Borruso, Professore associato di Geografia Economico-Politica all’Università degli Studi di Trieste, su “La relazione città-porto nell’era dell’ibridizzazione”; Luca Sisto, Direttore Generale di Confitarma, su “Lo Shipping tra competitività industriale e competizione tra gli Stati”.