I futuri terapisti occupazionali “avranno nelle proprie mani la qualità della vita di persone fragili”

Professioni Sanitarie: ai nastri di partenza una nuova Triennale

Dopo l’accreditamento definitivo ottenuto nelle settimane scorse, è tutto pronto, le Professioni Sanitarie della Federico II abbracciano una nuova Triennale: Terapia occupazionale. Che dall’ultima settimana di ottobre, periodo di inizio delle lezioni nella sede di Scampia, avrà i suoi primi 15 studenti, selezionati tramite il consueto test nazionale tenutosi il 5 settembre. Raggiunto telefonicamente da Ateneapoli, il Coordinatore prof. Bruno Corrado, docente di Medicina fisica e riabilitativa, ne ha presentato le caratteristiche spiegando che “il Corso risponde ad un bisogno della Campania, spinge molto per questi laureati”.
Dunque chi è e cosa fa il Terapista? “Innanzitutto parliamo di un professionista della riabilitazione che è molto diverso dal fisioterapista: lavora con i disabili, sia motori che cognitivi, sia bambini che adulti; e si occupa nello specifico di far tornare il paziente che ha subito un trauma o ha una malattia cronaca degenerativa a fare cose della vita quotidiana nel modo migliore possibile. Ovvero camminare, vestirsi, lavarsi; anche rientrare sul luogo di lavoro”. Insomma, è chiaro il fine ultimo: migliorare la qualità della vita di un paziente che, e questa è certezza assoluta, “non ha possibilità di guarire, resta con esiti più o meno importanti e ha bisogno di essere reintegrato”.
Corrado parla di una figura “poco conosciuta ma importantissimain tanti mi hanno chiesto quale fosse lo scopo del Corso – e questo perché i disabili sono in aumento. Grazie al progresso della medicina, infatti, la vita di queste persone si è allungata molto; tuttavia questo implica anche la necessità che siano capaci di essere autonomi nella quotidianità. E il terapista serve a questo”.
Il futuro lavorativo per la categoria, in Campania, è roseo: “in passato non esisteva regolamentazione che imponesse la presenza di terapisti nei centri che si occupano di riabilitazione. Oggi invece è obbligatorio e questo ha fatto sì che la richiesta aumentasse di tanto. Di contro, i Corsi di Laurea che formano questi professionisti sono pochi, forse sette, otto in tutta Italia. La nostra regione è più indietro di altre, tant’è che nella strutturazione del percorso, sia l’Ordine delle professioni che Palazzo Santa Lucia hanno spinto affinché Terapia partisse quanto prima. In un anno ci siamo riusciti e c’è grande soddisfazione”. Particolare menzione merita il tirocinio, “per noi è essenziale”.
Gran parte si svolgerà all’interno della Federico II, “ma abbiamo stipulato convenzioni con Cardarelli, Santobono e altre strutture private esterne. La rete che abbiamo organizzato è di quelle importanti: vogliamo partire con il piede giusto dando grande spazio alla parte pratica, perché è in quella che i ragazzi si formano; lo spettro della disabilità è enorme e ogni struttura ha la propria specializzazione”. Infine, un augurio alle prime matricole in assoluto: “Spero di incontrare persone motivate: avranno nelle proprie mani la qualità della vita di persone fragili e ogni piccolo risultato può essere una grande soddisfazione”.
Claudio Tranchino
Scarica gratis il nuovo numero di Ateneapoli

Ateneapoli – n.13-14 – 2024 – Pagina 27

- Advertisement -




Articoli Correlati