Il prof. Antonio Milone al timone del Corso di Laurea

Cambio al vertice del Corso di Laurea Triennale in Archeologia, Storia delle Arti e Scienze del Patrimonio Culturale. Dopo due mandati lascia il prof. Luigi Cicala. Gli subentra il prof. Antonio Milone, docente di Storia dell’Arte Medievale, il quale ringrazia i colleghi per avergli affidato “il ruolo di coordinamento di un Corso che ho avuto la fortuna di veder nascere e crescere”. Milone sostiene di voler operare in linea con la strada intrapresa dal suo predecessore, prof. Cicala, “con il quale ho sempre lavorato in sinergia, e che è stato capace di rendere questo percorso universitario, con le sue 300 iscrizioni l’anno, armonico e strutturato. I quattro curricula – Storico-artistico, Archeologico, Cinema, musica e spettacolo ed Economico-gestionale – riescono adesso a colmare “tutto il largo spettro della conoscenza, dello studio e della tutela del patrimonio culturale”.
Un desiderio personale ma anche, e soprattutto, un dovere quello di operare nell’ambito del patrimonio culturale che rappresenta “uno dei principali settori dell’economia. Sappiamo che un giusto approfondimento, come quello che siamo in grado di fornire soprattutto con il proseguimento delle nostre Magistrali, può offrire notevoli sbocchi professionali ai nostri studenti. Un messaggio che è importante veicolare, una priorità oltre che italiana mondiale”. Tra i progetti in cantiere, il docente ha già in mente di “puntare sull’aspetto della catalogazione, per aumentare le possibilità professionalizzanti”. La schedatura informatica del patrimonio culturale è infatti un problema sempre più impellente, “soprattutto in Italia, in quanto vige nel nostro Paese una scarsa conoscenza degli oggetti d’arte presenti nelle chiese e nelle collezioni private e museali”.
Fornire dunque ai giovani una preparazione adeguata li porterà a realizzare “schede informatiche che verranno poi dirottate nel Catalogo Nazionale, gestito dall’Istituto centrale della Catalogazione e della Documentazione, oppure nella banca dati parallela CEI (Conferenza Episcopale Italiana) nella quale si schedano i manufatti artistici del patrimonio ecclesiastico”. L’idea è quella di mettere in campo “vere e proprie campagne, al pari di quelle di scavo archeologico, nell’ambito dei tirocini ma non solo. Si organizzeranno anche seminari e laboratori di schedatura informatica”.
Quest’anno accademico, con la stabilizzazione a regime del Nuovo Ordinamento, sarà inoltre possibile trarne “un primo bilancio grazie ai dati che abbiamo raccolto sull’andamento del Corso e che monitoriamo costantemente in collaborazione con l’Ufficio della Didattica, con il Direttore di Dipartimento e con il Presidio di Qualità, per incrementare i punti di forza e per porre rimedio a quelli più deboli”.
Tra questi ultimi, figura sicuramente la situazione spazi: “offrire luoghi adeguati affinché si possano seguire i corsi in serenità è sicuramente un punto su cui insisteremo. Il nostro principale obiettivo è sempre quello di mettere al primo posto lo studente, con i suoi bisogni e con le sue richieste”. Una vicinanza che si farà sentire fin dall’inizio del percorso accademico. “Li seguiremo passo per passo e anno per anno in modo che arrivino con una conoscenza adeguata al momento dell’elaborato finale. Ecco perché rafforzeremo ancora di più il supporto del tutoraggio affinché ci sia una maggiore sinergia tra discenti e tutor”. Il futuro sarà orientato dunque, come sempre, “al successo degli studenti, perché il loro successo è quello dell’Ateneo e, soprattutto, della società”.
Giovanna Forino
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Ateneapoli – n.13-14 – 2024 – Pagina 25

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