In 500 al convegno su rischio sismico e strutture ospedaliere

Aula Manfredi Romano piena al Dipartimento di Strutture per l’Ingegneria e l’Architettura (Dist), il 21 febbraio, per il convegno “Aumentare la resilienza degli edifici ad uso sanitario ed ospedaliero”. Quasi 500 i partecipanti, in presenza e da remoto (il convegno è stato trasmesso a livello nazionale dall’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Napoli): ricercatori, professionisti e stakeholder riuniti per discutere della resilienza delle strutture sanitarie e ospedaliere, con riferimento a due temi critici: il rischio sismico e l’adattabilità funzionale.
La giornata, oltre a segnare la “conclusione del Prin (Progetto di rilevante interesse nazionale) Enrich, coordinato dal prof. Gennaro Magliulo, ha avuto l’obiettivo di divulgare le risultanze scientifiche presso tecnici, stakeholder e istituzioni, agganciando l’ambito accademico a quello pratico”, racconta Danilo D’Angela, ricercatore del Dist. Le analisi hanno riguardato due strutture pilota: il ‘Sant’Anna e San Sebastiano’ di Caserta e l’Ospedale ‘Vito Fazzi’ di Lecce.
In quest’ottica dopo la mattina e le “relazioni dal taglio divulgativo ma molto tecnico”, la sessione pomeridiana ha previsto una “tavola rotonda”, un panel di esperti moderato dalla sismologa dott.ssa Gemma Musacchio sulla resilienza ospedaliera e la qualificazione sismica. Tra gli altri hanno partecipato la dott.ssa Margherita Agresti e l’ing. Umberto Signoriello dell’Azienda Ospedaliera di Caserta, il prof. Paolo Montuori, Direttore del Dipartimento di Sanità Pubblica della Federico II, e il dott. Zaffiro, imprenditore nel settore degli strumenti sanitari.
A seguire, i professori Mario De Stefano (Università di Firenze) e Antonio Occhiuzzi (Università Parthenope), Ordinari di Tecnica delle Costruzioni. Il prof. Occhiuzzi, Direttore dell’Istituto per le Tecnologie della Costruzione (Itab) del Cnr, “ha descritto i processi di sviluppo delle norme armonizzate a livello europeo e con cui il nostro gruppo di ricerca ha sviluppato un protocollo di prova degli elementi strutturali già accettato”, racconta il dott. D’Angela. Sempre sul tema del rischio sismico è intervenuto l’ing. Luigi Manzoni, sindaco di Pozzuoli, che ha affrontato “il tema del bradisismo, un fenomeno a bassa intensità che però impatta la funzionalità degli edifici. Anche perché il tema è caldo, dato che il Comune è sede di un importante ospedale”.
Il convegno si è concluso con “un taglio pratico”: una visita ai laboratori del Dipartimento per “mostrare le nostre macchine e attrezzature di avanguardia, tra cui una mega-pressa da 30 meganewton, la più ‘forte’ d’Europa, macchine per il 3d printing e tavole vibranti bidirezionali”, afferma D’Angela. Oltre a rappresentare un’occasione di confronto dal grande valore scientifico e tecnico, l’incontro “si è distinto per il forte carattere applicativo, a dimostrazione che le attività di ricerca possono trasformarsi in azioni tangibili, al servizio delle strutture sanitarie”.
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Ateneapoli – n. 4 – 2025 – Pagina 10

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