Le proposte formative di Agraria: “preparano a mestieri dei quali c’è una crescente richiesta”

Quattro Corsi di Laurea Triennali, sei Magistrali, vari Master e un bollino blu, quello di ‘Eccellenza’ del Ministero dell’Università che certifica che in quella struttura la ricerca che si porta avanti è di prima qualità. È l’identikit del Dipartimento di Agraria, che ha uno storico legame con la città di Portici, perché la sede è nella Reggia di epoca borbonica. “L’offerta didattica nel prossimo anno accademico – informa il prof. Danilo Ercolini, che di Agraria è il Direttore – resta invariata, con l’eccezione dell’attivazione di un nuovo Master. Si chiama Design for Food e lo promuoviamo in collaborazione con Architettura. Si accede con la Laurea Magistrale. Per il resto confermiamo, relativamente ai Corsi di Laurea Triennali, quelli di interesse per chi si accinge ad immatricolarsi: Scienze Agrarie, Forestali e Ambientali; Tecnologie Alimentari; Scienze Gastronomiche Mediterranee; Viticoltura ed Enologia. Quest’ultimo ha la particolarità che le lezioni si svolgono ad Avellino”.
Immatricolarsi ad uno dei Corsi di Laurea di Agraria, secondo il prof. Ercolini, è un buon investimento per il proprio futuro lavorativo. “Sono tutte proposte formative – dice – che preparano a mestieri dei quali c’è una crescente richiesta. L’agronomo è un professionista più che mai necessario in un’agricoltura che cambia continuamente, che evolve e che sempre più adotta strumenti e tecniche innovative. Stesso discorso per il settore delle produzioni e dell’industria alimentari.
Gli esperti delle scienze gastronomiche e della viticoltura, poi, sono oggi particolarmente richiesti. Insomma, se si ha passione per queste discipline – sottolineo che ci vuole passione perché la scelta del proprio futuro universitario va fatta con il cuore, oltre che con la testa, altrimenti ci si complica la vita e si accumula frustrazione – invito a non esitare e a venire a studiare da noi. I nuovi iscritti troveranno un ambiente familiare, una ricerca di qualità, docenti e ricercatori molto disponibili. Sono 160 questi ultimi e garantiscono un ottimo rapporto numerico con gli studenti. Ad Agraria i ragazzi non si sentiranno mai un numero tra i tanti”.
Gli spazi (aule e laboratori), prosegue il Direttore, “oltre ad essere particolarmente belli, perché non è cosa di tutti frequentare quotidianamente una Reggia ed un bosco come quelli di Portici, sono stati nel corso degli anni migliorati nella loro organizzazione. Un esempio è la biblioteca, della quale abbiamo posticipato la chiusura alle 19 per garantire ai nostri studenti la disponibilità di un posto per approfondire le materie dopo la conclusione delle lezioni. Siamo, inoltre, facilmente raggiungibili sia per chi utilizza l’auto, sia per chi preferisce venire a Portici con la Circumvesuviana”.

In Dipartimento non ci si annoia

Conclude il docente: “Il suggerimento che mi sento di dare, come ogni anno, a chi sceglierà di studiare in uno dei nostri Corsi di Laurea è quello di sfruttare pienamente le opportunità, di prendersi il tempo necessario a cogliere al meglio l’occasione. Significa che bisogna essere assidui a lezione, frequentare le esercitazioni e i laboratori, trascorrere ad Agraria il tempo necessario a sviluppare legami e relazioni anche con i colleghi. Sarà tempo speso bene e non ci si annoierà perché i professori che insegnano nel Dipartimento sono protagonisti di progetti e ricerche stimolanti. Quelle sulle piante e sulle coltivazioni nello spazio, per esempio, oppure gli studi sul livello di inquinamento nei prodotti agricoli coltivati nella Terra dei Fuochi o magari sui migliori sistemi di lotta biologica ai parassiti infestanti e sull’utilizzo dei droni per stabilire precisamente quale sia il momento più adatto per irrigare.
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Guida Universitaria – Pagina 71

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