Scienze Agrarie, Forestali e Ambientali è il Corso di Laurea per i futuri agronomi, ma non solo. “Certamente la Laurea Triennale in combinazione con quella Magistrale forma i medici delle piante. I quali ormai sono anche specialisti nell’utilizzo di tecnologie di precisione, di software di calcolo, di droni e di altri strumenti attraverso i quali l’agricoltura migliora la sua produttività e riduce il suo impatto ambientale, per esempio attraverso interventi mirati e selettivi di contrasto agli infestanti e programmi di irrigazione finalizzati ad ottimizzare l’utilizzo dell’acqua – spiega il prof. Domenico Carputo, Coordinatore del Corso – In questo senso la figura dell’agronomo è profondamente cambiata, c’è stata una rapidissima trasformazione negli ultimi anni e noi, come Corso di Laurea, ci siamo adeguati proponendo nuovi insegnamenti o calibrando in maniera diversa quelli che c’erano”.
Nello stesso tempo, però, come primo tempo della Magistrale in Scienze Forestali e Ambientali, “la Triennale fornisce strumenti e competenze per la gestione, la tutela e il monitoraggio degli ecosistemi terrestri e delle risorse naturali”. Libera professione, aziende agricole, enti locali nei quali la figura dell’agronomo è sempre più richiesta, anche in considerazione delle problematiche relative alla gestione del verde urbano e degli alberi in città, sono alcuni dei settori di applicazione dei laureati Magistrali in Scienze e Tecnologie Agrarie.
Quelli in Scienze Forestali e Ambientali, a loro volta, possono proporsi nei parchi e nelle riserve naturali, anche come liberi professionisti, negli enti locali, in realtà che svolgano attività di educazione ambientale e di promozione della conoscenza dell’ecosistema e in altri contesti. “Non a caso però – informa il prof. Carputo – faccio riferimento ai percorsi di Laurea Magistrali in relazione al futuro lavoro. Consiglio infatti fortemente di non limitarsi al conseguimento della Laurea Triennale. Questa dà le basi e permette di approcciarsi anche a diversi insegnamenti caratterizzanti, di svolgere importanti esperienze di laboratorio, di entrare nel cuore delle diverse discipline, ma è bene considerare la necessità di andare avanti poi con una Magistrale. Tra queste ultime, non va dimenticato, c’è anche quella in inglese che è stata attivata un anno fa dal Dipartimento e che si chiama Sustainable Food Systems”.
Sono circa 150, se si guarda a quanto è accaduto negli anni più recenti, gli immatricolati in media al Corso Triennale. Anche nel prossimo anno accademico i nuovi iscritti, se si manterranno su questi numeri, saranno suddivisi in due canali, in due gruppi allo scopo da avere classi meno affollate, nelle quali i docenti possano seguire bene ogni studente. “Sempre nell’ottica di facilitare l’approccio di chi sta per iniziare la sua esperienza universitaria – prosegue il prof. Carputo – saranno riproposti i precorsi in Matematica, Fisica e Chimica. Possono essere utili a colmare le lacune degli studenti che provengono da scuole diverse e ad uniformare il livello di partenza delle classi. Il resto devono metterlo i ragazzi con impegno e con tanta passione”. Matematica, Chimica e Fisica sono le materie di base del primo anno. Botanica, Genetica delle piante e Fisiologia sono gli altri insegnamenti che affronteranno gli immatricolati.
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Guida Universitaria – Pagina 71
Un Corso che forma “i medici delle piante”
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