“L’impegno è duro” ma “c’è la possibilità di affrontarlo in un contesto umano ricco e stimolante”

“L’impegno è duro” ma “c’è la possibilità di affrontarlo in un contesto umano ricco e stimolante”

“Il primo step è prepararsi per il Tolc, il test di autovalutazione. Si svolge da casa e non è selettivo. Se va male l’unica conseguenza è che bisogna sostenere Matematica come primo esame. Va fatto però con serietà, perché offre elementi utili a capire il proprio livello di preparazione. Il secondo è frequentare i precorsi che proponiamo per rafforzare le basi di Matematica”.
Il prof. Gaetano Festa, che è il Coordinatore del Corso di Laurea Triennale, mette in fila le tappe di avvicinamento all’avvio delle lezioni per chi, nel prossimo anno accademico, deciderà di immatricolarsi a Fisica. “I corsi del primo anno – spiega il docente – sono in parte semestrali ed in parte annuali. Sono annuali Meccanica e Termodinamica e laboratorio di Fisica. In questo modo gli iscritti sin dalle prime settimane hanno un contatto con le materie della Fisica. Se così non fosse stato, nel primo semestre avrebbero trovato solo Matematica, Chimica ed Informatica e sarebbe stato innaturale”.

Con l’inizio delle lezioni teoriche partono anche i laboratori, una componente essenziale della formazione: “I ragazzi li frequentano divisi in sottogruppi. Questo aiuta a trarre profitto dalle esperienze che svolgono e contribuisce a creare spirito di squadra. Il fatto di trascorrere l’intera giornata in Dipartimento, tra lezioni teoriche, esercitazioni ed attività di laboratorio contribuisce a stimolare conoscenze ed amicizie. In sostanza l’impegno è duro, ma sull’altro piatto della bilancia c’è la possibilità di affrontarlo in un contesto umano ricco e stimolante. Indubbiamente, poi, c’è un certo numero di studenti che va via. Si rendono conto di avere effettuato la scelta sbagliata durante i corsi o quando affrontano i primi esami. Un fenomeno in parte fisiologico, ma che cerchiamo di ridurre il più possibile con le attività di orientamento che svolgiamo qui in Dipartimento e nelle scuole. Puntiamo ad avere studenti consapevoli”.
Dopo la Laurea Triennale, prosegue il prof. Festa, “la gran parte dei ragazzi sceglie la Laurea Magistrale in Fisica ma potrebbero immatricolarsi anche a Data Science e a Quantum Science and Engineering”. A conclusione del percorso Triennale è prevista anche la possibilità di frequentare per un certo periodo tirocini all’esterno dell’Ateneo. “Devo dire però che non sono stati molti, finora, gli studenti che hanno sfruttato questa opportunità. Probabilmente dipende dalla circostanza che il giro di boa della Laurea Triennale è visto come un semplice passaggio verso l’immatricolazione alla Magistrale. Magari i ragazzi hanno timore di perdere tempo. In ogni caso una riflessione andrebbe fatta su questo aspetto. I tirocini sono molto più apprezzati dai laureandi Magistrali”.
La caratteristica fondamentale che deve possedere uno studente di Fisica: “Al di là di una certa propensione per materie come la Matematica, è fondamentale la continuità. Caratteristica, purtroppo, sempre più rara tra gli allievi. Studiano sotto esame, ma poi cala moltissimo la tensione e non sfruttano al meglio il tempo che hanno a disposizione. Si trovano, così, a dover recuperare. Le cose fatte in fretta e con l’ansia dell’esame che si avvicina non riescono bene. Anche per questo motivo nell’ambito del Corso di Laurea si sta cercando di sensibilizzare i docenti ad organizzare, laddove possibile, prove intercorso. Aiutano a mantenere lo studente reattivo e ad evitare cali di tensione”.

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