Gli studenti di Economia e Commercio scendono in campo. Il 20 maggio, nell’ambito dell’insegnamento di Geografia Urbana, tenuto dalla prof.ssa Nadia Matarazzo, si è svolta l’escursione didattica ‘Migrazioni, consumo e trasformazione urbana’. Durante il corso sono stati affrontati fenomeni come “l’overtourism o l’immigrazione e come, a partire dagli anni ’70, le città occidentali siano cambiate in seguito alla deindustrializzazione, alla delocalizzazione delle imprese e alla digitalizzazione – spiega la prof.ssa Matarazzo – Ma volevo mostrare agli studenti come la trasformazione dell’economia urbana abbia dei riverberi sugli aspetti visibili della città”.
L’escursione aveva come obiettivo innovare l’offerta didattica, “affiancando all’indagine teorica e dissertazione scientifica una forte componente esperienziale, perché ‘la Geografia si fa con i piedi’”, aggiunge la docente. In particolare, gli studenti hanno potuto osservare direttamente sul campo le trasformazioni urbane di Napoli generate dai fenomeni migratori. L’escursione è stata realizzata in collaborazione con la cooperativa Casba, partner del progetto europeo Migrantour, “che si affida a residenti stranieri i quali fanno da guida agli italiani per un’escursione turistica, in modo da vedere la città con gli occhi degli immigrati”.
Durante il tour ‘Mille Mondi alla Stazione’, un cittadino senegalese residente a Napoli da 26 anni ha mostrato agli studenti i “pezzi d’Africa in piazza Garibaldi, la moschea di via Firenze, il mercatino africano nel Vasto, alcune macellerie halal e il primo supermercato della zona specializzato in prodotti per stranieri. Abbiamo anche avuto un’interlocuzione con una pasticceria napoletana che ha adattato i prodotti tipici per rispettare le esigenze dei clienti musulmani (senza grassi animali)”. Gli studenti hanno anche visto i risultati di ‘La bella piazza’, primo progetto italiano di co-gestione degli spazi pubblici urbani, con il partenariato del Comune di Napoli, che ha riqualificato una parte di piazza Garibaldi con la creazione di un campo da basket, tavolini per mangiare all’aperto, giochi da tavolo e attività per bambini.
“Si tratta di un esempio concreto di inclusione sociale, e il messaggio per i ragazzi è che l’immigrazione offre contributi per migliorare la qualità della vita anche per i cittadini napoletani”, afferma la docente. L’insegnamento si è costituito quest’anno e l’iniziativa è stata un’esperienza pilota, ma i riscontri degli studenti sono stati molto positivi: “Mi hanno chiesto tutti la tesi di laurea, nonostante la geografia non sia una disciplina caratterizzante a Economia”. Perciò: “mi motiva per il futuro a consolidare e strutturare l’esperienza, prevedendo per ogni modulo didattico un’escursione mirata”.
Eleonora Mele
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Ateneapoli – n. 10 – 2025 – Pagina 23