Raccontare la città con foto, disegni e mappe

Iniziano i corsi a crediti liberi. Quello dell’architetto Sammarco si rivolge alle matricole

Con la ripresa delle lezioni ad Architettura ricominciano anche i corsi a crediti liberi: otto incontri da due ore ciascuno (orario 9.00/11.00 oppure 11.00/ 13.00) che si svolgeranno il sabato negli spazi della sede di via Forno Vecchio. Una scelta obbligata, quella del sabato, perché le aule dal lunedì al venerdì sono utilizzate a tempo pieno per le lezioni curriculari e per i laboratori. Per il primo semestre sono proposti 17 corsi a crediti liberi, che inizieranno il 22 ottobre e proseguiranno con cadenza di una volta a settimana fino ad inizio dicembre. Tra le diciassette proposte ritorna per la terza volta “Foto – Città, primi passi nel racconto degli spazi urbani”. Terrà il corso Francesco Stefano Sammarco, dottorando di ricerca, su proposta di Anna Terracciano, che insegna Urbanistica. “Mi rivolgo – dice Sammarco, che si è laureato nel 2016 in Architettura – in particolare alle matricole dei vari Corsi di Laurea”, ma il laboratorio informalmente “affiancherà Introduzione all’Urbanistica del prof. Enrico Formato. Un insegnamento quest’ultimo di Scienze dell’Architettura”.

Ci saranno lezioni frontali con suggerimenti teorici e poi sopralluoghi nel centro di Napoli e in altre zone della città. Gli studenti poi dovranno produrre un elaborato grafico ed un reportage fotografico. Il ciclo di incontri verte sulle modalità di racconto della città attraverso foto, disegni e mappe”. Per le foto, precisa, non sarà richiesta una particolare attrezzatura. Non è lo strumento – sottolinea – a rendere una foto speciale. È l’occhio. Va bene anche un cellulare. Alle ragazze e ai ragazzi raccomanderò di fotografare non il contenitore vuoto, ma le persone e le storieche sono all’interno di quel contenitore. Servono occhio, spirito di osservazione e sensibilità”. Relativamente alle mappe, va avanti Sammarco, “fornirò agli studenti planimetrie basiche e loro dovranno elaborarle per far emergere un disegno più evocativo, che metta in luce solo alcune parti della mappa. Rappresenteranno solo gli elementi che connoteranno la città. Disegneranno a mano e poi utilizzeranno i software. Il bilancio delle prime edizioni del corso è positivo. “Sono molto soddisfatto – commenta l’architetto – perché le ragazze e i ragazzi hanno seguito con interesse. Molti hanno chiesto di proseguire il percorso”. Tra i luoghi che sono stati percorsi dagli studenti fotografi nelle prime edizioni ci sono stati il lungomare partenopeo, Bagnoli, Posillipo, il porto storico e commerciale, Napoli est e la zona in prossimità del Museo archeologico nazionale. 

Sammarco, come probabilmente ogni fotografo, ha uno scatto che gli è rimasto nel cuore ed al quale è particolarmente affezionato. “È una immagine – dice – che fotografai nel 2020 durante una passeggiata in uno dei molti luoghi abbandonati della Campania. In quel caso ero nell’ex hotel delle Terme a Montesano, nella parte più a sud della provincia di Salerno, quasi al confine con la Basilicata. Per me racchiude la fascinazione dell’abbandono e, in qualità di architetto, anche la sfida di progettare iniziative di recupero che siano capaci di restituire vita e funzioni ai luoghi inutilizzati ed abbandonati”. 

Fabrizio Geremicca

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