Visita tecnica degli studenti di Ingegneria Civile al cantiere ReStart Scampia: da margine urbano a centro dell’area metropolitana. Il 16 maggio i professori Roberto Castelluccio, docente di Architettura Tecnica delle Opere Civili, e Giorgio Serino, che insegna Tecnica delle Costruzioni, hanno accompagnato gli studenti del terzo anno al cantiere. Il progetto di rigenerazione urbana, finanziato dal programma straordinario delle periferie e gestito dal Comune di Napoli, prevede la demolizione delle Vele Gialla e Rossa, la riqualificazione della Vela Celeste e la costruzione di 20 nuovi edifici per un totale di 433 alloggi.
L’iniziativa didattica si inserisce tra le attività formative “finalizzate a offrire agli studenti un’opportunità concreta di osservazione sul campo, integrando l’apprendimento teorico con l’esperienza diretta in uno dei più importanti interventi di rigenerazione urbana attualmente in corso a Napoli”, afferma il prof. Serino. In particolare gli studenti hanno potuto osservare “le tecniche di demolizione avanzate, applicate a edifici realizzati con metodi molto all’avanguardia per l’epoca – il progettista è stato il prof. Riccardo Morandi – e con calcestruzzi che si sono rivelati molto resistenti – racconta il docente – La demolizione non è semplice e, dopo un primo tentativo con gli esplosivi, si è passati alla demolizione meccanica mediante l’utilizzo di una macchina dotata di pinza capace di frantumare il calcestruzzo”.
Altro aspetto messo in luce è stato quello della gestione dei materiali: “Tutto il materiale derivante dalla demolizione viene separato, riciclato e riutilizzato, compresi plastica e inerti”. Piloda Building/Operazione Srl sta infatti portando avanti l’abbattimento della Vela C (Gialla), iniziato alla fine del 2024. Le Vele erano state costruite “secondo una logica ispirata al ‘vicolo’ del centro storico napoletano, ma si sono rivelate fallimentari in termini di vivibilità e sicurezza urbana”, sottolinea il prof. Serino, e l’intervento mira a mettere in atto risposte progettuali a questi problemi. Sono state, infatti, presentate anche le tecniche costruttive dei nuovi edifici: “Si tratterà di strutture di altezze contenute, a basso impatto ambientale, realizzate in calcestruzzo armato con pilastri gettati in opera in casseforme metalliche modulari riutilizzabili e solai con predalle prefabbricate e getto di completamento in opera”.
L’insediamento sarà arricchito da spazi dedicati all’agricoltura urbana, un parco pubblico, una fattoria didattica, un mercato di prossimità, una scuola per l’infanzia e un centro civico per attività sociali e culturali. “Gli studenti si sono dimostrati molto entusiasti e coinvolti – conclude il prof. Serino – La visita ha rappresentato un’occasione preziosa per comprendere in modo concreto le dinamiche operative di un grande cantiere di trasformazione urbana”.
Eleonora Mele
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Ateneapoli – n. 10 – 2025 – Pagina 16