Tesi sperimentali sulle condotte a rischio in adolescenza

Un’opportunità formativa unica si apre per i laureandi in Psicologia Clinica e degli interventi nei contesti sociali e dello sviluppo: partecipare ad un progetto di ricerca finanziato dal Ministero dell’Università, nell’ambito di un PRIN (Progetti di Rilevante Interesse Nazionale).
Questo studio, finalizzato ad analizzare e prevenire le condotte a rischio in adolescenza, coinvolgerà gli studenti in attività di raccolta dati, analisi e osservazione diretta, offrendo loro la possibilità di sviluppare una tesi sperimentale basata su esperienze concrete. “Vogliamo offrire agli studenti la possibilità di coniugare teoria e pratica, approfondendo competenze utili e spendibili sia in ambito professionale che accademico”, spiega il prof. Dario Bacchini, docente di Psicologia dello sviluppo e dell’educazione, nonché referente scientifico del progetto.
Il fulcro dello studio è l’esplorazione delle condotte devianti, come l’uso di sostanze stupefacenti, l’autolesionismo, le risse, il gioco d’azzardo e l’abbandono scolastico, nonché dei fenomeni emergenti, tra cui le challenge pericolose sui social, in relazione alla capacità di autoregolazione emotiva e comportamentale. “L’adolescenza è una fase critica, caratterizzata spesso da comportamenti impulsivi e difficoltà nel controllo delle emozioni. Questo aspetto appare particolarmente accentuato nelle nuove generazioni”, osserva Bacchini.
I laureandi saranno coinvolti direttamente nelle fasi di raccolta e analisi dei dati, essenziali per la strutturazione del loro lavoro finale. Per le varie tecniche di indagine psicologica si utilizzeranno strumenti avanzati, tra cui “somministrazione di una batteria di questionari e task al computer, oltre che marcatori biologici, come il dosaggio del cortisolo, il cui innalzamento è utile per valutare i livelli di stress”, spiega il docente. Il progetto prevede anche una fase di intervento nelle scuole superiori, rivolta agli allievi del primo biennio.
In quest’ultima, i laureandi avranno un ruolo principalmente osservativo, affiancando l’équipe di ricerca. “Saranno organizzati incontri in classe con i ragazzi, nei quali verranno insegnate tecniche di autoregolazione emotiva. Queste tecniche, ispirate alla terapia dialettico-comportamentale e integrate con pratiche di mindfulness, mirano a migliorare l’autoconsapevolezza, l’automonitoraggio e la gestione dei momenti di stress e disagio che si possono manifestare nella vita quotidiana”. È importante sottolineare che “non si tratta di un trattamento, ma di un intervento preventivo. Vogliamo fornire ai ragazzi strumenti concreti per affrontare le difficoltà emotive e comportamentali, migliorando la loro capacità di autoregolarsi in situazioni critiche”.
L’iniziativa si inserisce in un quadro di innovazione formativa, considerata anche “la recente abilitazione diretta della laurea in Psicologia”. Le attività del progetto prenderanno il via a dicembre e proseguiranno durante l’anno accademico, fino a maggio. Gli studenti interessati avranno tempo fino al 31 dicembre per inviare la propria candidatura al docente. “Invito gli studenti del secondo anno, che proprio in questo periodo si avviano a definire l’argomento del proprio progetto di tesi, a cogliere questa occasione”, conclude il docente.
Giovanna Forino
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Ateneapoli – n. 19-20 – 2024 – Pagina 19

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