“A Lettere Classiche si incomincia da zero”, dice il prof. Giancarlo Abbamonte, Coordinatore del Corso di Laurea Triennale in questione. È un concetto che va puntualmente ribadito per raggiungere tutti, inclusi gli appassionati che, durante la scuola secondaria, non hanno avuto l’opportunità di trattare a dovere le lingue arcaiche, in particolare il greco. Perché, puntualizza il docente, “tra i nostri iscritti – che prevengono nel 90% dei casi dai licei classici – è raro incontrare studenti che non abbiano mai studiato il latino”.
In ogni caso, dal 2021, tanto è stato fatto per risolvere il problema della dispersione, che ormai resta solo un lontano ricordo. Tra tutorato individuale, corsi di logica, metrica e grammatica greca e latina di base, l’obiettivo è chiaro: “fornire ai nuovi immatricolati tutti gli strumenti e il supporto necessari per intraprendere questo percorso con rigore scientifico e nel rispetto delle proprie inclinazioni”. Il futuro dottore in Lettere Classiche, infatti, deve essere in possesso di qualità che non possono passare in secondo piano, come l’abilità nella lettura, nella traduzione e nel commento di testi antichi.
Un ottimo metodo di valutazione preventiva, in questo senso, è rappresentato dal famoso test obbligatorio di latino e greco, fissato al primo anno, al termine del semestre iniziale. Un periodo ideale, poiché “gli studenti si sono ormai acclimatati e hanno già scelto se proseguire o meno in questo percorso universitario”. La data per l’anno accademico 2024/25 è già stata fissata: il 17 dicembre. Gli studenti verranno divisi in due gruppi e dovranno iscriversi entro il 10 dicembre via mail (per ulteriori informazioni si invita a visitare la pagina web del docente).
“Si tratta di una prova di valutazione diversa dai test TOLC-SU, pensata ad hoc per testare le competenze classiche, con l’obiettivo di monitorare i bisogni formativi in ingresso e offrire supporto specifico a chi mostrasse lacune rilevanti, che potrebbero rendere meno agevole il percorso”, spiega Abbamonte. Nessun ostacolo, dunque, ma piuttosto una mano tesa da afferrare al volo. Ma quali sono le caratteristiche del test? 20 quesiti di lingua e cultura (10 di latino e 10 di greco), con 60 minuti a disposizione. Per ogni sezione, lo studente dovrà totalizzare un minimo di 6 punti sui 25 totali. In caso di insufficienza, si attivano gli OFA (Obblighi Formativi Aggiuntivi), che potranno essere recuperati seguendo corsi supplementari di Latino e Greco durante i mesi di pausa didattica, gennaio e febbraio.
Anche in questo caso, sarà prevista un’ulteriore prova finale, con ultima ratifica nel mese di marzo. “È stato ampiamente dimostrato che in questo modo – prosegue Abbamonte – gli studenti potranno arrivare preparati per sostenere l’esame di Letteratura Greca, posticipato al secondo semestre, e che ormai non rappresenta più uno scoglio come negli anni precedenti”.
Con un programma così articolato il Coordinatore afferma: “ci sentiamo tranquilli, ma ciò non significa che in futuro non metteremo in campo ancora più forze per implementare gli aiuti e per attrarre sempre più interessati, come ad esempio un corso di grammatica latina di base sul modello di quello di greco già attivato. Speriamo di poterlo organizzare al più presto”.
Giovanna Forino
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Ateneapoli – n.13-14 – 2024 – Pagina 24