Apre le danze Ludovica Romano, prima studentessa a svolgere tirocinio e tesi in Atr Tolosa, dopo la firma dell’accordo tra l’azienda aerospaziale e il Dipartimento di Ingegneria Industriale. Ludovica è sempre stata “attirata verso il mondo dell’aeronautica, non so dire razionalmente il motivo – racconta – Ero indecisa tra medicina e ingegneria, e a luglio mi sono svegliata e ho pensato: mi iscrivo a Ingegneria aerospaziale”. Alla Triennale si è “appassionata in maniera diversa, più conoscevo più volevo conoscere” e ora è al secondo anno della Magistrale indirizzo aeronautica.
Questa in Atr non è la sua prima esperienza aziendale: “Già in Triennale ho svolto un tirocinio presso Tecnam a Capua e mi sono appassionata al contesto aziendale, mi piaceva andare lì a osservare gli aerei, era come un parco giochi per me. È difficile vedere quello che stavamo studiando in maniera applicativa, sai che esiste l’aereo e come funziona, ma non hai un riscontro pratico”. Già allora aveva deciso per una carriera aziendale e Tolosa è il “cuore pulsante dell’aeronautica in Europa, un sogno se ti piace la materia”.
In Atr Ludovica si occupa di “casi di obsolescenza, di componenti che non vengono più prodotti dalle aziende, per trovare alternative e fare in modo che gli aerei continuino a volare, così da non perdere soldi e non avere clienti scontenti”. Adesso svolge il ruolo di project manager “che mi sta aiutando tantissimo perché in Italia noi studenti abbiamo una base teorica molto forte, ma non una reale conoscenza dell’azienda, delle dinamiche interne e dell’organizzazione”, afferma. Per lei è una fortuna avere la possibilità di interfacciarsi “con tutte le branche dell’azienda, con gli ingegneri per i problemi tecnici, con il controllo della qualità, con l’area economica”.
Tuttavia, anche se è grata dell’occasione e non immaginava “di poter avere questa visione a 360 gradi, dell’azienda come funziona dalla a alla z”, la parte tecnica resta il suo primo amore: “Ho scoperto e imparato un sacco di cose che mi mancavano, ma spero di tornare a svolgere la parte di progettazione, più ingegneristica”.
Consiglia anche ai suoi colleghi un’esperienza di tirocinio in azienda perché “abbiamo un bagaglio culturale molto ampio, ma non ci sappiamo vendere bene, e questo è uno svantaggio poi nel mondo del lavoro”. Il tirocinio terminerà a luglio, ma dopo spera di rimanere a Tolosa, perché “è un’altra dimensione rispetto all’Italia, venire qui ha cambiato la mia visione del mondo”.
Eleonora Mele
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Ateneapoli – n. 7 – 2025 – Pagina 15