Un corso per trasformare gli allievi in creatori di soluzioni AI

L’intelligenza artificiale incontra la microelettronica: un corso per trasformare gli studenti in creatori di soluzioni AI. Dalle telecomunicazioni alla diagnostica medica, dall’automotive alla robotica, dall’analisi dei dati al gaming, nel giro di pochi anni l’AI è progressivamente entrata nelle nostre vite. “Non esiste oggi un ambito di applicazione delle più avanzate tecnologie dell’informazione nel quale l’intelligenza artificiale non abbia fatto il suo ingresso trionfale, consentendo a un pubblico sempre più vasto di avvalersi di funzioni che fino a pochi anni addietro sarebbero state impensabili”, afferma il prof. Francesco Della Corte, ordinario di Elettronica presso il DIETI (Dipartimento di Ingegneria Elettrica e delle Tecnologie dell’Informazione).

E tutto questo si è reso possibile grazie ai progressi della microelettronica: “Se a inizio secolo un microchip di pochi millimetri quadrati poteva contenere al massimo qualche centinaio di milioni di transistor, oggi questo numero supera abbondantemente i 100 miliardi, il che vuol dire che un microchip moderno può essere mille volte più potente di uno dei primi anni 2000”. Un’enorme potenza di calcolo che rende oggi possibile, ad esempio, il riconoscimento, l’elaborazione e la compressione delle immagini da parte della fotocamera di uno smartphone di fascia media. È in questo contesto che nasce il corso progettato in collaborazione con STMicroelectronics, uno dei maggiori ‘chip makers’ a livello globale.

“Miriamo a coinvolgere progressivamente un numero sempre più ampio di studenti, provenienti da percorsi di formazione anche non tradizionalmente legati all’ICT – afferma il prof. Della Corte – Per dimostrare che la trasformazione da utente a creatore di applicazioni AI, su un hardware dedicato, potente, e a basso costo, è alla portata di chiunque, con un minimo di dimestichezza con il computer e le tecnologie”.

Il corso si terrà a metà giugno presso l’F2STEMHUB di Monte Sant’Angelo, una struttura di recente creazione, pensata come luogo di aggregazione fra gli studenti dei Dipartimenti della Scuola Politecnica e delle Scienze di Base e le aziende del territorio “sensibili al coinvolgimento diretto in attività formative su tematiche di grande rilevanza applicativa nei rispettivi ambiti operativi – spiega il docente – L’hub vuole essere il fulcro intorno al quale fare operazioni comunitarie, non confinate al singolo Dipartimento, e un luogo di incontro per le aziende interessate a relazionarsi con studenti con esperienze formative e curriculum diversi”.

Il Laboratorio, coordinato dal prof. Pierluigi Rippa, sta “riscuotendo successo e un certo interesse, perché se rimaniamo circoscritti a Ingegneria Elettronica non si riesce a immaginare tutte le applicazioni delle nuove tecnologie”. Il programma prevede tre giorni di attività hands-on, guidati dal prof. Della Corte, che terrà una lezione introduttiva sui microcontrollori e microchip, e dal dr. Davide Ruggiero, Senior Advanced Research Engineer presso STMicroelectronics (sede di Arzano). Attraverso l’utilizzo di microchip forniti dall’azienda, i partecipanti potranno sperimentare direttamente come implementare applicazioni AI su microchip. Ad esempio per il riconoscimento di immagini o per la classificazione di attività umane (camminare, correre, salire le scale), con potenziali applicazioni nei settori biomedicale, sportivo, assistenziale (monitoraggio di anziani o pazienti critici) e molto altro.

L’iniziativa vuole dunque superare i confini disciplinari tradizionali, dimostrando che questa tecnologia non è solo appannaggio degli ingegneri elettronici, ma può essere uno strumento potentissimo.
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Ateneapoli – n. 10 – 2025 – Pagina 17

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