70 Corsi di Laurea in diverse sedi, 23 mila studenti, un corpo docente giovane nell’Ateneo intitolato a Luigi Vanvitelli

Scienze della Formazione Primaria e Infermieristica a Caivano: i nuovi Corsi di Laurea

L’Università Vanvitelli nacque da una costola della Facoltà di Medicina e Chirurgia diversi decenni fa. Si chiamava all’epoca Seconda Università degli Studi di Napoli. Nel corso degli anni, poi, molte cose sono cambiate, a cominciare dal nome. È stato scelto quello del celeberrimo architetto che ha progettato anche la Reggia di Caserta e questo particolare ben racconta fino a che punto l’Università si sia radicata soprattutto nel territorio del casertano, dove insiste la maggior parte delle sedi dei Dipartimenti.
L’Ateneo conserva, delle vicende legate alla sua nascita, la particolarità per la quale, ad oggi, tutti i Rettori che si sono avvicendati sono sempre appartenuti alla Facoltà e poi ai Dipartimenti di Medicina. Il prof. Gianfranco Nicoletti, quello attualmente in carica, che è stato eletto nel 2020, non fa eccezione.
È un chirurgo plastico. “In questo momento – dice il prof. Vincenzo Nigro, delegato del Rettore per la didattica e docente di Genetica Medica – abbiamo 37 Corsi di Laurea Triennali, 29 Magistrali, otto a ciclo unico. Copriamo quasi tutte le aree disciplinari ed abbiamo in procinto di arricchire l’offerta formativa nei prossimi anni, mantenendo sempre fede, però, al principio della sostenibilità. Non siamo una Università che sforna Corsi di Laurea senza che abbia gli spazi e i docenti per gestirli sin da quando partono. È una questione di serietà e di rispetto verso gli studenti. Insomma, non facciamo mai il passo più lungo della gamba”.
Nell’anno accademico 2024/2025 le novità sono due. “Sta per partire – informa il prof. Nigro – un Corso di Laurea in Scienze della Formazione Primaria, finalizzato a formare i futuri insegnanti della scuola dell’infanzia e primaria. È a numero programmato. Gli ammessi al primo anno saranno un centinaio e saranno selezionati dal test che si svolgerà a settembre. È una proposta didattica che è maturata attraverso la collaborazione di due Dipartimenti: Lettere e Beni Culturali, dove è stata prevista la sede amministrativa; Psicologia. È inoltre interateneo, perché abbiamo avuto l’aiuto dell’Università di Salerno, che ha lunga esperienza in questo Corso di Laurea. Partiamo con poco più di sedici docenti. Le lezioni si svolgeranno a Caserta e a Santa Maria Capua Vetere.
Il titolo di laurea ha valore abilitante per l’insegnamento nei due ordini di scuola, che rappresenta lo sbocco più naturale per i laureati di questa classe. Vi sono tuttavia altre strade che il laureato in Scienze della Formazione primaria può imboccare, occupandosi di altri contesti educativi in strutture ed enti pubblici e privati o in contesti extrascolastici.
Il Corso, come da normativa vigente, sarà articolato in insegnamenti, laboratori e tirocini, e abbraccia interamente l’ambito delle discipline psico-pedagogiche e delle metodologie didattiche. Quello della Vanvitelli è il terzo Corso di Laurea in Scienze della Formazione Primaria attivo in Campania: il primo fu promosso a Napoli dall’Università Suor Orsola Benincasa, il secondo è incardinato nell’Università di Salerno. Prima dell’iniziativa della Vanvitelli, dunque, restava completamente scoperta la Campania settentrionale.

“Borse di studio per oltre 4.6 milioni di euro”

“La seconda importante novità didattica nel prossimo anno accademico è l’attivazione del Corso di Laurea Triennale in Scienze Infermieristiche a Caivano, nei locali che il Commissario di Governo sta riadattando”. Anche Scienze Infermieristiche sarà a numero programmato ed anche in questo caso la selezione avverrà tramite un test che si svolgerà a settembre. “Nel primo anno – specifica il docente – saranno ammessi trenta studenti. Un numero contenuto perché vogliamo partire con il piede giusto e vogliamo garantire a ciascuno dei nuovi iscritti l’assistenza e l’attenzione che merita”.
Il Corso di Laurea prevede una intensa attività di tirocinio, indispensabile affinché la formazione dei futuri infermieri sia completa. “Per garantirla al meglio abbiamo stipulato un’intesa con l’Asl Napoli 2, che ospiterà i nostri studenti nelle sue sedi a Frattamaggiore”. Con l’attivazione di Scienze Infermieristiche Triennale l’Ateneo chiude il cerchio, perché propone già da qualche anno una Laurea Magistrale in Scienze Ostetriche ed Infermieristiche. Compie, inoltre, una operazione analoga a quella già avviata dalla Federico II con l’apertura di Infermieristica a Scampia: un Corso di Laurea in una periferia problematica.
“Non c’è dubbio – sottolinea il prof. Nigro – che c’è anche questo aspetto nella nostra proposta. L’apertura di una sede universitaria porta con sé attività commerciali – dalle tavole calde alle copisterie – magari può attirare studenti fuorisede che prendono casa in quel quartiere. Insomma, può rappresentare un contributo affinché Caivano perda lo stigma che è stato attribuito ad esso a seguito delle vicende di cronaca ben note. In questo senso ci piacerebbe anche incentivare ad immatricolarsi al nuovo Corso di Laurea, con borse di studio e sostegni economici, le ragazze e i ragazzi di quel Comune”.
Queste, dunque, le novità. “Per il resto, confermiamo l’offerta di un Ateneo generalista, centrato sullo studente, ma non troppo grande da essere dispersivo. Abbiamo più di 70 Corsi di Laurea dislocati nelle diverse sedi, una classe di docenti giovani e preparati e un numero congruo di iscritti, circa 23mila, in aumento rispetto allo scorso anno”. Va avanti: “Sosteniamo con attenzione i nostri studenti. Siamo tra i pochi a consentire sessioni di esame in tutti i mesi dell’anno e mettiamo a disposizione tantissime borse di studio che ammontano a oltre 4.6 milioni di euro, destinate a immatricolati, meritevoli, laureati che intendono proseguire il percorso da noi e tanti altri”.
Vale ancora la pena iscriversi all’Università? “Certamente sì e va ribadito che in Italia i laureati sono ancora troppo pochi. Al Sud abbiamo tanti giovani bravi e intelligenti, che con la giusta preparazione universitaria migliorerebbero seriamente le proprie opportunità lavorative. Si ritrovano a volte a svolgere mestieri poco qualificati e molto male remunerati proprio a causa della mancanza di una buona formazione universitaria”.
Fabrizio Geremicca
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Guida Universitaria – Pagina 92

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