Antonio Picozzi, CEO di Takyon, racconta agli studenti come nasce e cresce una start up innovativa

Da studente a CEO: Antonio Picozzi ha raccontato ‘un percorso che non aveva programmato’ agli studenti del Dipartimento di Economia nella mattinata del 10 marzo. L’incontro si è svolto nell’ambito dei corsi di Imprenditorialità e Innovazione, Economia e Gestione delle Startup e Pianificazione Economico-Finanziaria dei professori Davide Dell’Anno, Diego Matricano e Giorgio Ricciardi. Ex studente dell’Università Vanvitelli, dove ha conseguito la Laurea Triennale in Economia Aziendale, Magistrale alla Bocconi di Milano, Picozzi si interfaccia al mondo del lavoro con l’azienda Accenture, in cui svolge attività di consulenza finanziaria, per poi passare ad Amazon come e-commerce manager. Poi decide di lanciarsi nel mondo delle Startup, iniziare a intraprendere una carriera imprenditoriale per “creare una realtà che fosse più mia”. Il passaggio da dipendente a imprenditore è stato per lui “abbastanza semplice”, in quanto lavorare sulle proprie idee, operare in attività goal-oriented, piuttosto che process-oriented (come in quelle aziendali), risultava più aderente alla sua vocazione, anche a scapito di una maggiore sicurezza e stabilità finanziaria. Innovazione, rischio e scalabilità: sono i tre agenti costitutivi delle Startup di successo. Si parte da un problema reale per poi ribaltarlo nella creazione di qualcosa che funzioni, qualcosa di innovativo. C’è bisogno di un team coeso e motivato, di interagire continuamente con i mercati (anche quelli nuovi e non serviti) fino a trovare un prodotto market-fit. Per finire, è necessario raccogliere fondi e scalare il business. Nel 2021, così, decide di avviare un servizio di deposito e trasporto bagagli durante l’ultimo giorno di viaggio, nelle aree di Milano e Bergamo. “La mia prima attività che ho vissuto con la voglia di imparare, dove l’errore principale è stato peccare su un progetto non scalabile”: il business non poteva crescere in modo esponenziale senza modificare i costi iniziali. Nel dicembre 2021, durante l’ultima ondata di Covid in Italia, il servizio viene sospeso per tre mesi e prende forma l’idea di Takyon, Startup a cui Picozzi si dedica full time. Takyon si occupa dello sviluppo, produzione e commercializzazione di protocolli e piattaforme responsabili dell’offerta e della vendita di NFT (non-fungibile token) collegati a servizi turistici, di intrattenimento o esperienze. L’idea è consentire ai viaggiatori di possedere realmente le proprie prenotazioni di viaggio, usufruirne, rivenderle o regalarle a proprio piacimento. Il tutto viene compiuto attraverso una prenotazione diretta, senza la mediazione delle OTA (Online Travel Agencies), per offrire alla struttura una leva volta alla preferenza del canale diretto da parte del cliente. “L’obiettivo è quello di creare qualcosa che non sia solo nice to have, ma che sia un must have”: questo è l’auspicio di Picozzi per Takyon, ma è anche ciò da cui dovrebbero partire coloro che sognano una carriera imprenditoriale. Tra i consigli rivolti agli studenti: cogliere tutte le opportunità universitarie come progetti Erasmus e stage formativi, non avere timore di fare scelte sbagliate e pensare in grande ma con i piedi per terra. “Riflettere non sull’output finale, ma sull’approccio a voler cambiare e migliorare le cose”, su questa linea si muove l’intervento conclusivo del prof. Matricano, che sensibilizza gli studenti ad andare oltre gli stereotipi culturali del fallimento e dell’incertezza legati all’innovazione e a procedere con una prospettiva tutta imprenditoriale.
Angelica Cioffo
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Ateneapoli – n. 5 – 2025 – Pagina 32

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