Cosa fare dopo la Laurea Triennale? È la domanda che rimbomba nella testa di molti studenti. Per questo il Dipartimento di Scienze e Tecnologie Ambientali, Biologiche e Farmaceutiche (Distabif) ha promosso, il 14 maggio, un incontro di orientamento per gli studenti delle Triennali in cui docenti e laureati si sono alternati nel raccontare l’offerta formativa delle Lauree Magistrali e le prospettive professionali che ne derivano. Perché orientarsi significa scegliere con consapevolezza. E per farlo, serve ascoltare chi c’è passato prima.
Il cuore dell’incontro è stata la presentazione dei quattro percorsi di Laurea Magistrale del Dipartimento, tutti orientati a formare figure professionali versatili e pronte a inserirsi in contesti lavorativi in costante evoluzione. L’evento ha posto l’accento su un messaggio forte: l’università non è solo studio, ma costruzione di identità, crescita personale e professionale. Ad inaugurare il dialogo è stata la prof.ssa Severina Pacifico, che ha tracciato il perimetro dell’offerta formativa: “Quattro percorsi Magistrali, tutti compatibili con i Corsi Triennali in Biotecnologie, Scienze Agrarie e Forestali, Scienze Ambientali e Scienze Biologiche”. L’obiettivo è chiaro: formare professionisti pronti ad affrontare le sfide di settori strategici come quello sanitario, agroalimentare, industriale e ambientale. Tra le novità, spicca la nuova Magistrale in Biologia che, a partire dall’anno accademico 2025/2026, si articolerà in due curricula distinti: biosanitario e biomolecolare.
La prof.ssa Brigida D’Abrosca ha sottolineato la forte impronta laboratoriale del percorso, con accesso libero per i laureati in Scienze Biologiche e Biotecnologie, mentre chi proviene da Scienze Ambientali dovrà integrare 16 crediti. La tesi sarà obbligatoriamente sperimentale e sono previsti 6 crediti di tirocinio. Tra gli sbocchi professionali: sanità, ricerca, industria e libera professione. A portare la sua esperienza è stata Roberta Nugnes, oggi ricercatrice al CNR di Genova: “È stato in laboratorio che ho capito chi volevo diventare”.
Concetto ribadito da Emilia, studentessa in Scienze Biologiche: “La ricerca non è solo tecnica, ma anche domande, dubbi, esplorazione”. Di taglio più internazionale è il Corso in Molecular and Industrial Biotechnology, interamente in inglese e orientato al mondo industriale e alla ricerca applicata. Il prof. Luigi Russo, ha parlato di una formazione multidisciplinare che unisce biologia molecolare, microbiologia, farmacologia e bioinformatica: “L’industria richiede professionisti pronti e flessibili. Questo Corso nasce per colmare quel gap”. Accesso libero per i laureati in Biotecnologie e Scienze Biologiche; per chi proviene da Scienze e Tecnologie chimiche è prevista un’integrazione di 36 CFU. Anche le voci degli ex studenti hanno dato forza al messaggio. Rinaldo Grazioso, oggi senior researcher in ambito farmaceutico, ha sottolineato l’importanza della formazione ricevuta.
E Giovanna, dottoranda, ha lanciato un messaggio a chi teme l’inglese: “All’inizio è difficile, poi capisci che è la chiave per accedere alla ricerca vera”. Sul versante della nutrizione si colloca la Magistrale in Scienze degli Alimenti e della Nutrizione Umana con accesso libero e forte orientamento professionale. La prof.ssa Rosita Russo ha evidenziato l’importanza di un approccio integrato tra scienza e salute pubblica. I laureati potranno lavorare in aziende alimentari, laboratori, ristorazione collettiva o come liberi professionisti. Francesca Finelli, oggi nutrizionista ospedaliera, ha evidenziato la necessità che: “nel pubblico servono competenze alte e aggiornate.
Il mio percorso al Distabif è stato fondamentale”. Infine, spazio alla sostenibilità ambientale con il Corso in Scienze e Tecnologie per l’Ambiente e il Territorio. Il prof. Gianluigi Busico ha descritto gli studenti di questo Corso come “medici dell’ambiente”, capaci di leggere il territorio, prevenire e curarne le criticità. Accesso libero, con integrazioni di crediti per chi proviene da percorsi non ambientali. Luigi, ex studente oggi impegnato in progetti europei, ha raccontato un percorso di internazionalizzazione e multidisciplinarità: “Questa laurea ti apre al mondo”.
L’incontro è stato più di una presentazione: è stato un invito a costruire il proprio futuro con consapevolezza e ambizione. Perché scegliere una Laurea Magistrale non è solo proseguire un percorso accademico, ma definire chi si vuole essere. Come ha ricordato un docente: “L’entusiasmo è contagioso. Se lo trasmettiamo noi, voi potete scalare qualunque montagna”.
Elisabetta Del Prete
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Ateneapoli – n. 9 – 2025 – Pagina 29