“Puntiamo sull’innovazione e sui rapporti con il territorio, nei quali gli studenti ricoprono un ruolo chiave – afferma la prof.ssa Ornella Zerlenga, Ordinaria di Disegno, Direttrice del Dipartimento di Architettura e Disegno Industriale – Non è pensabile, nel nostro ambito, erogare una didattica esclusivamente teorica. Centrali devono essere le attività applicative, che costituiscono i veri strumenti del mestiere dell’architetto o del designer”. Basta sfogliare l’annuario – che viene pubblicato dal marchio editoriale Dadi Press alla fine di ogni anno accademico – per farsi un’idea di quello che la Direttrice voglia dire. Oppure recarsi direttamente lì, nell’Abbazia di San Lorenzo ad Septimum, ad Aversa, dove un po’ ovunque si possono trovare modelli e realizzazioni degli studenti, frutto delle numerose attività laboratoriali (come quella che ha portato, l’anno scorso, all’ideazione di una medaglia per la gara podistica ‘Stranormanna’). Il chiostro dell’Abbazia ospita anche numerosi eventi, come il Fashion Alive, che nasce da un progetto in collaborazione con l’università portoghese Minho di Guimarães e l’associazione madrilena Creamodite per la promozione della filiera sostenibile per la moda, presentato a Ragusa a giugno scorso come best practice accademica.
I progetti in corso
“Abbiamo numerosi altri progetti in corso, che coinvolgono direttamente gli studenti – fa sapere Zerlenga – come ‘Erasmus workshop zero Waste’, che si terrà in Dipartimento a settembre con docenti spagnoli esperti in pratiche di sviluppo ecosostenibile; ‘Conscious Leather Design Academy’, un progetto pilota con Lineapelle Milano che si concluderà a settembre con una mostra a Milano, poi a New York e a Londra”. Quest’ultimo progetto si svolge nella sede di Officina Vanvitelli, punta di diamante del Dipartimento dove si uniscono ricerca e sperimentazione nell’ambito del fashion e del design, situata presso il Belvedere di San Leucio e che “costituisce un importante punto di unione tra l’università e il territorio”.
Il Dipartimento – che viene indicato con l’acronimo DADI – si snoda su tre piani e sono moltissimi gli spazi di cui possono usufruire gli studenti. Al primo piano, chi passa ha l’occasione di soffermarsi nell’ampio spazio mostre, che ciclicamente ospita le esposizioni temporanee delle maquette realizzate dagli studenti – attualmente vi è quella curata dal prof. Francesco Costanzo (Laboratorio di Progettazione architettonica) su “Lo spazio della natura per la costruzione urbana”. Da evidenziare la biblioteca progettata dall’architetto Cherubino Gambardella, una struttura avanguardistica che ha consentito non fossero toccate le pareti portanti dell’edificio storico. E poi le aule studio, una delle quali – con 50 postazioni – inaugurata recentemente. “Il nostro Dipartimento coadiuva tradizione e innovazione, affinché si possa recuperare ciò che di buono si colloca nel passato migliorandolo con gli avanzamenti del nostro tempo”, dice ancora Zerlenga. È per questo che nei laboratori, che sono 6 (Materiali Avanzati, Prototipazione, LANDesign, Controllo dell’Ambiente Costruito, SENS-i e Design Lab), gli studenti hanno la possibilità di scoprire gli aspetti più pratici della professione che svolgeranno utilizzando tecnologie all’avanguardia (tra cui una stampante 3D). Ma il vero punto di forza resta il rapporto docenti – studenti, che “ben lontano da quello verticale dei grandi Atenei. Questo è uno dei motivi per cui possiamo erogare una didattica di qualità”. Poi un consiglio alle future matricole: “Scegliete il vostro percorso facendovi guidare dalla passione, senza farvi mettere sotto pressione da chi vorrebbe per voi un’altra strada. Il futuro appartiene a voi. Qui da noi troverete un Ateneo giovane per i giovani”.
L’offerta formativa
L’offerta formativa del Dipartimento è ricca e variegata. Al Corso di Laurea a ciclo unico in Architettura, punto di riferimento per il mondo professionale del territorio, si aggiunge quello Triennale in Scienze e Tecniche dell’Edilizia. “Il Corso permette l’iscrizione nella sezione junior dell’Ordine degli Architetti – fa sapere Zerlenga – e successivamente si può continuare con la Magistrale in inglese in Architettura – Rigenerazione dell’ambiente costruito”. L’area del design è invece composta da due Triennali e due Magistrali. La Triennale in Design e Comunicazione “ha come obiettivo non soltanto la realizzazione di prodotti, ma la gestione dei processi comunicativi che sono alla base della diffusione del prodotto stesso”. Poi Design per la Moda, unico Corso di Laurea pubblico a tema moda dell’Italia centro-sud: “Si tratta di un Corso fortemente innovativo e attento ai temi caldi del nostro tempo, come quello della sostenibilità. Per moda non si intende soltanto il disegnare capi d’abbigliamento per il fashion ma, più nel dettaglio, saper conoscere i tessuti, valorizzarli e sfruttarli in modo sostenibile”. Poi le Magistrali in Design per l’Innovazione, che spiana la strada al mestiere del designer coi suoi tre curricula (Prodotto, Moda e Comunicazione) e Planet Life Design, un Corso di Laurea in partnership con l’Università di Perugia a tema sostenibilità, con attenzione all’economia circolare e all’impiego sostenibile delle materie prime. Il Corso si svolge in gran parte in Umbria, ad Assisi e a Perugia.
Secondo lo stesso principio che regola le relazioni internazionali in tutto l’Ateneo, poi, un ruolo importante svolgono i periodi di formazione all’estero, col programma Erasmus. Il Dipartimento ha infatti all’attivo molti accordi internazionali, tra cui spiccano quelli con la Francia, la Spagna, la Grecia, la Bulgaria, la Polonia e la Germania, ma anche con la Turchia, la Cina e, caso unico e assolutamente peculiare, con l’università siriana di Damasco. “Ci muoviamo in tutte le direzioni con dedizione e passione – aggiunge Zerlenga – spinti dal desiderio di offrire agli studenti un prodotto che possa essere loro utile in futuro”. Poi conclude con una novità importante: “ad aprile 2025 si terrà il prestigioso convegno FortMed, dedicato alle fortificazioni nel Mediterraneo, e sarà ospitato dall’Ateneo sotto l’organizzazione e il coordinamento del nostro Dipartimento”.
Architettura è a cura di Nicola Di Nardo
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Guida Universitaria – Pagina 112