Se non potete frequentare l’università, sarà l’università a venire da voi. È la modalità architettata dal Corso di Laurea Magistrale a ciclo unico in Giurisprudenza che, per l’anno accademico 2024/25 si digitalizza con lezioni on line fruibili ventiquattr’ore su ventiquattro, sette giorni su sette: un ulteriore punto messo a segno nella partita per l’inclusione che da tempo, ormai, la Vanvitelli gioca da titolare e che aspira a far sì che chiunque abbia passione per il mondo del diritto possa raggiungere il sogno di indossare la corona d’alloro, con una mano che si tende verso lavoratori, studenti con disabilità, con difficoltà di spostamento o impossibilitati dall’assistenza continua a familiari (o anche che, semplicemente, preferiscano studiare da remoto).
Stessa qualità, stesse opportunità e, soprattutto, stesso titolo di laurea: è la promessa del Dipartimento, che lascia aperte le proprie porte a chiunque volesse comunque vivere l’ambiente universitario e frequentare le aule studio, le biblioteche, i laboratori, svolgere tirocini formativi o approfittare delle convenzioni siglate all’insegna dell’internazionalizzazione, dall’Erasmus al doppio titolo presso un’università straniera. In aggiunta a quanto detto, per scongiurare il rischio di “spersonalizzazione”, ogni lezione terminerà con un’esercitazione (domande, stesure di temi o pareri, prove pratiche) che sarà prontamente corretta dal docente, garantendo così una “continuativa e intensa interazione con i vostri professori”, oltre alla possibilità di entrare in contatto anche con gli altri studenti, tramite un forum dove ci si potrà scambiare domande e commenti e aiutarsi vicendevolmente.
Insomma, non mancheranno occasioni di confronto, come spiega la prof.ssa Alessia Fachechi, Coordinatrice del Corso, ricordando che “conservare i rapporti sul piano virtuale è solo un’opzione”, in quanto potranno sempre essere richiesti incontri in presenza con i docenti, con la previsione di appuntamenti anche in orari diversi da quelli istituzionali, o accedere ad un sistema di tutorato ad hoc e farsi dare una mano da giovani laureati o dottorandi per gli esami più difficili, attraverso percorsi individualizzati.
A caratterizzare il Corso in Giurisprudenza della Vanvitelli, poi, sono le “cliniche legali”: insegnamenti che sono diventati laboratori, al fine di mettere alla prova sul piano pratico le competenze acquisite, che restano anche per gli studenti a distanza, sia in presenza che in modalità sincrona.
Gli esami, invece, andranno svolti in aula, dove numero di appelli e distribuzione durante l’anno restano uguali a quelli previsti per il Corso tradizionale. Ultimo, non per importanza, la previsione di un adattamento dei programmi e delle modalità di studio per favorire l’apprendimento dei ragazzi con disabilità. Sul sito del Dipartimento, poi, è possibile un assaggio del Corso on line tramite lezioni di prova pensate per iniziare ad acquisire dimestichezza con la piattaforma.
“Il Corso è molto articolato e il riferimento al carattere telematico potrebbe distrarre, ma non rischiate di dover rinunciare ad un pezzo della vostra esperienza universitaria se coglierete le opportunità che il Corso offre, senza avere mai remore nel chiedere aiuto: anzi, sfruttate tutte le possibilità offerte dalla tecnologia avanzata per mettervi in contatto con noi”.
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Guida Universitaria – Pagina 100
Lezioni fruibili on line, esami in presenza
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