“Un luogo accogliente dove potersi trovare bene”

Numeri raccolti, assegnazione di un tutor a ciascuno studente fin dal primo giorno e insegnamenti tutti in presenza. Sono gli elementi attraverso cui il Corso di Laurea tradizionale a ciclo unico (di durata quinquennale) in Giurisprudenza della Vanvitelli continua, anno dopo anno, a preservare ed affermare la sua identità: “l’essere sempre stato un po’ una nicchia, un luogo accogliente dove potersi trovare bene. Siamo in condizione di poter approfondire le materie e crescere insieme”.
Lo racconta così la prof.ssa Maria Eugenia Bartoloni, Coordinatrice del Corso di Laurea, docente di Diritto dell’Unione Europea, soddisfatta soprattutto della divisione degli studenti in due cattedre (raggruppamenti sulla base delle iniziali del cognome), stratagemma che ha ridotto i numeri in aula, “per cui ho potuto realizzare dibattiti e attività di approfondimento e, soprattutto, seguire personalmente tutti i miei studenti”. La sincerità prima di tutto: “l’impatto del passaggio dalla scuola superiore all’università sarà significativo”.
Ciò non vuol dire che bisogna farsi prendere dal panico, anche se ad un primo sguardo ai manuali di Diritto Costituzionale e Diritto Privato potrebbe far sembrare difficile non cedere ad un momento di tremarella. Infatti, potrete e anzi “dovete chiedere fin da subito indicazioni ai singoli docenti del primo semestre, perché saranno assolutamente disponibili a darvi dritte e, soprattutto, non esitate a rivolgervi ai nostri mentori”, a disposizione per consigli sugli esami a scelta e su come indirizzare il proprio curriculum, mentre per gli esami che vi danno filo da torcere potrete richiedere, in aggiunta, di essere affiancati da un tutor specializzato.
Insomma, una mano che si tende fino alla fine degli studi e che non vi abbandonerà neanche quando, al quinto anno, dalla teoria passerete alla pratica. Sì, perché una particolarità di Giurisprudenza, così come disegnata dalla Vanvitelli, è che alcuni insegnamenti sono diventati ‘Cliniche legali’: dei veri e propri laboratori dove vi rimboccherete le maniche su casi concreti, anche controversie realmente attribuite a studi legali, che dovrete risolvere facendo forza sulle conoscenze che avrete acquisito nel vostro percorso di studi, sempre sotto la supervisione dei vostri docenti e di collaboratori esterni.
E ce n’è per tutti i gusti, in base alle materie che vi avranno fatto battere il cuore durante il quinquennio: dal Diritto canonico processuale alla Parità di genere. Storia e strumenti di protezione giuridica, senza tralasciare gli aspiranti penalisti, con Esecuzione penale, Diritto penitenziario e Giurisdizione di sorveglianza, passando per la tutela dei Diritti fondamentali nella giurisprudenza delle Alte Corti e le Questioni di biodiritto nella giurisprudenza costituzionale, fino al Contenzioso internazionale.
Su questo ultimo punto, poi, coloro che avessero ambizioni che oltrepassano i confini nazionali e già stanno immaginando il proprio futuro professionale in un altro Paese o in giro per il mondo, troveranno pane per i propri denti grazie alle convenzioni con l’Università spagnola di Murcia e quella brasiliana di São Caetano do Sul, che consentono di ottenere una laurea in Giurisprudenza dal valore legale sia in Italia che nel Paese straniero in cui ha sede l’Università convenzionata.
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Guida Universitaria – Pagina 100

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