“Progetti di nuovi spazi nell’area dell’Aulario”

Lettere e Beni Culturali: un incontro per raccontare l'esperienza della rivista Polygraphia

Nel 2018, in occasione del bicentenario di Caserta capoluogo provinciale, Polygraphia – la rivista del Dipartimento di Lettere e Beni Culturali (Dilbec) dell’Università Vanvitelli – dedicò all’evento un quaderno che fu pubblicato online. Collaborarono vari docenti e studiosi, anche esterni al Dipartimento. Quel quaderno è diventato ora un prodotto editoriale su carta e sarà presentato a metà aprile. La sede non è ancora stabilita. Si deciderà nelle prossime settimane. “L’evento – dice il prof. Giulio Sodano, che è il Direttore del Dilbec – sarà anche una bella occasione per raccontare l’esperienza di questa rivista. È nata grazie ai finanziamenti ottenuti dal Dipartimento cinque anni fa, quando fummo considerati meritevoli della qualifica di Eccellenza, e a settembre del 2021 ha avuto il riconoscimento di rivista scientifica. Vorremmo ora cercare di ottenere la fascia A, sebbene la procedura sia più complessa. In ogni caso, è una rivista che conta un numero molto elevato di visualizzazioni. Produce una ottima disseminazione culturale. Rappresenta, inoltre, un punto di incontro e confronto che va ben oltre la realtà del Dipartimento. Collaborano, infatti, studiosi e ricercatori di altri Dipartimenti e di realtà esterne all’Ateneo”.  Polygraphia, si diceva, è nata nell’ambito dei finanziamenti ottenuti grazie alla classificazione di Dipartimento di Eccellenza. Non è, naturalmente, l’unico progetto che il Dilbec ha portato avanti nei cinque anni che sono trascorsi da quel prestigioso risultato e dalla erogazione ad esso connessa di un finanziamento di 5 milioni di euro. “È andato tutto bene – sostiene il prof. Sodano – perché in linea di massima siamo riusciti a raggiungere gli obiettivi che ci eravamo prefissati. Siamo soddisfatti, in sostanza, e ci prepariamo ad attendere i risultati della VQR (la valutazione della qualità della ricerca da parte dell’Anvur, n.d.r.) per verificare se ci sarà una nuova possibilità di partecipare all’attribuzione per l’Eccellenza di Dipartimento in relazione al prossimo quinquennio”. Il dottorato di ricerca attivato a seguito dei fondi dell’Eccellenza è, secondo il Direttore, il fiore all’occhiello tra i progetti che sono partiti nel quinquennio che sta per terminare. “Fondamentale – aggiunge – è stato anche il processo di ammodernamento e potenziamento dei nostri laboratori. Ormai anche i Corsi di studi di area umanistica necessitano di iniezioni di tecnologia. La possibilità di realizzare laboratori ben attrezzati ed all’avanguardia è certamente uno dei risultati più importanti che abbiamo potuto raggiungere grazie alla classificazione di Dipartimento di Eccellenza”. Aggiunge: “Nonostante difficoltà e problemi determinati in parte anche dalla pandemia, abbiamo svolto importanti attività di espansione e produzione scientifica”. Le immatricolazioni ai Corsi di Laurea che afferiscono al Dipartimento sono costantemente aumentate. “Non ho il dato definitivo dell’anno accademico in corso – sottolinea – perché le iscrizioni al primo anno delle Lauree Magistrali non si sono ancora chiuse. Prevedo, però, sulla base dei numeri provvisori, che la tendenza dei quattro anni precedenti sarà confermata”. Permane la criticità di spazi a disposizione degli studenti. Un problema antico del Dipartimento, che è stato naturalmente acuito proprio dalla crescita delle immatricolazioni registrata negli ultimi anni. “Sarei un bugiardo – ammette il prof. Sodano – se negassi che la questione esiste. Mi fa piacere che sia una crisi di crescita, perché se le immatricolazioni fossero in calo il problema non sarebbe così urgente, ma resta il fatto che bisogna affrontarlo e risolverlo. Ne ho discusso abbastanza recentemente anche con il Rettore Nicoletti e con la Direttrice Generale dell’Ateneo. L’uno e l’altra hanno mostrato attenzione e disponibilità a cercare una soluzione in tempi relativamente brevi”. Quali? Il prof. Sodano non entra nel dettaglio e si mantiene sul generico. “L’Ateneo – risponde – ha in programma azioni ed interventi che permetterebbero di superare le criticità dovute alla crescita. Ci sono dei progetti di nuovi spazi nell’area dell’Aulario. Di più, al momento, preferisco non dire”. 

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