‘Toc Toc Job’, incontri di orientamento alle professioni a Scienze Politiche

Il Dipartimento di Scienze Politiche bussa alle porte del lavoro con l’iniziativa ‘Toc Toc Job’, un ciclo di quattro incontri online di orientamento, aperti agli studenti di tutto l’Ateneo. “Accompagnare studenti e neolaureati alle professioni, far acquisire consapevolezza degli strumenti per accedere a un mondo del lavoro che è, purtroppo, sempre più competitivo, e far comprendere loro, per poi superarle, le criticità che possono presentarsi in fase di ricerca della prima occupazione”, lo scopo del progetto, di cui è responsabile, per la prof.ssa Francesca Graziani, docente di Diritto Internazionale e Presidente del Corso di Laurea Magistrale in International Relations e Organizations.

“Il nostro intento è quello di invitare gli studenti a comprendere che le possibilità ci sono ma vanno ricercate. Intendiamo infondere fiducia e coraggio, stimolare a cercare opportunità perché se il mondo del lavoro è sempre più competitivo, è anche vero che i nostri studenti hanno tutte le possibilità per realizzare quelli che sono i loro desideri”, continua la prof.ssa Graziani.

Di riforma dei concorsi pubblici, modalità di accesso e delle varie carriere dirigenziali si è parlato nell’appuntamento del 7 aprile (l’ultimo si terrà il 28, ore 17.30 – 19.00, e sarà incentrato sul lobbyng istituzionale e sulla gestione dei grandi eventi). Ad aprire l’incontro, l’intervento della dott.ssa Francesca Pietropaolo, direzione marketing e comunicazione della EdiSES, casa editrice scientifica specializzata in pubblicazioni su concorsi pubblici e abilitazioni professionali, che ha chiarito agli studenti le modalità di accesso ai concorsi, come sono strutturati nelle varie fasi, e li ha indirizzati verso alcuni siti che pubblicano i bandi. Prosegue il dott. Matteo di Donato, laureato in Giurisprudenza, Dottore di ricerca in Diritto costituzionale, dirigente di II fascia al Ministero del Made in Italy.

Chiave di accesso il corso-concorso (che ha vinto) della Scuola Nazionale dell’Amministrazione, sede a Caserta, che apre a più strade in base alla posizione in graduatoria. Un’ampia parentesi sulla carriera prefettizia: il concorso (che pure ha vinto), bandito dal Ministero dell’Interno, prevede una prova preselettiva, cinque prove scritte (Diritto civile, Amministrativo, Storia contemporanea e della Pubblica Amministrazione; risoluzione di un caso in ambito giuridico amministrativo o gestionale organizzativo; traduzione di un testo o risposta ad un quesito in lingua straniera – inglese o francese) e una prova orale.

“La carriera diplomatica prevede un’alternanza tra un periodo romano e un periodo all’estero. In ogni luogo in cui vai rimani nel tempo, hai il tempo di mettere radici, conoscere persone, affezionarti”, racconta il dott. Cesare Cuttica di Revigliasco, Segretario di legazione e vincitore del concorso per la carriera diplomatica 2024/25. Le motivazioni della scelta del percorso professionale: “La mia famiglia è mista quindi sono sempre stato abituato a galleggiare tra più identità, poi ho vissuto delle esperienze all’estero al liceo, ho trascorso un anno in Brasile e questa cosa mi ha instradato alle relazioni internazionali. È un lavoro costante di equilibrio tra la tua identità personale e tutte le identità in cui ti trovi poi a vivere”. Il concorso per accedervi è articolato in tre prove, riguardanti varie materie: Storia delle relazioni internazionali tra ’800 e ’900, Diritto internazionale ed europeo e due lingue straniere, tra cui l’inglese.

Si è occupato di cooperazione internazionale e recupero di ragazzi di strada con le Ong, tra il Congo, Brazzaville, Dakar e Abidjan Antonino Perdichizzi. Dopo l’esperienza in Africa tenta il concorso diplomatico, successivamente va a buon fine quello per funzionari qualificati nella Commissione per la Protezione internazionale, per poi diventare formatore in tecniche di interviste per persone vittime di tortura, di tratta e per i minori. Nel 2022 in Niger fa da formatore ai corrispettivi nigerini: “In quel periodo mi è rivenuta voglia di quella vita nomade”, afferma il dott. Perdichizzi che si spinge a tentare un altro concorso come esperto di flussi migratori per il Ministero degli esteri, andato a buon fine ma dirottato dal colpo di stato in Niger; infine vince il concorso per collaboratori al Ministero degli esteri.

In chiusura la prof.ssa Graziani esorta gli studenti a “fare di questo tempo all’università un tempo di costruzione del vostro domani che è qui, è oggi” e dà appuntamento agli incontri successivi.
Filomena Parente
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Ateneapoli – n. 7 – 2025 – Pagina 29

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