Un’esperienza “assolutamente positiva” per i partecipanti
“C’è stato grande coinvolgimento in tutte le attività, e di sicuro la giornata al Museo di Capodimonte è stata la più bella”. Parola di Martina Yuma Zuottolo, studentessa di Traduzione (nederlandese e inglese) a L’Orientale e, per l’occasione, anche student assistant grazie alla borsa di studio ottenuta dalla Nederlandse Taalunie: “Ho aiutato i docenti a livello organizzativo realizzando tabelle, creando gruppi; in contemporanea ho fatto anche da tramite tra loro e i miei colleghi per domande, dubbi, timori. In più, mi sono occupata anche di promuovere le attività postando foto e altro materiale sui social di MediterraNed”.
Su cosa possa essere piaciuto di più ai partecipanti, Martina non ha dubbi: “senz’altro il cibo”. “A parte gli scherzi, ho visto tutti molto felici, ogni giorno diverse cose da fare e tutte molto appassionanti”. Per Antonio Errichiello, ventunenne iscritto a Studi americani (inglese e nederlandese), “il contatto con persone e studenti di altre realtà è stato molto costruttivo. È sempre bello confrontarsi e scambiarsi opinioni; inoltre, dal punto di vista didattico, ho trovato utile ascoltare e provare a parlare tutti i giorni il nederlandese”. Lo studente, quanto alla presentazione finale, è stato chiamato “a costruire una storia in nederlandese e leggerla a tutti i partecipanti”.
Si è occupata di creare dei quiz Fabiana Albertino, studentessa di Mediazione (nederlandese e spagnolo): “l’arte resta il tema dominante”. Sulla scelta del nederlandese, le idee sono chiare: “Oltre ad essere un’appassionata di lingue, ho pensato alla prospettiva lavorativa: mi piacerebbe trasferirmi in Olanda un giorno”. E partecipare al corso intensivo le ha consentito di “migliorare tanto a livello linguistico quanto a livello personale, perché ci hanno concesso molta libertà e abbiamo dovuto imparare a gestirla”.
Chiude Giuseppe Cirianni, 23 anni, iscritto a Europa e Americhe (francese e nederlandese): “Che dire: esperienza assolutamente positiva. Mi è piaciuto molto, nel confrontarmi con i colleghi stranieri, capire che approccio hanno alla lingua e in cosa si differenzia dal nostro. Avere un livello simile ci ha consentito di dialogare e progredire assieme”. Sul momento più divertente di tutta la settimana pochi dubbi: “la caccia al tesoro al Museo di Capodimonte, durante la quale abbiamo dovuto scattare foto e lavorare tanto in gruppo”.
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Ateneapoli – n.13-14 – 2024 – Pagina 41