Il sogno: aule più grandi per L’Orientale, unico Ateneo del Sud in crescita di immatricolazioni

I tre obiettivi significativi raggiunti nel 2016.
“L’incremento dei rapporti con Università ed enti di ricerca, il numero di accordi è in costante crescita. Abbiamo avviato anche una collaborazione con l’Università nazionale della Mongolia a Ulan Bato. Vorrei ricordare che per alcuni decenni, fino agli inizi degli anni Novanta, abbiamo avuto un insegnamento di Lingua e letteratura mongola”. L’individuazione di “forme di collaborazione al di fuori dell’ambito delle discipline umanistiche, partecipando a progetti ed eventi con una forte caratterizzazione tecnico-scientifica, un esempio per tutti Futuro Remoto, progetti di collaborazione con Dipartimenti di Ingegneria o di Chimica della Federico II, per dialogare con le  scienze dure”. “Abbiamo raccolto la sfida lanciata dalla Apple e, anche se le discipline informatiche non sono una specificità della nostra offerta formativa, avremo tra qualche giorno il primo bando per il corso ‘L’Orientale – iOS Foundation Program’ che offre un’introduzione per l’ideazione e progettazione di nuove applicazioni con l’obiettivo di fornire competenze per progettare e implementare servizi innovativi sulle piattaforme tecnologiche Apple. Ci auguriamo in questo modo di poter dare nuove opportunità ai nostri studenti. Curiosità e determinazione, valore aggiunto delle competenze umanistiche”.
Qual è stato il momento che ricorda con più piacere e, magari, con un po’ di emozione?
“L’inaugurazione della sezione egizia del Museo Archeologico Nazionale (Mann), chiusa dal 2010 al pubblico e riaperta con un nuovo allestimento. Al progetto hanno partecipato docenti, dottorandi e ricercatori dell’Orientale, che, in occasione dell’inaugurazione, hanno illustrato…
 
L'articolo continua sul nuovo numero di Ateneapoli in edicola dal 9 dicembre (n.20/2016)
o in versione digitale all'indirizzo: https://www.ateneapoli.it/archivio-giornale/ateneapoli
 
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