“La curiosità per l’archeologia, per Eritrea, Etiopia, Sudan e Egitto è qualcosa che mi porto dietro fin dall’infanzia, complici anche i racconti e le descrizioni che fin da allora ascoltavo. Avevo un nonno che ha viaggiato molto in quelle regioni e mia madre è nata ad Asmara”: il prof. Andrea Manzo, archeologo e docente di Antichità nubiane, racconta la sua passione per studi di antichistica concentrati nell’area dell’Africa nordorientale. Le regioni del continente africano interessate, “pur con le loro evidenti differenze e peculiarità, oggi come nel passato sono legate da vincoli molto forti. Il primo e più evidente è di gravitare su due assi, il Nilo e il Mar Rosso, che sono stati formidabili corridoi di comunicazione fin dalla preistoria”. Dall’antichità, infatti, “l’Africa nordorientale è stata un punto d’incontro tra Mediterraneo, Asia ed entroterra africano e ci può quindi dire tanto in merito a un tema molto discusso recentemente, il rapporto tra differenti culture”. Sulle orme del passato, “l’antichistica dell’Ateneo ha come asse portante lo studio dei rapporti tra Oriente e Occidente e il mio insegnamento ne è organicamente parte alla luce del ruolo storico del nord-est africano nello scambio tra mondi diversi”. Il senso di ‘profondità storica’ è, inoltre, indispensabile “anche per chi si occupa di lingue e culture moderne di quelle regioni: certi fenomeni del presente si comprendono a pieno solo se si guarda al passato, anche al più remoto. Si pensi, ad esempio, alla complessità e articolazione del mondo islamico attuale, alle particolarità dell’Islam africano”. Il corso Triennale dedicato alle antiche culture nubiano-sudanesi “illustra mediante contenuti specifici legati alle regioni che gravitano sulla Valle del Nilo anche aspetti metodologici più generali, come i metodi d’indagine utilizzati nella ricostruzione del rapporto uomo-ambiente, dell’economia e della struttura sociale antiche”. Uno dei temi più approfonditi è “il ruolo della Nubia e del Sudan di ibridazione culturale tra Egitto e Africa. Altri argomenti riguardano le dinamiche degli scambi economici, da quelli tra pastori nomadi e agricoltori sedentari a quelli legati al commercio sulle lunghe distanze, strettamente connesso alla gerarchizzazione sociale”. Una volta consolidate competenze metodologiche generali e specifiche areali, si approfondiscono nei corsi della Magistrale di ‘Antichità nubiane’ e ‘Archeologia e antichità etiopiche’ “degli aspetti più particolari anche mediante attività seminariali. In realtà, la didattica frontale è molto interattiva e questo è vero anche per…
Articolo pubblicato sul nuovo numero di Ateneapoli in edicola (n. 5/2016)
o in versione digitale all'indirizzo: https://www.ateneapoli.it/archivio-giornale/ateneapoli
o in versione digitale all'indirizzo: https://www.ateneapoli.it/archivio-giornale/ateneapoli