Ricercatori in erba grazie ad un progetto europeo

Circa trecento studenti del primo biennio delle scuole medie superiori e una ventina di docenti campani per un’iniziativa europea volta a diffondere fra i giovani l’interesse per gli studi scientifici, attraverso la pratica dell’Inquiry Based Science Education, la metodologia di lavoro basata sull’insegnamento dei metodi di investigazione in laboratorio. Sono i numeri della terza edizione della Chain Reaction: a Sustainable Approach to Inquiry Based Science Education, un piano continentale della durata di trentasei mesi, avviato nel giugno del 2013, coordinato dal prof. Stuart Bevins del Centre for Science Education della Sheffield Hallam University, a cui hanno aderito scuole di Bulgaria, Francia, Georgia, Germania, Giordania, Grecia, Inghilterra, Irlanda, Italia, Slovacchia, Slovenia e Turchia e istituzioni accademiche, fra cui anche il gruppo di Ricerca Didattica del Dipartimento di Fisica ‘Ettore Pancini’ della Federico II. Riferimento napoletano e coordinatore italiano del progetto, la cui giornata…
 
Articolo pubblicato sul nuovo numero di Ateneapoli in edicola (n. 5/2016)
o in versione digitale all'indirizzo: https://www.ateneapoli.it/archivio-giornale/ateneapoli
 
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