A luglio un nuovo Direttore Generale alla Federico II

Una Università dinamica, attiva nel mondo della ricerca, aggiornata nella didattica e pronta ad ascoltare le esigenze del mondo del lavoro. È questa la sintesi del progetto che sta portando avanti il Rettore Gaetano Manfredi per l’Università Federico II. 
In queste ultime settimane, tra le varie novità, l’Ateneo ha siglato un importante protocollo d’intesa con l’Unione Industriali, è diventato capofila nazionale per l’erogazione di corsi universitari in modalità blended, sta stringendo rapporti sempre più stretti con le Scuole del territorio, punta in maniera massiccia all’internazionalizzazione e prima dell’estate metterà mano all’offerta didattica. Ma l’intervento più impegnativo ed urgente, più volte sollecitato anche dai Direttori di Dipartimento, è la riorganizzazione della macchina amministrativa. La svolta, anche in questo campo, si potrebbe avere con la nomina del nuovo Direttore Generale dell’Università. Il prossimo 2 luglio, infatti, scade il contratto della dott.ssa Maria Luigia Liguori e già si parla con insistenza di possibili nuovi nomi, interni ed esterni all’Ateneo. Intanto, sono allo studio varie modalità di selezione ed al momento gli unici indizi per iniziare a tracciare l’identikit del nuovo Direttore Generale li da lo stesso Rettore: “il potenziale candidato avrà un ruolo importante soprattutto in questo momento, perché abbiamo la necessità di fare una riorganizzazione amministrativa che sia più corrispondente a quella che è la nuova missione degli Atenei nella fase post Gelmini. Dovrà garantire l’ordinaria amministrazione e contemporaneamente collaborare con gli organi di Ateneo”. Per essere subito operativi occorre una persona con una profonda conoscenza dell’Università? “Certo, che abbia esperienza e voglia di mettersi in gioco per far uscire il meglio dal nostro Ateneo che ha grandi risorse, ma soprattutto, dal mio punto di vista, nella scelta sarà valutata la capacità di guardare all’Università del futuro. Si tratta di una selezione non semplice e di grande responsabilità per cui la valutazione sarà molto articolata”.
g.v.
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