“Corsi di allineamento di Matematica e Fisica” per rendere il percorso più agevole

“Ci teniamo ad assicurare un percorso in ingresso ottimale per i nostri iscritti, fornendo loro un supporto costante, non solo per ciò che concerne le conoscenze tecniche ma anche per problemi di carattere generale e orientativo, del tutto normali quando si inizia un nuovo ciclo di studi”, afferma il prof. Marco Ariola, cattedra di Automatica e Direttore del Dipartimento di Ingegneria. Un’area a cui si rivolgono ragazze e ragazzi dotati di acume e una marcata attitudine all’apprendimento delle discipline scientifico-matematiche.
Tre i Corsi di Laurea Triennali, uno per ciascuna delle tre declinazioni culturali dell’Ingegneria: Ingegneria Gestionale, che offre una formazione orientata alla progettazione e alla gestione dei processi aziendali e industriali, integrando le discipline canoniche con materie di carattere economico-gestionale; Ingegneria Informatica, Biomedica e delle Telecomunicazioni, che offre le basi dell’ingegneria dell’informazione per formare professionisti nei settori ICT e gestire l’innovazione tecnologica con un approccio multidisciplinare; Ingegneria Civile e Ambientale per la Mitigazione dei Rischi, che si concentra sui rischi derivanti dai comportamenti umani o da fenomeni naturali. Si tratta di “Corsi ad accesso libero con un’utenza sostenibile di 180 posti e perlopiù generalisti, non dunque particolarmente verticali nelle competenze, ma che cercano di fornire una formazione di base ampia nei loro ambiti specifici”.
Ciò che li accomuna è la struttura organizzativa degli insegnamenti del primo anno, i quali si svolgono “non su base semestrale, come accade per maggior parte degli Atenei, ma annuale. I corsi base di Matematica, Fisica, Algebra e Geometria si terranno quindi dall’inizio di ottobre fino a maggio, con due pause che consentono agli studenti di svolgere prove intercorso”.
Un metodo che negli anni si è rivelato “molto utile, perché consente ai ragazzi di avvicinarsi in maniera più semplice alla visione universitaria, con orari più flessibili”. Sempre per agevolare gli studenti, al primo anno sono garantite anche delle “attività didattiche integrative, esterne ai corsi, che si svolgono in orario pomeridiano e che sono affidate di solito a giovani ricercatori o assegnisti di ricerca.
I ragazzi avranno qui modo di svolgere esercizi e avere dei chiarimenti mirati”. Di contorno anche il “tutorato, tenuto da noi docenti. Ad ognuno viene infatti affidato un certo numero di studenti i quali possono rivolgersi a noi per qualsiasi perplessità in merito ad esami o per semplici consigli”.
Il rapporto tra professori e discenti è del resto garantito anche dalla sede al Centro Direzionale, Isola C4: “Disponiamo di un unico edificio che comprende sia gli studi dei docenti che le aule, il che ci permette di non affrontare le classiche problematiche sui ricevimenti, ma, al contrario, di incrementare l’interazione a beneficio degli studenti”.
L’ampliamento dell’offerta didattica sarà un punto su cui si lavorerà in vista dell’anno accademico successivo, 2025/26. Gli obiettivi che si perseguiranno, dichiara Ariola, tenderanno a favorire la “tendenza all’internazionalizzazione, già implementata grazie alla ricerca scientifica e ai doppi titoli, ma che perfezioneremo erogando interamente o parzialmente i nostri Corsi anche all’estero, per favorire una platea di studenti stranieri”.
Nel caso in cui qualcuno non si dovesse sentire all’altezza delle aspettative, il docente corre in soccorso, rivelando: “La maggior parte dei nuovi iscritti in campo STEM palesa difficoltà di base, rilevate anche grazie all’ausilio dei test TOLC-I, e che derivano dalla loro formazione scolastica pregressa. Niente paura. Promuoviamo corsi di allineamento di Matematica e Fisica, di circa 30 ore, che si svolgono nelle ultime settimane di settembre che cercano di recuperare alcuni contenuti che sono relativi agli ultimi anni delle scuole superiori. Ciò determina meno difficoltà a seguire i corsi veri e propri che inizieranno ad ottobre”.
Il post – laurea “non costituisce un problema per i laureati in Ingegneria, anzi. In ogni caso, tendiamo sempre a mantenere, soprattutto per le Lauree Magistrali, un rapporto molto vivo con il territorio, grazie anche ai tirocini e ai lavori di tesi, per poi consentire ai nostri laureati una rapida ascesa nel mondo professionale”.
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Guida Universitaria – Pagina 90

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