“Abbiamo aumentato le scelte dei laboratori, con un’attenzione alle nuove tecnologie”

“Siamo stati i primi ad attivare il Corso Triennale in Scienze dei Beni Culturali e, soprattutto, noi siamo un bene culturale! Lo studente ha modo di lavorare con i manufatti del nostro museo e con i beni culturali di nostra proprietà”. Così la prof.ssa Paola Villani racconta il più grande punto di forza di quello che è solo uno dei tre Corsi che costituiscono l’offerta formativa del Dipartimento di Scienze Umanistiche di cui è Direttrice, e che, nei suoi curriculum di Archeologia, Storia dell’arte e Turismo, nel tempo non ha mai smesso di innovarsi.
Abbiamo aumentato le scelte dei laboratori, con un’attenzione alle nuove tecnologie con attività di restauro e di stage presso cantieri di scavo a Procida e nell’area vesuviana o, per quanto riguarda la soprintendenza dei musei, dal MANN agli archivi storici. Si punta molto sull’internazionalizzazione per le ore in aula attraverso i ‘visiting professors’: “corsi di altri docenti, che vivono all’estero, la cui frequenza vale anche come punto bonus per la laurea e che permette di confrontarsi con realtà didattiche e di ricerca internazionali”.
Il primo anno di ‘Archeologia’ si caratterizzerà per insegnamenti molto diversificati tra loro, dalla Geografia alla Letteratura Italiana, passando per Patrimonio Archeologico e Museo Virtuale e Storia Greca; a ‘Storia dell’Arte’, invece, seguirete Antropologia del Patrimonio, Archeologia Classica e Storia dell’Arte Medievale, in una direzione completamente diversa da ‘Turismo’, dove inizierete approfondendo il mondo del restauro a 360 gradi, dagli aspetti storici alla legislazione in materia alle tecniche più innovative.
Il Corso è ad accesso libero. Non lo è la laurea a ciclo unico in Conservazione e Restauro dei Beni Culturali, dove anzi è richiesta la conoscenza di principi base di scienze come biologia, chimica e fisica e una prova grafica di riproduzione bidimensionale di un manufatto artistico (tra le altre), il che rivela il forte carattere scientifico di quello che, nell’opinione comune, viene classificato come un indirizzo prettamente umanistico.
Tuttavia, grazie ai corsi preparatori della durata di una settimana, che l’Ateneo mette gratuitamente a disposizione per le future matricole, riuscirete ad arrivare preparati alla selezione che vi permetterebbe di accedere “all’unico Corso di Laurea, che non è una Scuola, abilitante in Campania”.
Qui troverete pane per i vostri denti se il vostro sogno è sempre stato quello di prendervi cura di un’opera d’arte, medicandone le ferite che il tempo e la storia immancabilmente infliggono, partendo il primo anno con Storia della città e del territorio, Chimica generale e inorganica, Fisica applicata ai Beni Culturali e Sicurezza sul lavoro, per poi scegliere se dedicarvi ai materiali lapidei e derivati e superfici decorate dell’architettura, al legno e ai materiali sintetici o al mondo delle ceramiche, del vetro e dei metalli.

“Un parco tecnologico” per l’apprendimento delle lingue

Un’aula multimediale nuova di zecca attende invece le future matricole di Lingue e Letterature Moderne in quello che la Direttrice definisce “un parco tecnologico” dedicato all’approfondimento di Inglese, Francese, Spagnolo e Tedesco: le quattro lingue tra cui lo studente potrà scegliere le due che preferisce approfondire.
Dai due indirizzi in cui questo Corso si dirama è possibile notare il connubio tra tradizione e modernità: da un lato Lingue e letterature straniere, dall’altro Lingue straniere per le nuove professioni. Ma quali sono questi mestieri del futuro? Napoli punta tutto sul turismo: “Con questa bellissima stagione che sta vivendo la nostra città, il settore dell’incoming chiede tantissimo i nostri profili: ricevo numerose lettere di aziende, come Ryanair, Easyjet. le grandi catene alberghiere o l’aeroporto di Capodichino, che chiedono conferme sugli studenti, segno che stanno per assumerli e che il comparto turismo vuole competenze linguistiche specifiche. Grazie, poi, alla collaborazione con i Corsi di Green Economy e Scienze della Comunicazione, i nostri studenti, con stage e colloqui post-laurea, stanno trovando collaborazioni con imprese in questi due settori”.
In ogni caso, indipendentemente da quale sarà la scelta finale, “il Dipartimento è una casa, anche perché è piccolino. È una città nella città e lo studente che vive questo mondo è come se chiudesse una porta rispetto ad una Napoli che, a volte, non ci piace per entrare in un luogo bello, dal quale uscirà trasformato anche sotto il profilo delle competenze relazionali, oltre che accademiche”. Soprattutto, non aspettate settembre per iniziare ad assaporare l’Ateneo, ma “appena finita la maturità, approfittate per visitare le aule universitarie perché è un momento d’oro. Non abbiate timore: il futuro fa paura, ma la paura va vinta guardandola negli occhi e motivandosi a lavorare”.
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Guida Universitaria – Pagina 137

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