L’arte del restauro protagonista grazie alla giornata di studio “Restauri Abilitanti – Didattica, ricerca e valorizzazione delle conoscenze per la tutela del territorio: le esperienze delle Università di Palermo e Suor Orsola Benincasa di Napoli”. Durante l’appuntamento del 18 aprile, organizzato dal Corso di Laurea Magistrale a ciclo unico in Conservazione e Restauro dei beni culturali, a prendere la parola professionisti del settore, docenti e laureandi, arrivati anche dalla Sicilia grazie alla sinergia del Suor Orsola Benincasa con l’Università di Palermo. Ad introdurre l’evento il prof. Pasquale Rossi, Presidente del Corso di Conservazione e Restauro: “Questa giornata è nata per diffondere e promuovere il Corso di Laurea, che, ricordo, è l’unico titolo abilitante alla professione di restauratore di opere d’arte”. Il Corso, attivato in Italia da solo dieci Atenei (tra cui quello di Palermo), permette infatti l’inserimento immediato nell’albo dei restauratori del Ministero della Cultura. 20 l’anno gli studenti ammessi.
Si cerca di offrire ai laureandi le migliori opportunità formative: “I nostri ragazzi hanno lavorato al restauro della facciata della Chiesa del Gesù e alle opere d’arte nelle salette pompeiane della Soprintendenza nel Palazzo Reale, giusto per citarne alcune”, racconta il docente.
La giornata sarà introdotta dai saluti istituzionali del Rettore del Suor Orsola Lucio d’Alessandro, della prof.ssa Paola Villani, Direttrice del Dipartimento di Scienze umanistiche, del Presidente AREN – Associazione Restauratori Napoletani Emanuele Vitulli, del Presidente Corso di Laurea in Conservazione e Restauro dei beni culturali dell’Università di Palermo Giuseppe Lazzara, e infine dall’intervento del prof. Rossi. L’incontro si svilupperà in un alternarsi di testimonianze di esperti, professionisti e docenti, nonché laureati e laureandi dell’Università di Palermo, che si sono contraddistinti grazie ad alcune tesi innovative. La finalità è quella di diffondere una “cultura del restauro, della tutela e della salvaguardia dell’identità storica del nostro patrimonio, nonché delle nostre origini. Per il patrimonio culturale che abbiamo, sarebbe davvero importante avere un progetto di manutenzione programmato. Penso ad esempio ai nostri monumenti marmorei della Villa Comunale di Napoli, alle facciate storiche che spesso vengono vandalizzate”.
La tutela dei beni culturali non passa solo attraverso la pratica, ma ci sono soprattutto scelte scientifiche alla base, per poter rispettare l’identità delle opere. Motivo per il quale, come sottolinea il prof. Rossi, l’obiettivo finale della giornata sarà quello di “far emergere il lavoro costante nelle aule universitarie e degli studenti, che poi di fatto diventano immediatamente operativi nel settore”. Alcuni tra coloro che hanno frequentato il Corso di Studi “sono in fase di dottorato, altri lavorano privatamente e altri ancora hanno vinto concorsi al Ministero della Cultura, in qualità di funzionari restauratori”.
Simone Cerciello
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Ateneapoli – n.06 – 2024 – Pagina 34